Politica interna
Matteo Renzi – Prosegue il battibecco a distanza col presidente della Commissione Ue Juncker, che venerdì lo aveva accusato di “offendere sempre” le istituzioni europee e di intestarsi meriti non suoi, come la flessibilità nelle politiche di bilancio: “Non ci facciamo intimidire da dichiarazioni a effetto, l’Italia merita rispetto, non ci telecomandano”, ha risposto ancora una volta ruvido il Presidente del Consiglio. E si fa strada l’ipotesi che il Governo italiano stia andando alta la tensione con Bruxelles in vista di un’offensiva finalizzata a promuovere la revisione del Fiscal Compact, che impone a Paesi come l’Italia, con un rapporto deficit/Pil superiore al 60%, di ridurre il deficit strutturale dello 0,5% all’anno.
Milano – Silvio Berlusconi fa irruzione nella campagna elettorale per il successore di Giuliano Pisapia, salendo ancora una volta sul predellino dell’automobile che l’ha portato in visita alle periferie della città. A differenza dello storico ‘predellino’ di San Babila del 2007, da cui l’ex Premier annunciò la nascita del Pdl, questa volta Berlusconi ha snocciolato i dati allarmanti dei sondaggi: “Forza Italia è intorno all’11%, ma se questo vecchietto andasse in vacanza, come si meriterebbe, saremmo al 4 o al 5%”. Ed è così partita ufficialmente la rincorsa del centrodestra, che però non ha ancora un candidato sindaco e per ammissione dello stesso leader di Fi intende aspettare il nome che uscirà dalle primarie del Pd. La battaglia nel Partito democratico è infatti entrata nel vivo, con Giuseppe Sala che ieri ha riunito un migliaio di persone al teatro Strehler: “La mia ossessione sarà il lavoro. Sono io la garanzia per battere il centrodestra”, ha assicurato l’ex commissario di Expo.
Politica estera
Iran – È arrivato in serata l’annuncio da parte dell’Onu della conferma dell’intesa sul nucleare iraniano. Teheran “ha applicato le misure richieste” e si è arrivati a un accordo “storico, forte e giusto”, come lo ha definito il Capo della diplomazia europea, Federica Mogherini. L’Iran può ora contare sulla fine delle sanzioni internazionali, in primis tornando a esportare petrolio e gas. E per le aziende occidentali si aprono partite importanti nei settori dei trasporti, dell’automotive e nell’agroalimentare, con l’Italia che si aspetta di aumentare l’interscambio di 3 miliardi di euro in poco più di un anno. Obama ha intanto revocato il bando sulla vendita di aerei e subito è stato annunciato l’acquisto di 114 Airbus per rinnovare una flotta gravata da un embargo che in questo settore durava da quaranta anni. La giornata di ieri ha visto anche il rilascio incrociato di detenuti iraniani e statunitensi, mentre da Israele è arrivato il monito del Premier Netanyahu, convinto che sia iniziata una “nuova e pericolosa epoca: l’Iran non ha rinunciato alle sue ambizioni nucleari”.
Burkina Faso – È salito a 30 morti il bilancio dell’attacco nel centro della capitale Ouagadougou, al termine del quale ieri mattina sono stati liberati i 126 ostaggi all’interno dell’hotel Splendid. A rivendicare l’attacco è stato il gruppo Al Mourabitoune del ben noto terrorista algerino Mokhtar Belmokhtar e affiliato ad Al Qaeda. Ed è proprio nella volontà di arginare la crescente popolarità dell’Isis, oltre che nel tentativo di destabilizzare il neonato governo del Burkina Faso, che andrebbero cercate le cause dell’attentato. Nel comunicato con cui i terroristi hanno rivendicato gli attentati si parla anche di una “vendetta contro la Francia”.
Taiwan – Per la prima volta nella sua tormentata storia il Paese ha scelto una donna per guidare il Paese e per la prima volta non del partito nazionalista Kuomintang. Si chiama Tsai Ing-wen, leader 59 enne del Partito democratico progressista, che va al Governo dopo gli otto anni del Premier Ma Ying-jeou, durante i quali è stata avviata una crescente integrazione economica con la rivale Cina. E proprio da Pechino hanno già fatto sapere che il Dpp al governo pone serie minacce alle relazioni” tra i due Paesi; a preoccupare sono le inclinazioni indipendentiste della neo Premier, ma anche le posizioni liberali su diritti umani e sociali.
Economia e finanza
Pa – Il Governo sembra voler tirare dritto sulle nuove norme per i licenziamenti dei lavoratori pubblici e anticiperà di diversi mesi una parte del Testo unico sulla Pa per la parte che riguarda le problematiche dell’assenteismo. Il Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, ha ribadito che i dipendenti sorpresi in flagranza di illeciti disciplinari, come ad esempio il timbro del cartellino seguito dall’allontanamento dalla sede lavorativa, saranno sospesi senza retribuzione in 48 ore, e avranno poi un mese di tempo per difendersi nel merito delle procedure di licenziamento. Contestualmente scatterà anche un esame alla Corte dei Conti, che quantificherà un eventuale danno erariale, mentre il dirigente che dovesse mettere in atto comportamenti omissori compirà un reato punibile penalmente.
Macro Italia – Dal Ministero dell’Economia trapela che a breve la stima di crescita del Pil per il 2016, inizialmente fissata all’1,6%, potrebbe essere rivista al ribasso. Una fonte ha dichiarato che “l’entusiasmo sul Pil si è un po’ raffreddato”, mentre a essere decisivo a questo punto sarà il verdetto Ue sui conti italiani in arrivo a maggio. Roma avrebbe dovuto chiudere il 2016 con un deficit portato dal 2,6 all’1,4%, ma dopo aver chiesto l’attivazione di clausole di flessibilità per un totale di 16 miliardi è ora data intorno al 2,4%. Una crescita più bassa del previsto potrebbe ora far saltare i difficili equilibri con Bruxelles e portare Roma in procedura per deficit.