Politica interna
Governo – Dopo il Senato anche la Camera ha accordato la fiducia a Matteo Renzi, con 378 voti favorevoli. Nel Pd non ci sono state defezioni, ma Civati e Fassina hanno dato un sì “con riserva” e “senza firmare cambiali in bianco”. Una linea ben sintetizzata dall’ex segretario Bersani: “Da domani gli italiani valuteranno lo spread tra parole e fatti”. La lunga giornata parlamentare è stata contrassegnata dai toni durissimi utilizzati dai Deputati del M5S e dal ritorno in Aula di Pierluigi Bersani e di Enrico Letta, protagonisti di un abbraccio caloroso che ha fatto scattare l’applauso dei democratici. Si è percepita chiara invece la freddezza dell’Aula in risposta al discorso di Renzi, che ha usato spesso toni da outsider, oltre a non fornire, come già al Senato, indicazioni di massima sulla copertura per gli ambiziosi provvedimenti annunciati. Oltre ai massicci interventi sul lavoro, sui debiti della Pa e sull’edilizia scolastica, il Presidente del Consiglio ha aperto a un aumento delle tasse sulle rendite finanziarie, ma “non sui bot”.
Governo/2 – Arriverà entro giovedì la definizione della squadra di Governo, completa di vice ministri e sottosegretari. Tra i big, l’ex titolare della Difesa Mauro potrebbe diventare sottosegretario alla presidenza con delega agli Affari Europei, per cui però è in corso il pressing su Enzo Moavero. Marco Minniti è avviato verso la riconferma della delega ai Servizi segreti, mentre per l’Economia avanza la candidatura di Tabacci. E spunta anche un’offerta all’ex ministro Kyenge per un posto da vice con le stesse deleghe del governo Letta.
Politica estera
Ucraina – Dopo la destituzione del Presidente Yanukovich e l’indizione di elezioni anticipate, il Paese rischia di sprofondare nello spettro separatista. Nella città orientale di Sebastopoli sono già apparsi tank russi e si sono svolte manifestazioni contro il blocco filoccidentale di Kiev. Inoltre il Parlamento locale della Crimea metterà ai voti una proposta di secessione per la regione. Intanto si sono perse le tracce di Yanukovich, che secondo indiscrezioni sarebbe rifugiato in una base navale russa in Crimea.
Nigeria – Il gruppo estremista islamico Boko Haram ha compiuto l’ennesima strage nel Nordest del Paese, massacrando 59 studenti sorprendendoli nel sonno in un dormitorio di Buni Yadi. Risparmiate invece le studentesse, a cui è stato intimato di non tornare mai più in classe, una pratica “contro l’Islam”.
Economia e Finanza
Macro Italia – La Commissione europea ha ridimensionato le stime di crescita per l’Italia. Nel 2014 il Pil dovrebbe crescere dello 0,6%, mentre il Governo nella legge di Stabilità aveva previsto un +1,1%. Migliora leggermente invece il disavanzo tra deficit e Pil, al 2,6% in calo di un decimo rispetto alla precedente stima della Commissione, che tuttavia vede ancora nero sul debito pubblico: il rapporto tra Pil e debito pubblico toccherà quest’anno il picco al 133,7%. E Olli Rehn, commissario europeo agli Affari economici, è tornato a chiedere “più sforzi per ridurre il debito”.
Debito – Il Tesoro ha collocato con successo 3,5 mld di euro in Ctz e Btp indicizzati all’inflazione dell’Eurozona. Il rendimento del Ctz biennale è sceso per la prima volta sotto l’1% (0,88%), con una domanda pari a 1,72 volte l’offerta. Sul mercato secondario ieri lo spread Btp/Bund decennale si è fermato a 194 punti base, mentre il rendimento è sceso al 3,58%.