Politica Interna
Post-referendum: Dopo il referendum sulle piattaforme petrolifere, svoltosi domenica 17 aprile e reso nullo dalla bassa affluenza di votanti (32%), il comitato No Trivelle ha annunciato un ricorso al Ministero dello Sviluppo Economico per bloccare 5 concessioni situate entro le 12 miglia e accusate di operare senza autorizzazione. In merito al ricorso è intervenuto il Sottosegretario alla Presidenza Luca Lotti, dichiarando la richiesta dei No Triv una vicenda ormai sorpassata, visto l’esito del referendum. Secondo il Ministro Maria Elena Boschi, intervistata dal Corriere, infatti, non si è trattato di un referendum di carattere politico, ma su un argomento specificamente ambientalista e ha definito insensate le continue accuse al Governo lanciate dai governatori delle 9 regioni promotrici, invitandoli a occuparsi dei depuratori e della riduzione delle liste d’attesa nella Sanità.
M5S: I Cinque Stelle sono stati gli elettori che più degli altri hanno partecipato al referendum sulle trivelle, a favore del “Si’”, assieme a un gruppo di partiti eterogeneo e spinto da diverse motivazioni – principalmente antigovernativa o ambientalista – comprendente Sinistra e Libertà, i Verdi, la Lega e Fratelli d’Italia. Il mancato raggiungimento del quorum, ha affermato Luigi Di Maio, intervenuto ieri alla Camera durante la prima assemblea del Movimento dopo la morte dell’ideatore Gianroberto Casaleggio, sarebbe stato causato da un “grave oscuramento” del servizio pubblico e da una scarsa propaganda televisiva. Di Maio ha proseguito l’intervento parlando del referendum di ottobre sulla riforma costituzionale: intenzione del Movimento, infatti, sarebbe quella di far cadere il Governo Renzi invitando gli elettori a non far raggiungere la cifra di voti necessaria a far passare la riforma. Sperando in una possibilità del genere, Di Maio ha dichiarato in un tweet di stare lavorando a una squadra di governo pentastellata.
Politica Estera
Migranti: Secondo il racconto di alcuni superstiti, nella notte del 12 aprile 2016 un’imbarcazione con a bordo tra i 200 e i 300 migranti – principalmente somali, sudanesi, etiopi ed egiziani – e diretta verso le sponde italiane dalla Libia e dall’Egitto, sarebbe naufragata nel Mediterraneo. A diffondere la notizia sarebbe stato il Governo somalo, tramite l’agenzia Reuters. La conferma, tuttavia, non è stata data ne’ dall’Onu, della Guardia Costiera libica e nemmeno dalle autorità greche e italiane, ma solo dalla testimonianza dei 23 superstiti, i quali sarebbero stati salvati da una barca filippina e trasportati sull’isola greca di Kalamata. Il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni è intervenuto sulla tragedia accaduta nel Mediterraneo, definendo inaccettabile la decisione dell’Europa di sbarrare le frontiere, ma di collaborare per trovare una soluzione al problema immigrazione – in particolar modo dopo l’entrata in vigore dell’accordo tra Ue e Turchia sulla rotta balcanica.
Ue: In risposta al progetto ideato dal Governo italiano per affrontare il problema immigrazione, il quale prevede il coordinamento del forze locali dei paesi Ue e della formazione di una Guardia Costiera europea, la Germania avrebbe bocciato un’altra proposta italiana, gli eurobond – titoli con cui finanziare i progetti infrastrutturali e facilitare l’accesso ai mercati dei paesi al di fuori dell’Ue. La motivazione: secondo il Governo tedesco non esisterebbe alcuna base per un finanziamento comune. Nonostante la proposta abbia suscitato l’entusiasmo della Commissione Ue, Steffen Seibert, portavoce dell’esecutivo tedesco, ha affermato che verrà comunque esaminata approfonditamente.
Brasile: Accusata di irregolarità nella gestione della spesa pubblica, il Presidente brasiliano Dilma Rousseff ha trovato il favore della Camera riguardo all’impeachment. Ieri, infatti, il voto della Camera è stato netto: 367 voti a favore, 137 contro. Se anche il Senato dovesse mostrarsi favorevole al processo, alla Rousseff spetterebbe una sospensione di sei mesi dall’incarico, passati i quali sarebbe costretta a dimettersi, lasciando in carica il vice Presidente Michel Temer fino alle prossime elezioni. La Rousseff, tuttavia, continua a proclamarsi innocente, definendosi vittima di un golpe.
Economia
Atlante: Il primo obiettivo di Atlante, il fondo salva-banche gestito da Quaestio sgr, sarà l’aumento di capitale della Banca Popolare di Vicenza da 1,5 miliardi di euro, che consentirà all’istituto veneto di debuttare in Borsa il 3 maggio. Il Cda della banca, tuttavia, non ha ancora raggiunto un accordo sul prezzo delle nuove azioni: non potendosi permettere di mantenere la stessa cifra proposta durante l’ultimo aumento di capitale del 2014, pari a 62,50 euro, vi è la possibilità – che dovrà essere comunicata stamani – di tenere un prezzo vicino a 1 euro per azione. Dopo la Bpvi sarà il turno di Veneto Banca a ricevere l’ausilio del fondo Atlante, il quale partirà da una base di 4 miliardi di euro per poi salire a 6 miliardi.
[…] LE NOTIZIE DEL GIORNO. Migranti, nuova strage e la Germania dice no al piano italiano – Referendum… […]