A combination of pictures released on March 22, 2016 by the Belgian federal police on demand of the Federal prosecutor shows screengrabs of the airport CCTV camera showing a suspect of the attacks at Brussels Airport, in Zaventem. A series of explosions claimed by the Islamic State group ripped through Brussels airport and a metro train on March 22, killing around 35 people and wounding more than 200 in the latest attacks to bring bloody carnage to the heart of Europe. / AFP / BELGIAN FEDERAL POLICE / Handout / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / BELGIAN FEDERAL POLICE" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS

Politica interna

 

Roma: a sorpresa Silvio Berlusconi è comparso ieri mattina al comitato elettorale di Guido Bertolaso, con lo scopo di spingere in alto nei sondaggi l’ex direttore della Protezione civile per tentare, nel breve giro di una settimana o poco più, una clamorosa riunificazione del centrodestra romano. Secondo il leader di Forza Italia a Roma serve una rivoluzione che un politico non potrebbe fare, quindi Bertolaso, che vede le soluzioni giuste e le sa attuare, è la persona giusta. Gli altri competitor, sempre secondo Berlusconi, non avrebbero la minima possibilità di arrivare al ballottaggio, anche se i maggiorenti del partito fanno notare che Bertolaso avrebbe ancora meno chance di arrivare al secondo turno. Ma Berlusconi ribatte ricordando la vittoria insperata della Polverini nel 2010, senza nemmeno la lista del Pdl a sostegno.

 

Pd: anche la Commissione nazionale di garanzia ha bocciato il ricorso di Antonio Bassolino, il terzo, contro la nomina ufficiale di Valeria Valente a candidato sindaco di Napoli come vincitrice delle primarie. Ma la partita non sembra ancora chiusa e l’ex sindaco partenopeo ha fatto sapere che anche nei giorni di festività pasquali rifletterà su come “continuare in ogni caso una battaglia per Napoli, etica, civile e politica”. Una frase aperta ad ogni tipo di interpretazione, anche quella, non ancora archiviata da Bassolino, di presentarsi con un movimento civico e quindi fuori dal Pd. I sostenitori scalpitano e si autoconvocano lanciando strali contro il partito nazionale, contro il ministro Orlando reo di aver sostenuto la Valente ed anche contro la “incompetente” Commissione nazionale, il caso in città non è ancora chiuso.

 

 

Politica estera

 

Terrorismo: dopo il massacro di Bruxelles è immediatamente scattata la caccia al resto della cellula jihadista che minaccia l’Europa. Svariate fonti della sicurezza, sia europee che irachene, rivelano che l’Isis avrebbe sinora addestrato 400 combattenti per attacchi nelle nostre capitali; per questo motivo gli inquirenti belgi speravano di prendere vivo l’artificiere degli attentati francesi, sicuramente a conoscenza di molti segreti. Si è invece scoperto che era uno dei due kamikaze che si sono fatti saltare all’aeroporto di Zaventem. Sulla polizia belga continuano a piovere accuse di inefficienza, secondo il premier turco Erdogan uno degli attentatori dell’aeroporto era stato arrestato in Turchia e consegnato alle autorità di Bruxelles, che lo avevano però rilasciato per mancanza di indizi. Tra le vittime dell’attentato nel metro ci sarebbe anche un’italiana, della quale non si hanno più notizie da martedì mattina ed il cui nome figura nella lista delle persone scomparse.

 

Primarie Usa: se una grande preoccupazione dei candidati alla presidenza è da sempre quella di sembrare americani normali, quest’anno sempre più i candidati sembrano pronti ad affrontarsi in un clima di rissa da bar. Fra Donald Trump e Ted Cruz è iniziata una battaglia a colpi di insinuazioni e foto hot che tirano in ballo anche le malcapitate mogli dei due candidati. Ha iniziato Cruz, o meglio un gruppo di suoi sostenitori – finanziatori che hanno fatto circolare sul web una foto di Melania Trump senza veli, una vecchia pagina della rivista GQ. La replica di Trump non si è fatta attendere, via Twitter il tycoon di New York ha minacciato di “svergognare” la moglie di Cruz, definito “un bugiardo”. E la polemica è proseguita fra repliche e controaccuse.

 

 

Economia e Finanza

 

Popolari: al termine di una riunione durata tutta la giornata i consigli di amministrazione di Bpm e Banco Popolare hanno approvato il progetto di fusione, primo tra le popolari dopo il decreto di trasformazione in spa, che fa nascere il terzo gruppo bancario italiano con 2500 sportelli e quasi 120 miliardi di impieghi. Il via libera all’operazione segue l’avallo, informale e preliminare, arrivato dalla Bce, che aveva certificato il rispetto delle condizioni e ritenute adeguate le misure predisposte sul piano della governance ma soprattutto del capitale. In particolare il Banco Popolare si è preso l’impegno di ripatrimonializzare per un miliardo entro la fusione. Ad un anno esatto dall’approvazione, da parte del Parlamento, della riforma delle popolari, l’accordo raggiunto ne è il primo frutto tangibile. Secondo il capo della Vigilanza Bce Danièle Nouy “In Italia c’è spazio per altre fusioni”.

 

Banche: l’ultima strada che il governo pare intenzionato a seguire per risarcire i 10.559 obbligazionisti subordinati rimasti penalizzati dalla procedura salva-banche, attivata il 22 novembre nei confronti di Banca Etruria, CariMarche, CariChieti e CariFerrara, sarebbe quella di concedere rimborsi a tutti, senza ricorrere all’arbitrato. La proposta sarà presentata al Consiglio dei ministri di domani, che dovrebbe varare un nuovo decreto legge bancario; il condizionale è però d’obbligo, dato che tutta l’operazione deve avere il benestare della Commissione europea, che dovrebbe arrivare prima di Pasqua per consentire al governo di rispettare il termine del 31 marzo, indicato dalla legge di Stabilità come scadenza per definire termini e modalità di accesso al fondo per i rimborsi.