Politica interna
Renzi: Dopo i segnali di apertura degli ultimi giorni, Renzi annuncia che presenterà una proposta di modifica della legge elettorale, invitando gli altri a fare lo stesso. Il palco è quello della Festa dell’Unità di Catania dove il premier non risparmia una battuta su D’Alema, accusato di voler “rubare il futuro del nostro partito”, e ribadisce che il referendum non è una tappa del congresso del Pd. Il premier è tornato sui meriti delle modifiche della riforma costituzionale che “non riducono gli spazi democratici, ma riducono le poltrone, semplificano le istituzioni e le rendono più agili”. L’attacco a D’Alema non va giù alla minoranza, con Speranza rimasto deluso dalla mancanza di un abbassamento dei toni mentre per Cuperlo l’attacco a D’Alema riflette un “appello all’unità del partito senza volontà di ascolto reale”. Non vengono risparmiati nemmeno i Cinque Stelle, che “dovevano trasmettere tutto in streaming ma devono avere finito i giga”, riferendosi agli ultimi giorni di accese riunioni tra i rappresentanti del Movimento. Fuori dalla manifestazione si sono registrati scontri tra polizia e un corte di protesta dei centri sociali, con due persone fermate.
M5S: La crisi di Roma potrebbe segnare un punto di svolta per i Cinque Stelle. Grillo e Casaleggio starebbero infatti ripensando la struttura, con l’eliminazione del direttorio e la creazione di una rete più capillare per la gestione dei rapporti con gli enti locali. Tra gli obiettivi inoltre ci sarebbe l’idea di coinvolgere maggiormente gli elettori. Probabile che la settimana appena iniziata sarà decisiva, per riuscire a elaborare un piano entro due settimane in tempo per la kermesse “Italia 5 Stelle” a Palermo. In caso venisse confermata la soppressione del direttorio, i cinque parlamentari che ne fanno parte avrebbero comunque un ruolo di primo piano nella nuova struttura che verrà lanciata.
Politica estera
Stati Uniti: Hillary Clinton è stata colpita da un malore durante la cerimonia di commemorazione per la strage dell’11 settembre 2001 a New York. Dopo un’ora e mezza la candidata democratica è stata costretta a lasciare l’incontro perché “si è sentita sovraccaldata” come ha dichiarato il suo portavoce Nick Merril. Dopo l’accaduto è stato diffuso un video dove si vede la Clinton con gravi difficoltà a camminare, accompagnata da due persone e sul punto di inciampare mentre sale sull’automobile. La questione della salute di Hillary Clinton non è una novità e durante la sua carriera politica le ha creato già dei problemi. In passato fu operata per un trombo al cervello, mentre a inizio settembre ebbe un malore durante il Labor Day. L’avversario Trump ha più volte approfittato di queste debolezze, accusandola per i suoi attacchi di tosse che l’hanno costretta a interrompere i comizi e chiedendole più dettagli sulle sue condizioni di salute, nonostante sia già stato pubblicato un documento che la descrive come affetta da ipotiroidismo e allergia.
Libia: Domani il governo italiano presenterà alle Commissioni Esteri e Difesa un piano per schierare 100 medici e 200 parà a Misurata. Lo scopo è di mettere a disposizione un ospedale da campo per le truppe impegnate nell’assalto finale a Sirte. Nonostante di norma queste operazioni non richiedano l’approvazione parlamentare, Renzi ha deciso di chiederla per la delicatezza delle questioni politiche e strategiche in gioco. Lo dimostra anche la situazione sul territorio, in procinto di cambiare a causa dell’iniziativa del generale ex gheddaffiano Khalifa Haftar che ha occupato tre dei principali terminal petroliferi nell’Est del Paese, arrivando allo scontro con le truppe leali al governo di Tripoli. Questo mentre sarebbe stata inviata da Haftar una proposta all’Onu per formare un “consiglio supremo di Difesa” che coinvolga lo stesso generale. Il rischio di una nuova fase della guerra civile è quindi alto, con la possibilità che parte delle forze impegnate a Sirte siano dirottate per contrastare Haftar.
Economia e Finanza
Pensioni: E’ previsto per oggi l’incontro tra governo e sindacati per definire i dettagli riguardo i cambiamenti alle pensioni, con l’attenzione focalizzata sull’anticipo pensionistico (Ape). Secondo le dichiarazioni del sottosegretario alla Presidenza del consiglio Tommaso Nannicini l’Ape sarà a disposizione di tutti i lavoratori e verrà attivato su base volontaria. Chi deciderà di anticipare l’uscita dal lavoro (da uno a tre anni) percepirà un assegno dall’Inps (finanziato dalle banche) che verrà restituito tramite trattenute sulla pensione per vent’anni. Sulla cifra delle trattenute Nannicini ha ipotizzato per una pensione di mille euro netti un taglio di cinquanta-sessanta euro al mese per ogni anno di anticipo. Secondo il vice ministro dell’Economia Zanetti “è un istituto ottimo per venire incontro a chi si ritrova senza lavoro” ed è vicino alla pensione. Allo stato attuale la riforma costerebbe tra io 700 e 800 milioni, ma il governo sta studiando i modi per abbattere i costi a 500 milioni, considerando che si sta lavorando anche per ampliare la platea degli aventi diritto alla quattordicesima.
Ue: Dopo due anni di lavoro Mario Monti è pronto a presentare le sue conclusioni a fine ottobre su un piano per la predisposizione di un bilancio europeo dotato di risorse proprie. Rimangono però dubbi su quale sarà l’ammontare dei fondi. Si parla di 15-20 miliardi che secondo le indiscrezioni potrebbero arrivare dall’aumento del versamento del gettito Iva a Bruxelles dall’1% al 1,25-1,50%, dalle entrate della Carbon tax e infine dalla Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie che finora hanno adottato solo sette Paesi europei, Italia compresa. Sembrerebbe imminente inoltre il Fiscal council, l’organismo tecnico che affiancherà la Commissione europea nei casi più difficili (come nella recente vicenda Apple).