In evidenza sui maggiori quotidiani :

– Profughi, il piano Ue: metà in Germania e Francia, 40mila via dall’Italia
– Sì di Hollande alle missioni anti-Isis- Renzi: contrario a iniziative spot
– Renzi: “Ridaremo ai sindaci quanto togliamo con i tagli a Imu e Tasi”.
– Mini-ritocco al Pil della Cina: riserve ridotte di 93 miliardi

Politica interna
Riforma Senato – Nonostante la minoranza del Pd insista nel voler apportare modifiche alla riforma, soprattutto sull’elettività del nuovo Senato, Matteo Renzi ha imposto ieri una dead-line al 15 ottobre per chiudere la partita sulla seconda delle sei votazioni parlamentari. Oltre che da una trentina di senatori dem, i problemi potrebbero però arrivare anche dall’alleato Ncd, che continua a invocare modifiche alla legge elettorale e auspica che il premio vada alla coalizione e non al primo partito. Rimane invece saldo il ‘no’ di Forza Italia, con il capogruppo Paolo Romani che, pur ammettendo che “questa legislatura dovrà essere costituente”, chiude la porta: “Capisco se qualcuno è tentato ma Fi non voterà la riforma”.
Politica estera
Immigrazione – Dopo la svolta tedesca sull’esodo dei profughi, domani la Commissione europea presenterà all’Europarlamento un nuovo piano di accoglienza, basato sul meccanismo delle quote. Rispetto all’originario piano Juncker, la soglia dei migranti da redistribuire salirà da 40 a 160 mila e l’accettazione sarà obbligatoria. I Paesi che non parteciperanno al meccanismo dovranno pagare delle multe. I criteri per la ripartizione sono il Pil del Paese ospitante, la sua popolazione, il tasso di disoccupazione e l’accoglienza fin qui garantita. E secondo i primi calcoli tutto ciò determinerà che a Francia, Germania e Spagna andranno circa il 60% dei 160 mila profughi preventivati, mentre l’Italia vedrà invece un deflusso di circa 40 mila persone, così come la Grecia e l’Ungheria. Il piano definitivo dovrà comunque essere approvato in un vertice straordinario dei leader Ue, in programma per la fine della prossima settimana. In Italia l’annuncio della nuova strategia europea non ha però fermato le polemiche politiche, con Salvini a infiammare la giornata dando del “verme” al Presidente del Consiglio, dopo che ieri Renzi aveva parlato di uno “scontro tra umani e bestie” nella battaglia ideologica sull’accoglienza dei migranti.  
Siria – Il Presidente francese Francois Hollande ha annunciato la svolta nella politica militare francese in Medio Oriente. L’aviazione di Parigi inizierà a breve missioni di ricognizione in vista di possibili bombardamenti nelle zone controllate dall’Isis, che oramai controlla più della metà del Paese. Intanto ieri è arrivata direttamente dalla bocca del Premier David Cameron la rivelazione che in una missione segreta dello scorso 26 agosto un drone della Royal Air Force ha ucciso due jihadisti britannici in Siria. Cameron ha poi seguito Hollande, annunciando l’intenzione di estendere alla Siria gli attacchi aerei già in corso in Iraq; una strategia da cui invece si è smarcato Matteo Renzi: “Occorre che la comunità internazionale abbia un progetto a lungo termine, le iniziative spot servono e non servono”, ha dichiarato in serata.
Economia e Finanza
Macro Italia – Dopo una crescita nel terzo trimestre leggermente superiore alle attese, il Governo dovrebbe formalizzare un rialzo delle stime sul Pil del 2015 nella nota di aggiornamento al Def che arriverà in Parlamento il 20 settembre. Rispetto alle previsioni di un +0,7% si arriverebbe ora fino allo 0,9% e la crescita per l’anno venturo dovrebbe passare invece da +1,4 a +1,6%. Intanto il Premier Renzi è tornato a ribadire che entro la fine dell’anno saranno abolite Imu e Tasi sulla prima casa, rassicurando poi sul fatto che non si farà un’operazione per cui poi i sindaci saranno costretti ad aumentare le tasse, perché il mancato gettito della tassazione immobiliare sarà girato agli enti locali dallo Stato.
Cina – Dopo l’ennesima seduta al ribasso dell’indice borsistico di Shanghai, che ieri ha aperto la settimana con un -2,5%, il Governo cinese ha annunciato modifiche alla tassazione sui capital gain. Chi terrà le azioni per più di un anno sarà esentato dal pagamento, mentre un’aliquota del 20% sarà applicata a quanti manterranno le azioni in portafoglio per meno di un mese. Ieri le autorità di Pechino hanno anche comunicato nuove stime peggiorative sulla crescita: il Pil 2014 salirà del 7,3%, uno 0,1 in meno rispetto alle precedenti previsioni. Sul versante monetario, invece, sono proseguite le vendite di valuta pregiata con l’obiettivo di arginare la caduta dello yuan.