Politica interna
Referendum: la minoranza del Pd, guidata da Bersani, Speranza e Cuperlo, fa una doppia mossa sulla consultazione costituzionale e sull’Italicum senza ballottaggio, un’iniziativa che secondo alcuni deputati dem più defilati dovrebbe essere apprezzata da Renzi, perché punta “al bene e alla sopravvivenza del partito”. Una parte dei parlamentari della minoranza non firmerà la richiesta di referendum confermativo della riforma, chiesto dal segretario, ma non per boicottare il testo Boschi-Renzi bensì per ristabilire un “buon uso della grammatica costituzionale”. Seconda mossa della minoranza quella di lanciare un allarme sui ballottaggi delle amministrative, i cui risultati incerti dovrebbero indurre il Pd a fare un passo indietro sul doppio turno voluto a tutti i costi da Renzi per la nuova legge elettorale. Ma il Presidente del Consiglio per ora non pensa proprio a correzioni di rotta e replica “se qualche politico del mio partito ha cambiato idea, ce ne faremo una ragione. C’è una parte del Pd che fa opposizione su tutto”.
Roma: aumentano le pressioni esercitate dagli ex An, guidati da Maurizio Gasparri, su Berlusconi per abbandonare al suo destino un candidato che i sondaggi danno perdente, Guido Bertolaso. Oggi, Natale di Roma, Giorgia Meloni presenterà ufficialmente la sua candidatura appoggiata da Fratelli d’Italia e dalla Lega, unica coalizione della destra che sembra in grado di arrivare al ballottaggio. E sempre oggi, nel previsto vertice di Forza Italia, il Cavaliere potrebbe prendere la decisione di puntare sul nome della Meloni abbandonando l’ex sottosegretario. In gioco c’è comunque una partita politica che va al di là del nome del candidato sindaco della Capitale, la Meloni vede Roma come un laboratorio di una scissione del blocco lepenista, con Salvini al suo fianco, ma il leader della Lega non è Marine Le Pen e, secondo molti, il salvinismo non porterà la destra da nessuna parte.
Politica estera
Primarie Usa: Hillary Clinton e Donald Trump hanno vinto a New York, ancora più facilmente del previsto, la prima conquistando il 58% dei voti contro il 42% dell’avversario Sanders, il secondo cancellando i rivali Kasich e Cruz e ottenendo il 60,4% delle preferenze. A questo punto la ex first Lady e il tycoon newyorkese riconquistano il ruolo si super favoriti alla nomination, dopo un mese segnato da diverse sconfitte. I numeri della classifica generali sono più definiti in campo democratico, dove la Clinton si è assicurata finora 1930 seggi, una soglia prossima al quorum di 2.383 necessario per ottenere l’investitura alla Convention di Filadelfia il 25 luglio. Sul fronte repubblicano Trump si è assicurato a New York 89 delegati ed è già volato a Indianapolis, dove si voterà il 3 maggio prossimo.
Immigrazione: il “migration compact” di Matteo Renzi incassa un nuovo apprezzamento, con il commissario Ue Dimitri Avramopoulos che parla di proposta “pienamente in linea con la politica” della Ue. Tutta in salita invece la strada sulla revisione del regolamento di Dublino, che oggi vedrà un primo scambio di opinioni alla riunione dei ministri dell’Interno Ue dopo le proposte avanzate da Bruxelles. Sul tavolo all’incontro anche la questione Brennero, con Roma che insiste per una valutazione dell’esecutivo europeo su possibili violazioni dell’Austria al codice di Schengen. E poi la roadmap verso un’Unione della sicurezza, una tabella di marcia con le azioni necessarie per superare le troppe frammentazioni che rendono vulnerabile l’Europa di fronte al terrorismo.
Economia e Finanza
Atlante: interpellata sul nuovo fondo chiamato ad aiutare le banche italiane in crisi, la Commissaria alla Concorrenza europea Margrethe Vestager ha risposto “Penso che l’Italia stia tentando di trovare i modi migliori per consentire al settore bancario di fare progressi, non penso che il governo faccia le scelte che sta facendo per evitare il controllo sugli aiuti di Stato, Atlante è stato istituito come fondo privato. Se ci sono ragioni per cui lo Stato debba intervenire, ovviamente ci informeremo”. L’atteggiamento non ostile dell’esecutivo europeo ha alimentato la fiducia sui titoli del settore bancario, che ieri a Piazza Affari ha guadagnato il 2,68%.
Bonus 80 euro: il piano per ritoccare verso l’alto il bonus da 80 euro concesso ai lavoratori dipendenti che guadagnano sino a 26mila euro l’anno, portandolo a 100 euro ed allargandolo anche ai pensionati al minimo, è sul tavolo della squadra economica di Palazzo Chigi. Si tratta per ora solo di un’ipotesi, tra le varie, del piano di alleggerimento fiscale che il governo ha intenzione di varare dopo l’estate, ma si tratterebbe dell’idea che più avrebbe suggestionato il presidente del Consiglio, sia perché facile da comunicare, sia perché avrebbe già funzionato una volta e infine per il costo non insostenibile per le casse dello Stato. Renzi avrebbe chiesto ai suoi collaboratori più fidati un approfondimento tecnico dell’ipotesi; il costo a regime sarebbe di circa 2,4 miliardi per l’aumento ai dipendenti, ai quali andrebbero aggiunti altri 2 miliardi per la misura a favore dei pensionati, secondo calcoli fatti dal Tesoro; il problema di trovare le risorse non sarebbe insormontabile. Slitterebbe il taglio dell’Ires, misura già finanziata in bilancio con 3,6 miliardi, rimarrebbero quindi solo 700-800 milioni da reperire per il finanziamento della misura.