Politica Interna
Renzi: Matteo Renzi è intervenuto alla Camera dichiarando di voler vincere a tutti i costi il referendum di ottobre sulla riforma costituzionale e riassumendo in 25 punti tutti i motivi di coloro che si oppongono alla riforma per poi contestarli, non risparmiando attacchi alle opposizioni assenti in Aula. Tra i disertori del discorso del Premier vi sono anche i componenti del M5S, i quali hanno manifestato davanti a Montecitorio, indignati per lo scandalo “Trivellopoli”. Renzi ha tuttavia ammesso che, in caso di mancato consenso popolare, sarà pronto a subire tutte le conseguenze del caso: dimissioni ed elezioni anticipate. In un’intervista sul quotidiano La Stampa, l’ex Primo Ministro Enrico Letta ha affermato di essere favorevole alla riforma del bicameralismo, considerandola un’occasione per migliorare la condizione attuale del sistema politico italiano. Oggi Renzi sarà in Iran per far visita al Premier iraniano Hassan Rouhani.
Referendum/trivelle: In attesa del referendum sulle trivelle che si svolgerà nella giornata di domenica 17 aprile, tra i partiti è nato un vero e proprio scontro sul voto: sebbene il Premier Matteo Renzi e la linea di governo abbiano lanciato un chiaro invito all’astensione, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha confermato la sua presenza ai seggi e il Presidente della Consulta Paolo Grossi ha sottolineato l’importanza civile e democratica della partecipazione al voto. Sarà presente anche Gianluca Galletti, Ministro dell’Ambiente, il quale si è schierato in modo esplicito con coloro che sostengono il “no”, assieme a Pierluigi Bersani e Romano Prodi.
Politica Estera
Egitto: Oggi pomeriggio il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni riceverà l’ambasciatore italiano in Egitto, Maurizio Massari, richiamato in Italia dopo la mancata collaborazione della polizia del Cairo sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trovato morto il 3 febbraio nella periferia della capitale egiziana. L’incontro verterà sul comportamento da adottare nei confronti dell’Egitto, paese con il quale l’Italia sta vivendo una vera e propria crisi diplomatica, denunciata nei giorni scorsi dal Ministro Gentiloni. Una delle misure che la Farnesina vorrebbe adottare sarebbe quello di presentare il caso non solo agli alleati europei, ma anche agli Usa e alle Nazioni Unite, rendendo la vicenda internazionale. Tra i paesi europei, tuttavia, rimane dubbia la reazione della Francia, la quale vede nell’Egitto un alleato industriale molto prezioso.
Brennero: Per tentare di fermare l’avanzata dei profughi provenienti dall’Italia, il governo austriaco ha incominciato la costruzione di una barriera sul confine tra i due paesi. Indignati il governo italiano e la Commissione Ue, in quanto la chiusura volontaria delle frontiere è la dimostrazione della mancanza di collaborazione tra i Paesi Ue per trovare una soluzione al problema immigrazione, soprattutto dopo l’entrata in vigore dell’accordo tra Ue e Turchia, il quale consente il respingimento della maggior parte profughi giunti in Grecia e privi delle condizioni adatte a chiedere asilo in Europa. In un intervista a Repubblica, il Presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha mostrato la propria preoccupazione per il futuro di Schengen: la chiusura del Brennero, “simbolo dell’unificazione europea”, darebbe il via a un meccanismo che rischia di condurre alla morte dell’idea di Europa.
Uk: Coinvolto nello scandalo “Panama Papers”, il Premier britannico David Cameron ha spiegato alla Camera dei Comuni i motivi del suo investimento in un fondo offshore del padre, giustificando la sua iniziativa come una “pratica comune” per chiunque aspiri alla ricchezza. Nonostante le critiche da parte dei suo avversari siano state molte, Cameron ha promesso una legge penale contro l’evasione fiscale e un accordo di maggior trasparenza con quei territori al di fuori della Gran Bretagna che agiscono da paradisi fiscali.
Economia
Banche: Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha annunciato la nascita del fondo Atlante, la cui finalità sarà quella di occuparsi delle sofferenze dei maggiori istituti bancari italiani. Esso sarà lanciato da una società di gestione del risparmio indipendente, la Quaestio Capital Management, guidata da Alessandro Penati. Gli obiettivi: sottoscrivere gli aumenti di capitale delle banche con situazioni critiche; acquisire crediti deteriorati e asset immobiliari che vanno a incidere sui bilanci. La base del fondo sarà di 4 miliardi, destinata poi a salire a 6: i contributi arriveranno da alcuni istituti bancari – quali Intesa San Paolo, Unicredit e Ubi –, dalla Cassa Depositi e Prestiti e dalle Fondazioni bancarie. Le prime banche a ricevere l’aiuto di Atlante potrebbero essere Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.