Politica interna
Renzi: il presidente del Consiglio prova a stemperare le polemiche fra magistratura e governo e, appena rientrato dagli Stati Uniti, commenta le parole di Piercamillo Davigo dicendo “Ammiro molto i magistrati che cercano di fare bene il loro dovere, ed anche i moltissimi politici che provano a fare altrettanto”. Non è dunque il momento delle polemiche o delle incomprensioni, anche il ministro della Giustizia Orlando chiede “sinergia e leale collaborazione fra tutti i soggetti istituzionali” al fine di non travolgere i buoni risultati raggiunti nel settore giustizia. Renzi rimarca che “il rapporto tra politici e magistrati deve essere molto semplice, il politico rispetta i magistrati ed aspetta le sentenze, il magistrato applica la legge e condanna i colpevoli”. Anche dal sindacato dei giudici giunge una precisazione, “l’Anm non intende alimentare lo scontro, avendo come unico obiettivo quello del funzionamento del sistema giudiziario”.
Roma: per la quarta volta in una settimana Berlusconi conferma la fiducia a Guido Bertolaso, che a questo punto dovrebbe restare fino al 5 giugno il candidato sindaco di Roma per Forza Italia. Il Cavaliere ha scelto l’ex capo della Protezione civile al termine di una giornata in cui, dicono i rumor, avrebbe cambiato idea più di una volta. Poco prima di mezzogiorno il centrodestra sembrava ricompattato su Giorgia Meloni, ma dopo pranzo la situazione si era di nuovo capovolta; alle 19 arrivava da Palazzo Grazioli il comunicato che sembra chiudere la partita, nel quale Berlusconi si è detto “dispiaciuto” che a Roma non si sia potuta realizzare l’unità del centrodestra, ed ha quindi ribadito il suo “deciso sostegno a Bertolaso” il quale, da parte sua, ringraziava con un twitter il leader di Forza Italia.
Politica estera
Merkel: a prima vista tutto è sembrato funzionare bene nella visita di ieri della Cancelliera tedesca ai profughi siriani in Turchia, fiori, sorrisi, discorsi e saluti di bambini di fronte alle telecamere. La dichiarazione più importante della Merkel è stata la sua presa di posizione pubblica a favore di zone di sicurezza per i profughi nelle regioni siriane lungo il confine turco. Ma non mancano le ombre in questa coreografia della cooperazione, a partire dalla scelta del luogo della visita, il campo di Nizip, considerato dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani “edulcorato, sterilizzato, per molti versi artificiale”, mentre altrove la situazione è molto più difficile. Il flusso dei migranti dalla Turchia alla Grecia è comunque calato dell’80% dalla firma dell’accordo fra Germania e Turchia del 18 marzo scorso, il presidente Davutoglu ha detto che le punte massime hanno toccato i 130 al giorno, con giornate anche vicine allo zero. Ed i siriani arrivati sembrano disposti a rispettare le nuove regole, anche perché l’immigrazione illegale verso l’Europa è diventata praticamente impossibile.
Obama: l’incontro di oggi e domani tra Angela Merkel e Barack Obama è così inusuale da essere rivelatore delle relazioni speciali che attualmente intercorrono fra i due Paesi, come non succedeva da anni, almeno dalla guerra in Iraq. Ma la Cancelliera ha voluto a tutti i costi che il Presidente americano presenziasse all’inaugurazione della Fiera industriale di Hannover, ed Obama ha accettato, facendosi precedere in Germania da un’intervista nella quale ha definito Frau Merkel non solo “un’amica” ma anche “indispensabile“ nelle relazioni transatlantiche e nell’affrontare le crisi ai confini dell’Europa. Oggi i due leader rilanceranno la Ttip, accordo per gli scambi commerciali fra America e Paesi europei, le cui trattative procedono sin dal 2013. Molti i contestatori dell’ipotesi di un mercato unico ma Merkel e Obama puntano a concludere un’intesa di principio ntro l’anno.
Economia e Finanza
Ecofin: in un momento economico segnato da forti incertezze ed in un contesto politico caratterizzato da evidente euroscetticismo, i ministri europei di Economia e Finanza hanno avviato ieri la discussione per semplificare il Patto di stabilità sui vincoli ai conti pubblici, rendendolo più flessibile ed efficace. Due i temi sollevati dalla presidenza olandese dell’Unione, il primo riguardante il parametro da seguire per valutare l’andamento dei conti pubblici, il secondo quello della prospettiva temporale. Una richiesta avanzata dall’Italia, insieme ad altri sette Paesi, di allineare da due a quattro anni l’orizzonte delle stime comunitarie sulla crescita effettiva e potenziale, usata per valutare l’andamento del deficit, è stata valutata positivamente dai ministri economici. L’idea di semplificare il Patto non significa volerlo modificare nuovamente, l’obiettivo non è quello di allentare le regole ma di renderle più facili da comprendere per l’opinione pubblica.
Padoan: secondo il ministro dell’Economia “il negoziato con la Commissione europea che riguarda l’approvazione definitiva del nostro Documento di economia e finanza sta andando nella direzione giusta”. A margine dell’Ecofin in corso ad Amsterdam il ministro si sofferma sul pronunciamento che la Commissione europea dovrà dare a metà maggio sul programma di stabilità triennale, e cioè sulla coerenza tra i programmi di finanza pubblica per il triennio e gli impegni presi dal governo italiano. “Non ho alcuna ragione per ritenere che la flessibilità non sia concessa, continuiamo a dialogare in modo concreto con la Commissione da cui ci aspettiamo una decisione” ha detto Padoan, sottolineando che “non abbiamo modificato le nostre richieste di flessibilità dando i numeri sul 2016 e il 2017” e che “il profilo di rientro della finanza pubblica italiana assume che le richieste siano soddisfatte”.