Politica interna
Riforma della scuola – Prime votazioni alla Camera per il ddl “Buona scuola”. L’Aula ha approvato i primi sette articoli della riforma che introducono una maggiore alternanza scuola-lavoro. Le votazioni alla Camera riprenderanno lunedì, quando si discuterà anche dell’articolo che attribuisce maggiori poteri ai presidi, uno dei più contestati. Mentre i deputati votano, in piazza scendono i sindacati, la minoranza Pd e i professori che continuano a chiedere modifiche. Alcuni parlamentari che avevano cercato un punto d’incontro, come Stefano Fassina, vengono contestati. Ma il premier Matteo Renzi resta sulla sua posizione: dice no allo stralcio delle assunzioni e sì al dialogo ma spinge per arrivare a una decisione. In piazza ci sono anche gli studenti “anti-protesta”, che vedono la riforma come una conquista.
Il Pd verso le Regionali – Matteo Renzi chiama alla mobilitazione il partito in vista del voto del 31 maggio, soprattutto in due regioni che si sono rivelate più complicate del previsto: Liguria e Campania. Nella prima, i dissidenti Pd e i grillini si stanno saldando dietro la candidatura del civatiano Luca Pastorino, che potrebbe mettere a rischio la vittoria della candidata democratica ufficiale Raffaella Paita. In bilico c’è anche la Campania, dove Vicenzo De Luca è in vantaggio sull’esponente di centrodestra Stefano Caldoro ma dove continuano anche le polemiche per gli “impresentabili” presenti nelle liste che sostengono l’ex sindaco di Salerno. Quello che sembra ormai dato per perso è il Veneto, dove Alessandra Moretti nei sondaggi è data molto indietro rispetto al governatore uscente Luca Zaia.
Forza Italia verso le Regionali – Nel partito di Silvio Berlusconi si consuma un altro episodio della saga fittiana. Per la prima volta il leader azzurro, in Puglia per sostenere Adriana Poli Bortone, dice che Raffaele Fitto è fuori da FI e lo definisce un traditore. Per tutta risposta, l’ex delfino accusa Berlusconi di essere fuori dalla realtà e dice che nel centrodestra occorre un segnale di cambiamento. Intanto, sul palco di Lecce parla la Poli Bortone che, secondo i sondaggi, sarebbe in testa rispetto a Francesco Schittulli, il candidato sostenuto dal frondista pugliese.
Politica estera
Isis – La bandiera nera del Califfato islamico svetta su Ramadi, la quinta città più grande dell’Iraq. L’assalto è avvenuto con il consueto stile dell’Isis: una falange di kamikaze imbottiti di esplosivo ha fatto da ariete di sfondamento ai mujaheddin, distruggendo le linee di difesa di Baghdad e permettendo ai miliziani di occupare il palazzo governativo. L’esercito iracheno, assediato da mesi nella città, ha ricevuto rinforzi dalla capitale che si sono rivelati però del tutto incapaci di affrontare l’emergenza. Intanto, lo Stato Islamico si avvicina pericolosamente a Palmira, grandioso sito archeologico siriano patrimonio dell’Unesco. Il timore è che gli jihadisti possano distruggere le rovine di epoca romana come successo a Nimrud e Ninive.
Vertice Cina-India – L’incontro a Pechino tra il premier indiano Narendra Modi e il suo omologo cinese Li Keqiang ha visto i due leader firmare una raffica di accordi commerciali, per un valore di almeno 10 miliardi di dollari. L’intesa serve in parte a gettare un ponte per colmare le divergenze e le rivalità tra i due Paesi. Restano comunque molte questioni in sospeso, tra cui il contenzioso territoriale. Lungo i quasi 4mila chilometri di frontiera, Cina e India si sono combattute e si sfidano ancora oggi con le loro pattuglie.
Economia e Finanza
Pagelle S&P – Standard & Poor’s promuove l’economia italiana perché crede nella nuova legge elettorale, nel jobs act e nel programma di riforme del governo Renzi. Preoccupa però il buco aperto nei conti pubblici dalla Corte costituzionale, dopo la sentenza sulle pensioni. Ecco perché il rating dell’Italia a lungo termine resta un gradino sopra il livello “spazzatura”, BBB-. Rimane stabile anche l’outlook, cioè la previsione sul futuro.
Pensioni – Il governo è al lavoro sulle misure imposte dalla sentenza della Consulta sulla norma Fornero. Per il premier Matteo Renzi sarà restituita una parte della mancata indicizzazione ma, nei prossimi mesi, bisognerà ripensare il modello di organizzazione previdenziale. Intanto, continua l’operazione trasparenza lanciata dall’Inps di Tito Boeri che ieri ha diffuso i dati sulle pensioni dei dipendenti pubblici: in media valgono il 72% in più di quelle di un privato. Senza contare quel 96% degli ex tranvieri che riceve assegni superiori ai contributi versati, causando un buco da 20 miliardi all’istituto di previdenza.