Politica interna
Il Pd verso le Regionali – Il premier Renzi va a Salerno per dare pieno sostegno a Vincenzo De Luca, candidato dem per la presidenza della Campania. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sugli “impresentabili” (che il premier ha accuratamente evitato di incontrare) inseriti in alcune liste che appoggiano l’ex sindaco della città costiera, Matteo Renzi ci mette non solo la faccia ma anche un carico di fiducia. Se la Campania verrà amministrata come lo è stata Salerno, ha detto, il Pil dell’Italia crescerà tra lo 0,5 e l’1%. Il premier approfitta della trasferta campana anche per lanciare qualche frecciatina ai gufi della minoranza Pd e per rispondere indirettamente a Roberto Saviano: nessuno può darci lezioni in materia di legalità, sottolinea il premier.
Forza Italia verso le Regionali – Tappa campana anche per Silvio Berlusconi, impegnato in un mini-tour elettorale per salvare ciò che resta del suo partito. Durante il comizio che tiene in un piccolo teatro napoletano, l’ex Cavaliere elogia il candidato forzista e governatore uscente della Regione, Stefano Caldoro, e il suo programma elettorale. Ma coglie anche l’occasione per criticare Renzi e il governo: l’Italia oggi non conta nulla, dice Berlusconi, se ci fossi stato io le cose sarebbero molto diverse. Il leader azzurro, la cui leadership, per sua stessa ammissione, è sempre più in discussione, polemizza a distanza con il segretario leghista Matteo Salvini e ribadisce il suo no alle primarie per scegliere chi, dopo di lui, assumerà la guida del centrodestra.
Politica estera
Isis – L’avanzata del Califfato nero sembra inarrestabile: dopo aver riconquistato la città irachena di Ramadi e quella siriana di Palmira, ora il timore è che i miliziani puntino a spingersi fino a Damasco. Secondo gli analisti israeliani, lo Stato Islamico, per niente fiaccato da nove mesi di bombardamenti, potrebbe raggiungere la capitale siriana entro l’estate, costringendo Bashar al Assad a ripiegare nella zona di Latakia, nel nord-ovest del Paese. Il rais ha già perso il controllo su più di metà del territorio siriano. Intanto, l’Isis apre le ostilità anche con l’Arabia saudita, in prima linea nella coalizione internazionale antiterrorismo. Ieri un kamikaze si è fatto esplodere in una moschea sciita nell’est del Paese, provocando 20 morti e oltre 100 feriti.
Emergenza immigrazione – La Commissione europea mette a punto il piano di distribuzione dei migranti e propone di far uscire dall’Italia 24mila persone. Stranieri che hanno il 75% di possibilità di ottenere lo status di rifugiato e dovranno trasferirsi in un altro Stato dell’Unione. In cambio, Roma consegna la mappa dei centri di smistamento che verranno allestiti per garantire l’identificazione e il fotosegnalamento di chi sbarca. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare mercoledì prossimo: i numeri sono stabiliti e la strada sembra tracciata, ora iniziano le trattative, anche alla luce di un nuovo rifiuto francese alle quote.
Economia e Finanza
Conti pubblici – L’Europa boccia l’estensione alla grande distribuzione del meccanismo di reverse charge per il pagamento dell’Iva e nel bilancio si apre un buco da 728 milioni di euro. In casi come questo, la legge di Stabilità prevede l’entrata in funzione di una clausola di salvaguardia che, da luglio, aumenta le accise su benzina e petrolio. Dal Mef assicurano che questa misura non scatterà. Intanto sotto esame da parte dell’Europa c’è ancora lo split payment.
Grecia – Ancora un buco nell’acqua per il premier Alexis Tsipras. Durante l’incontro con Angela Merkel e François Hollande, a margine del vertice di Riga, il leader di Syriza non è riuscito a convincere i due colleghi europei. Non ci sarà una soluzione politica alla crisi finanziaria di Atene, l’accordo deve essere di natura tecnica e deve essere raggiunto con Commissione Ue, Bce e Fmi. E proprio dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, arriva l’invito ad accelerare il processo di riforme, sull’esempio di Spagna e Italia, per agevolare la ripresa economica.