Politica interna
Governo – Il premier Matteo Renzi durante la sua giornata in Parlamento parla dell’Europa, che non deve essere considerata la “strega cattiva”, anche se ha delle regole antiquate come “il limite anacronistico del 3%” nel rapporto fra deficit e Pil. L’Europa non va dunque considerata un alibi per la difficile situazione che sta vivendo l’Italia. Oggi Renzi sarà a Bruxelles per il Consiglio europeo, ma “non andiamo con il cappello in mano o a chiedere elemosine”. Il capo dell’esecutivo parla a Camera e Senato anche delle questioni interne, in primis le coperture: “Presenteremo la spending review alle Camere, il commissario ci ha fatto un elenco, ma toccherà a noi decidere” … “cosa tagliare e cosa no”. Decisioni da prendere entro tre settimane, mentre fonti di palazzo Chigi chiariscono che non ci saranno tagli di alcun tipo non solo alle pensioni, ma anche ai comparti della sanità e della sicurezza, contrariamente a quanto ventilato negli ultimi giorni.
Pd – È contenuta in un documento del gruppo Pd in commissione Difesa della Camera la linea di governo sugli F35, gli aerei da guerra che sono entrati nel grande capitolo dei tagli alla spesa pubblica. Il testo prevede la sospensione di tutte le consegne per il 2014 e il 2015 con un risparmio di 1 miliardo di euro, nonché un “significativo ridimensionamento” degli accordi, dimezzando il numero degli aerei previsti. E settimana prossima tutti i deputati Pd saranno chiamati a votare. Sul taglio degli F35 c’è stata l’apertura di Ncd, di Forza Italia e anche dell’ex ministro Ignazio La Russa, che si è detto “non contrario”.
Forza Italia – Il giorno dopo la decisione della Cassazione di confermargli i due anni d’interdizione ai pubblici uffici come pena accessoria alla condanna per frode fiscale, Silvio Berlusconi è costretto ad accelerare le sue mosse. E a concentrarsi sulla tornata elettorale delle Europee del 25 maggio. Un appuntamento che servirà a testare la resistenza di un partito sempre più in difficoltà. Per fare il punto della situazione Berlusconi ha riunito ieri mattina a Palazzo Grazioli i big del comitato per le candidature alle Europee. L’impossibilità per Berlusconi di presentare la sua candidatura avrà un effetto sulle liste che i sondaggi più pessimistici prevedono superiore ai 5-6 punti. I limiti alla libertà d’azione dell’ex premier, conseguenti allo sconto della pena (probabilmente ai servizi sociali), riportano in auge la possibilità di far scendere in campo uno dei figli di Berlusconi. Il nome più gettonato, in base ai sondaggi, sarebbe quello di Pier Silvio Berlusconi.
Giustizia – Francantonio Genovese, deputato nazionale Pd e ras della formazione professionale in Sicilia, sarebbe riuscito a drenare sei milioni di euro in cinque anni, facendo man bassa di consistenti finanziamenti statali e comunitari. I capi d’accusa, contestatigli ieri dal gip Giovanni De Marco, sono associazione per delinquere, peculato, truffa, riciclaggio, falso in bilancio ed evasione fiscale. Finiscono agli arresti domiciliari quattro fedelissimi di Genovese: Salvatore La Macchia, Stefano Galletti, Domenico Fazio e Roberto Giunta. “Sono certo di poter fornire ogni chiarimento, ma mi autosospendo dal partito e dal gruppo parlamentare”, è stata la prima reazione di Genovese.
Politica estera
Crimea – In una cinquantina di basi militari e caserme della Crimea si sta recitando lo stesso copione: i militari di Kiev abbandonano la scena per far posto all’invasore russo. In mattinata il quartier generale della Flotta di Kiev a Sebastopoli è stato occupato da circa duecento volontari dell’Autodifesa crimeana. L’ammiraglio Serghej Gajduk, comandante della Marina ucraina, è stato preso in consegna dai servizi segreti russi. Dopo l’occupazione del quartier generale, i militari ucraini ancora fedeli a Kiev sono usciti in strada in abiti civili per presentarsi al punto di raduno. Due le scelte: andarsene in Ucraina ricevendo una “compensazione monetaria” oppure iscriversi alle liste di collocamento per ottenere una nuova dislocazione nelle Forze armate federali.
Francia – I nuovi estratti di conversazioni tra Nicolas Sarkozy e il suo avvocato Thierry Herzog confermerebbero il tentativo di intralciare le inchieste in cui è coinvolto l’ex Presidente francese. Nelle registrazioni comparirebbe spesso il nome del giudice Gilbert Azibert, che teneva i due costantemente informati sugli sviluppi dell’inchiesta Bettencourt, nella quale Sarkozy è stato poi prosciolto. Il tenore delle conversazioni poco si adatta a un uomo di Stato: per Sarkozy i giudici sarebbero un “pericolo per la democrazia”. Le registrazioni, pubblicate ieri dal sito Mediapart, potrebbero mettere in guai ancora più seri Sarkozy e il suo avvocato, indagati per violazione di segreto giudiziario e abuso di potere.
Economia e Finanza
Evasione – Per il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, si tratta di “una pietra miliare per la lotta all’evasione”. Il riferimento è al Common Reporting Standard, un sistema automatico di scambio d’informazioni multilaterale tra Paesi elaborato dall’Ocse e da ieri in via di adozione in 44 Paesi tra cui l’Italia.
Fed – Il Fomc, il consiglio dei governatori della Fed, continua nella politica di riduzione degli acquisti di titoli sul mercato, ma al tempo stesso indica la volontà di tenere i tassi d’interesse bassi ancora molto a lungo. La linea della banca centrale è stata spiegata nella conferenza stampa di Janet Yellen, all’esordio di fronte ai giornalisti. La Yellen ha dichiarato che il costo del denaro potrebbe ricominciare a salire sei mesi dopo la fine del tapering, cioè la fase di progressiva riduzione del sostegno monetario dato dalla Fed con l’acquisto di obbligazioni e titoli del Tesoro.