Politica interna
Renzi – Matteo Renzi sgombera il campo da ogni dubbio: se il Pd perderà il ballottaggio a Roma e Milano non cadrà il governo. “Abbiamo già detto che l’esito della permanenza al governo è legata al referendum costituzionale”, spiega Renzi davanti alle telecamere di Otto e mezzo. Il premier si muove a tutto campo parlando della contesa romana fra Virginia Raggi e Roberto Giachetti, ricordando le “dichiarazioni molto impegnative” della candidata 5 Stelle che definisce le Olimpiadi una “cosa criminale”. Renzi smentisce inoltre di essere sul punto di annunciare una riduzione fiscale, e promette che dopo i ballottaggi “entreremo con i lanciafiamme” nel partito, perché le correnti “fanno arrabbiare i nostri: su questo dobbiamo cambiare”. E ammette che il Pd, pur rimanendo il primo partito d’Italia, “ha problemi” e che “bisogna cambiare qualcosa”.
Pd – In cambio di voti alle Amministrative avrebbero promesso l’inserimento nel programma europeo “Garanzia giovani”. Due esponenti del Pd napoletano sono adesso indagati per associazione per delinquere e corruzione elettorale: si tratta di Anna Ulleto e Rosaria Giugliano. I carabinieri hanno perquisito le sedi dei comitati elettorali e le abitazioni di entrambe per ordine del procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. Nel provvedimento viene contestata l’accusa di aver “procacciato illecitamente i voti, grazie alla complicità di altre quattro persone”.
Politica estera
Stati Uniti – Hillary Clinton festeggia a Brooklyn con i suoi sostenitori: “Abbiamo raggiunto una pietra miliare: è la prima volta nella storia americana che una donna sarà candidata alla Casa Bianca”. Dopo l’affermazione in California su Bernie Sanders, la Clinton è virtualmente la candidata democratica alla presidenza. L’ex First Lady ora porge un ramoscello d’olivo ai sostenitori di Sanders e delinea le linee d’attacco che seguirà nei confronti di Donald Trump. Intanto la squadra di Hillary è alla ricerca di un vice che possa unire il partito: fra le ipotesi, quella di Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts, vicina a Sanders.
Tel Aviv – Nel cuore della Tel Aviv più alla moda, a due passi dal ministero della Difesa e di Tsahal, l’esercito di Israele, l’aria della calda serata estiva è stata squarciata da raffiche di colpi in sequenza. “Sparavano in tutte le direzioni” commenta una ragazza. Il fuggi fuggi è stato immediato, ma nel giro di un minuto i proiettili esplosi avevano già colpito dieci persone: tre moriranno in ospedale, una è in pericolo di vita, le altre sono in gravi condizioni. I due attentatori, ventenni palestinesi provenienti da Yatta, a sud di Hebron, sono stati catturati dagli agenti. Le vicende di ieri interrompono un periodo di relativa calma seguita a settimane di ripetuti attacchi con armi bianche o con auto usate per investire i passanti. Il premier Netanyahu ha subito convocato una riunione d’emergenza.
Economia e finanza
Bce – La Banca centrale europea amplia il quantitative easing iniziando ad acquistare il debito delle aziende, con le italiane Telecom Italia e Generali fra i beneficiari della prima giornata di shopping. La Germania attacca la strategia di Mario Draghi accusando l’istituto centrale di fare politica industriale mascherata. Peccato che tra i primi a voler beneficiare dell’estensione del Qe ai corporate bond ci sia il colosso tedesco Siemens.
Fed – Mercoledì prossimo la Fed dovrà spiegare lo scontato rinvio della stretta sui tassi, evitando dichiarazioni depistanti e chiarendo il più possibile lo scenario economico dentro il quale si muove l’America. Superata la boa di metà anno senza cambiare la rotta della politica monetaria, a Janet Yellen restano meno di sei mesi per agire. L’impressione è che la banca centrale americana, negli ultimi mesi, abbia mascherato il reale stato di salute dell’economia Usa, che secondo alcuni analisti potrebbe entrare in recessione nella seconda metà dell’anno.