Politica interna
Dissidenti Ncd – Alfano, in conferenza stampa, ammette che nel suo partito ci sono degli scontenti. Ma il segretario non ha intenzione di scendere a patti con i dissidenti e li invita senza giri di parole ad andarsene da Ncd. Lo scontro potrebbe avere conseguenze per il governo: la maggioranza in Parlamento rischia di perdere una dozzina di voti in Senato anche se Renzi sdrammatizza e ritiene che alla fine solo 3 o 4 torneranno in Forza Italia.
M5S – L’investitura semi-ufficiale di Luigi Di Maio come futuro leader da parte di Grillo, anche se piace alla base, sembra avere scatenato le gelosie reciproche all’interno del movimento. Roberto Fico, altro leader in pectore, tiene a sottolineare che nulla è ancora deciso, ma indiscrezioni parlano di un Di Maio già impegnato a formare la lista di un governo-ombra.
Politica estera
Emergenza profughi – L’Ungheria ieri ha annunciato che registrerà solo i richiedenti asilo mentre respingerà chi non ha diritto allo status di rifugiato. In Austria è stato completamente sospeso il transito dei treni da e per l’Ungheria, mentre ieri la Danimarca ha riaperto le frontiere dopo il “blocco” del giorno prima. Ma la Macedonia fa sapere che costruirà un muro alla frontiera con la Grecia. Sul piano politico ieri il Parlamento di Strasburgo ha approvato il piano Juncker ma la discussione si annuncia difficile: lunedì il piano arriverà sul tavolo dei ministri dell’interno dell’Unione e si profila una battaglia diplomatica con i Paesi dell’Est, coalizzati nel rifiutare le quote obbligatorie. Da registrare due interventi “qualificati” sui quotidiani di oggi: Matteo Renzi e il segretario Onu Bank Ki-moon prendono la parola sull’emergenza rifugiati e sulla crisi siriana e richiamano entrambi a una maggiore solidarietà.
Fronte siriano – Secondo fonti medio orientali, gli aiuti militari russi al regime di Assad hanno cominciato a operare concretamente sul terreno: aerei da combattimento, elicotteri e fanteria navale russa impegnati a togliere l’assedio a Damasco delle forze dell’Isis e a riconquistare parte del territorio in mano alle milizie islamiche. Usa e Israele sono contrari a questa presenza di Mosca temendo che possa essere il ponte con cui Putin mira a conquistarsi una posizione stabile in Siria, paese strategico nel quadro medio orientale. Il leader russo, dal canto suo, precisa che in quell’area sono stati mandati solo tecnici e istruttori, non truppe di combattenti.
Economia e Finanza
Banche – Primo via libera del Consiglio dei ministri alla direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie, che prevede il discusso “bail-in”, cioè la possibilità di coinvolgere nel fallimento della banca gli azionisti, gli obbligazionisti e, oltre certi limiti di giacenza, anche i correntisti. Sul versante della bad bank pubblica destinata a raccogliere i crediti deteriorati delle banche, Bruxelles appare piuttosto tiepida rispetto alla proposta italiana: ieri la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager ha ribadito che è fondamentale che a pagare non siano i contribuenti.
Occupazione – In attesa che si arrivi a un coordinamento con i dati del ministero del Lavoro e dell’Istat, per ora fanno ancora testo i numeri diffusi ieri dall’Inps, secondo i quali continuano a crescere le assunzioni a tempo indeterminato: nei primi sette mesi dell’anno sono stati 286 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2014, con un incremento del 35% sul totale. Un altro dato positivo viene dall’incremento dei precari stabilizzati, cioè delle trasformazioni dei rapporti a termine in rapporti a tempo indeterminato. Calano invece le partite Iva.
Brasile – S&P ha tagliato il rating del Paese sudamericano al livello “junk”, inevitabile dopo che il Brasile è entrato ufficialmente in recessione ed è scosso da ripetuti scandali di corruzione.