In evidenza sui maggiori quotidiani :
– Roma, la sfida di Marino
– Fisco, rivolta dei dirigenti
– Polonia, vince il partito anti-Europa
Politica interna
Roma – La conferma delle dimissioni da parte di Marino sembra allontanarsi sempre di più dopo che ieri il sindaco ha incontrato i suoi sostenitori che manifestavano in piazza del Campidoglio. “Ripensarci? Non vi deluderò”, ha ripetuto più volte. Marino continua il suo pressing per incontrare il premier Renzi, ma il Pd, con il commissario della Capitale Orfini in prima linea, non cede e ora potrebbe sfiduciarlo in consiglio comunale. La strategia del primo cittadino potrebbe comunque avere come obiettivo ultimo la corsa alle primarie.
Magistratura – Nell’ultima giornata di congresso dell’Associazione nazionale magistrati, il ministro per le Riforme Boschi riconosce alle toghe di lavorare per il bene del Paese e prova così a ricucire lo strappo che si è consumato di recente con l’esecutivo. Conciliante anche il presidente dell’Anm Sabelli, che ha parlato di rispetto reciproco. Dal documento conclusivo del congresso non è però stato cancellato il riferimento al clima diffuso di delegittimazione e sfiducia nel sistema giudiziario. Ed è anche arrivata la proposta di introdurre agenti infiltrati per intensificare la lotta alla corruzione.
Politica estera
Polonia – Il partito ultranazionalista Diritto e Giustizia ha vinto le elezioni politiche a Varsavia. Di più: potrebbe ora guidare il Paese senza bisogno di alcuna alleanza. Secondo i primi dati, il risultato ha superato le aspettative di Szydlo, che si avvierebbe a diventare premier. La Polonia si avvicina così alle politiche antieuropeiste e xenofobe dell’ungherese Orban, ispiratore del partito vincitore. Il responso delle urne polacche arriva proprio mentre un’Unione sempre più spaccata sul tema dell’immigrazione raggiunge una prima intesa sull’accoglienza di 100mila persone.
Iraq – A dodici anni dalla controversa invasione dell’Iraq, l’ex primo ministro britannico Blair ha chiesto scusa per una serie di errori, dall’attribuzione a Saddam Hussein del possesso di armi di distruzioni di massa alla pianificazione della guerra e alla mancata comprensione delle possibili conseguenze. La guerra in Iraq, ha precisato Blair, ha aiutato l’Isis a emergere. Nessun pentimento invece sul rovesciamento del regime di Saddam. Si tratta di dichiarazioni che potrebbero avere un impatto sulle prossime presidenziali Usa.
Economia e Finanza
Legge di Stabilità – Tagli netti di tasse da 4,3 miliardi e un deficit in aumento di 14,5 miliardi. È questa la portata effettiva della manovra del governo. Ieri il testo è stato firmato dal presidente della Repubblica Mattarella, che l’ha inviato al Senato. Le opposizioni e la minoranza dem stanno già preparando le modifiche da presentare. Nel mirino ci saranno l’abolizione della Tasi sulle prime case ma soprattutto l’innalzamento della soglia dell’uso del contante da mille a 3mila euro. Altri punti critici sono le misure una tantum, come il rientro dei capitali, a parziale copertura della manovra e lo spostamento al 2017 dell’aumento di Iva e accise.
Comuni – Per i sindaci potrebbe tradursi in uno sblocca-debiti immediato da almeno 2,2 miliardi l’addio al patto di Stabilità previsto dalla nuova manovra, a cui si aggiungono le compensazioni all’operazione Imu-Tasi. Positivo il giudizio del presidente dell’Anci, Piero Fassino. La legge di Stabilità, dichiara in un’intervista al “Sole 24 Ore”, per la prima volta da nove anni ha cambiato approccio e si muove in una logica espansiva. I nodi da sciogliere per Fassino restano Province e piccoli Comuni. Mercoledì comincerà a Torino l’assemblea nazionale dei sindaci, da cui ci si attende soprattutto un piano organico sulle gestioni associate e spending review sugli acquisti.