Politica interna
Matteo Renzi – In una lunga intervista al Corriere ribadisce la tenuta dell’Esecutivo, che in Senato gode di “numeri più solidi che in passato” e che è determinato ad andare “avanti fino al 2018”, pur con un Pd che “non teme le elezioni”. Il Presidente del Consiglio rivendica l’attivismo del Governo, che “in 15 mesi ha fatto cose ferme da anni”, dalla riforma elettorale, al Jobs act, agli interventi sulla giustizia. Renzi conferma sostanzialmente l’imminente cambio della guardia ai vertici della Cassa depositi e prestiti e per Ignazio Marino, in bilico per l’inchiesta di Mafia capitale, arriva un sostegno a metà: “Ho rispetto per Marino anche se non si può sottovalutare il messaggio che arriva da Roma”.
Elezioni comunali – Oggi due milioni di cittadini sono chiamati alle urne per i ballottaggi in 78 Comuni. La sfida politicamente più rilevante è a Venezia, dove è incerto l’esito del confronto tra il senatore Pd Casson e l’imprenditore sostenuto dal centrodestra Luigi Brugnaro. Di rilievo sono anche le sfide nei comuni siciliani di Gela ed Enna, mentre il centrodestra tenta il colpo nella roccaforte renziana Arezzo e il centrosinistra è a un passo dalla riconquista di Mantova.
Politica estera
Emergenza migranti – Le situazioni critiche sul territorio italiano si stanno moltiplicando, per via degli incessanti sbarchi in Sicilia ma anche per la militarizzazione delle frontiere posta in essere da Francia e Austria. A Roma è stata aperta una tendopoli in grado di ospitare circa 150 migranti sgomberati dalla stazione Tiburtina. Alla Stazione Centrale di Milano, dove si erano accalcate decine di persone, si è trovata una soluzione temporanea con lo spostamento in alcuni locali commerciali sfitti di proprietà di Grandi Stazioni. E mentre prosegue la polemica incrociata tra Governo, prefetture e governatori delle regioni del nord, momenti di esasperazione ci sono stati ieri a Ventimiglia, dove da giorni un centinaio di migranti tenta invano di passare il confine. Ieri, stretti tra la polizia francese e quella italiana, si sono rifugiati sugli scogli, minacciando uno sciopero della fame e rifiutando in alcuni casi anche le cure mediche. Intanto, sul fronte europeo continua il pressing dell’Italia sull’Ue ed è stata messa a punto una bozza sulle nuove regole per i rimpatri in vista del summit del 25 giugno; rimangono invece le distanze sulle quote e, intervistato da La Stampa, il Ministro Gentiloni attacca: “I Paesi del no sono poco lungimiranti. I flussi migratori cambiano, sbagliato opporsi al piano Juncker”. Intanto Renzi evoca un misterioso “piano B”, che l’Italia è pronta a varare “se il Consiglio europeo non sceglierà la solidarietà”.
Usa – Gli Stati Uniti sarebbero pronti ad attuare un clamoroso piano militare, che prevede l’invio nei Paesi baltici e dell’Europa dell’Est di mezzi pesanti e circa 5 mila militari. L’operazione, sollecitata da tempo soprattutto dalle Repubbliche baltiche, ha lo scopo di limitare l’attivismo russo e scongiurare eventuali aggressioni alla sovranità territoriali sul modello di quanto successo in Ucraina. Sarebbe la prima operazione militare di questo tipo nei nuovi Paesi Nato dalla fine della Guerra fredda.
Economia e Finanza
Grecia – Mentre il Presidente della Commissione Ue, Juncker definisce questo weekend di trattative come “l’ultimo tentativo per trovare un accordo”, Tsipras ha aperto a un’intesa “sostenibile” anche con un “compresso difficile” e le istituzioni creditrici europee sembrano ben disposte. Circolano però indiscrezioni inquietanti, che se confermate potrebbero condurre rapidamente a un default greco: l’Fmi si sarebbe oramai convinto dell’insostenibilità del debito pubblico di Atene e punterebbe ora con forza a una sua ristrutturazione. Inoltre, il Ministro delle Finanze di Berlino, Schaeuble starebbe lavorando con riservatezza a un piano per introdurre meccanismi di fallimento pilotato nell’Eurozona.
Debiti Pa – Secondo uno studio della Cgia di Mestre, ammonta a circa 60 miliardi lo stock di debito accumulato dalla Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese private. Il record in negativo va al Comune di Catanzaro, con una media di 144 giorni di ritardo. Male anche il Ministero dell’Economia, con 82 giorni, mentre gli enti più virtuosi sono le Regioni.
Cdp – Dopo giorni di rumors su un possibile ribaltone in Cassa depositi e prestiti, il Presidente Franco Bassanini ha rotto il silenzio, precisando di non aver ricevuto finora nessuna richiesta di dimissioni dal Governo o dagli azionisti. E su alcune ricostruzioni di stampa che lo vedrebbero protagonista di una ‘guerra di posizione’, grazie al sostegno offerto dalle Fondazioni bancarie, il manager ha precisato: “Non farò certo resistenza in nome di interessi personali: della mia non breve esperienza istituzionale tutto si può dire eccetto che sia stata guidata dall’attaccamento a qualche poltrona”.