Ncd: Con la constatazione del fallimento del progetto centrista Renato Schifani ha lasciato la carica di capogruppo al Senato. Secondo Schifani infatti “il centro purtroppo non esiste, l’alleanza strutturale con il Pd è sbagliata”. E le speculazioni ora ipotizzano un ritorno da Berlusconi. Alfano ha accolto la decisione di Schifani, concordando che una persona non convinta del progetto debba abbandonare il partito. Ma il ministro non un’emorragia, confidando prevedendo la perdita di solo due parlamentari (Esposito e Azzolini) su 31.
Schifani: Il Corriere della Sera intervista il senatore Renato Schifani riguardo la sua decisione di lasciare la carica di capogruppo di Ap.
Legge elettorale: Non è un aut aut ma uno strumento che potrebbe aiutare il Sì. Per questo Speranza propone di discutere l’alternativa all’Italicum (denominata Mattarellum 2.0) prima del referendum. La legge prevede l’elezione dei deputati in 475 collegi uninominali a turno unico, con 12 eletti all’estero con sistema proporzionale. I rimanenti 143 seggi verranno assegnati in parte alla lista con più voti (90 seggi con il tetto massimo di 350 deputati), in parte alla seconda lista (30), mentre i 23 posti rimanenti saranno assegnati proporzionalmente a chi supererà il 2% e rappresenteranno il diritto di tribuna.
Politica estera
Turchia: Erdogan continua la grande opera di epurazione iniziata dopo aver sventato il golpe. L’obiettivo sono tutti coloro di essere sospettati di affiliazione al Fetö, il movimento golpista guidato dal traditore Fethullah Güllen. I numeri crescono giorno dopo giorno e ieri è stato il turno degli insegnati, con 21mila licenze ritirate e 15.200 licenziamenti per insegnati delle scuole pubbliche. Altra categoria falcidiata è stata quella dei giornalisti, con l’azione della Rtuk (agenzia statale di controllo dei media) che ha portato al ritiro delle licenze per 24 emittenti radio televisive. Nonostante la tensione perduri nei rapporti internazionali, ieri una telefonata di Obama per garantire collaborazione sulle indagini ha disteso il clima. In chiusura di giornata è arrivata la notizia da parte del Consiglio di sicurezza che nei prossimi giorni verrà annunciata una “decisione importante”.
Stati Uniti: Si trasforma in un caso il discorso di Melania Trump alla convention di Cleveland. Nel giorno dell’incoronazione tra i repubblicani del tycoon, i media accusano Melania di plagio nei confronti di Michelle Obama. Se ne è reso conto un giornalista disoccupato di 31 anni, Jarret Hill, che ha riscontrato frasi molto simili sui temi delle origini di Melania e sul futuro da riservare ai propri figli. Paul Manafort, manager della campagna subentrato a Lewandowski, ha minimizzato il caso, sostenendo che si tratta di poche parole.
Germania: Puntuale come nei recenti episodi di sangue, arriva la rivendicazione dell’Isis dell’attacco del 17enne Muhammad Riyad. Lo schema è quello ormai collaudato: l’agenzia Amaq pubblica un video in cui l’attentatore annuncia il suo gesto e la sua affiliazione al Califfato. In giornata è emerso dalle indagini che l’attentato sarebbe stato motivato dalla vendetta per la morte di un amico in Afghanistan.
Economia e Finanza
Banche: Gli stress test dell’Eba fanno un po’ meno paura agli istituti bancari, dopo la rassicurazione che non verranno richieste ricapitalizzazioni alle banche bocciate. La notizia arriva in una giornata in cui le speranze di aggirare il bail-in si fanno un po’ meno concrete: la Corte Ue ha infatti bocciato il ricorso sui bond sloveni, confermando che i risparmiatori devono partecipare alla condivisione dei costi. La sentenza apre però alla possibilità di deroghe in casi eccezionali. Lo conferma la commissaria alla concorrenza Vestager, che sostiene che la decisione sul bail-in “non ha un impatto sui negoziati in corso con l’Italia” ma che questi potrebbero concludersi dopo il 29 luglio, a causa della presenza di “dettagli difficili” da superare.
Tasse: Secondo un rapporto di Ocse e Fmi (richiesto dal ministro Padoan) l’Italia perde troppi soldi dall’evasione fiscale. L’Iva ad esempio viene persa per il 30%, contro la media europea del 15.2. Le soluzioni proposte dall’istituto consistono nell’intensificare la richiesta delle dichiarazioni Iva (non una volta all’anno ma una al mese) e nel riorganizzare gli istituti legati al fisco. Questo porterebbe alla creazione di enti autonomi ma non necessariamente indipendenti. Non arrivano buone notizie dall’aggiornamento del Rapporto sull’economia mondiale. Gli effetti della Brexit peseranno sull’economia italiana secondo l’Fmi, portando il pil 2016 a +0,9%) e a +1% nel 2017 (-0,1% rispetto a sei mesi fa).