Politica interna
Renzi: il presidente del Consiglio affronta in Senato il doppio round delle mozioni di sfiducia al governo, presentate dai 5Stelle e dal centrodestra, lanciando nuove accuse alla magistratura. “Io sono per la giustizia, non per i giustizialisti, per i tribunali ma non per i tribuni. L’Italia ha conosciuto figure di giudici eroi ma anche, negli ultimi 25 anni, pagine di autentica barbarie legate al giustizialismo”. Ribadisce poi che il suo governo non ha scheletri nell’armadio, sottolineando che “nell’inchiesta di Potenza non c’è alcuna ipotesi di corruzione” per l’esecutivo, mentre l’unica vicenda penale che ci sarà riguarderà il processo per calunnia a cui il Pd chiama i 5Stelle. Le due mozioni di sfiducia sono archiviate in fretta, entrambe con i contrari al di sopra di quota 180, mentre tutto il dibattito politico ruota attorno alla giustizia.
Roma: Berlusconi ha riunito a Palazzo Grazioli i capigruppo di Camera e Senato e tutti i big impegnati nella campagna elettorale, per ribadire la sua linea che prevede, almeno per ora, di andare avanti con la candidatura Bertolaso, opponendosi alla “manovra in corso, anche da parte dei media, per distruggerci”. Secondo gli ultimi sondaggi l’ex capo della Protezione civile non andrebbe oltre il 10%, ma il Cavaliere si dice convinto che i consensi siano più alti e chiede a tutti la massima unità per rilanciare Forza Italia. Berlusconi ascolta anche dubbi e perplessità avanzati dai dirigenti del partito, ma accusa Salvini e la Meloni di aver fatto il doppio gioco ed esclude di poter tornare indietro, perché “sarebbe un suicidio”. Il pressing su di lui per convergere sull’ex vicepresidente della Camera è continuo, Berlusconi si è preso altre 48 ore per decidere.
Politica estera
Primarie Usa: la settimana scorsa Christine Lagarde, spinta dalle domande dei giornalisti che volevano portarla ad attaccare i candidati protezionisti alla Casa Bianca, aveva detto chiaramente che “chi mette in discussione il free trade sbaglia”. Bill Gates ha attaccato la retorica protezionista di Trump e Sanders ricordando che i campioni mondiali dell’industria aeronautica, del software, della farmaceutica sono aziende americane che vendono ad un mercato di 7 miliardi di persone, ed è impensabile che in futuro si debbano rivolgere a soli 330 milioni di potenziali clienti. Anche il numero uno di Facebook Mark Zuckerberg ha condannato con durezza chi “alimenta paure, chiede di costruire muri, di fermare l’immigrazione, di ridurre gli scambi economici”. Sulla stessa lunghezza d’onda si sono espressi Tim Cook di Apple e Marissa Meyer di Yahoo; la disputa sul free trade oppone dunque la Silicon Valley ai candidati protezionisti.
Immigrazione: prende quota, dopo le incomprensioni tra Merkel e Renzi, il piano proposto dall’Italia ai partner europei per fermare i flussi migratori in arrivo dall’Africa. Nei contatti informali con Bruxelles il governo ha ottenuto garanzie dagli uffici del presidente Juncker sul fatto che la Commissione nei prossimi mesi darà seguito al migration compact , con una sua proposta sul tema. Visto il “no” tedesco all’emissione di titoli Ue per finanziarlo e la bocciatura italiana di tassare la benzina, le risorse saranno trovate da Bruxelles, magari stornando i fondi destinati alla cooperazione e altre voci del bilancio Ue per alimentare i programmi per l’Africa, soluzione che starebbe bene anche a Berlino. Al momento nessun governo si è schierato chiaramente contro la proposta italiana, anche se la posizione ungherese appare ambigua dopo le dichiarazioni del portavoce di Orban sulla “protezione dei confini dell’Europa”.
Economia e Finanza
Pensioni: il ministro dell’Economia si dice “favorevole a ragionare” sul tema, il sottosegretario alla Presidenza Nannicini ha fatto alcune ipotesi, pur senza entrare nel merito visto che la fase istruttoria è ancora in corso. Si continua insomma a parlare di novità in tema di pensioni, anche se il momento della verità arriverà solo a settembre, a ridosso della legge di stabilità per il 2017. Saranno allora un po’ più chiari gli effettivi margini di manovra sia rispetto agli impegni di bilancio da concordare con l’Europa, sia rispetto al resto dell’agenda di governo. Nel dibattito continua ad intervenire il presidente dell’Inps Boeri, che ha ieri reiterato il suo allarme per il futuro previdenziale dei giovani. L’approccio dell’esecutivo non soddisfa i sindacati, che da tempo chiedono una marcia indietro sostanziale sulla legge Fornero e vorrebbero atti concreti e non solo annunci.
Ecofin: al centro del dibattito del Consiglio Ecofin che si terrà venerdì e sabato ad Amsterdam ci sarà la strategia che dovrebbe portare ad una assicurazione unica dei depositi. Molti paesi, tra cui la Germania, chiedono garanzie, vogliono che alla condivisione dei rischi bancari coincida una riduzione dei rischi stessi, fissando inoltre un tetto ai titoli di Stato nazionali in portafoglio agli istituti. Infatti presenze strutturalmente elevate di debito nazionale nelle banche aumenterebbero il rischio che, in caso di fallimento sovrano, vi sia anche una crisi bancaria. Berlino fa di questo aspetto una delle condizioni per adottare una assicurazione unica dei depositi o per dotare il nuovo Fondo di risoluzione di un paracadute finanziario. Francia e Italia non la pensano allo stesso modo, imporre vincoli ai titoli di Stato detenuti dalle banche è sbagliato, secondo il ministro dell’Economia Padoan, e rappresenterebbe un forte problema per il nostro Paese. Ad Amsterdam si cercherà un compromesso fra le diverse posizioni.