Politica Interna
Centrodestra: Berlusconi parte da un punto fermo per la ricostruzione di FI: non potrà più esserci un leader solitario che conduca il partito alla vittoria. Lui non potrà infatti candidarsi (a meno di dietrofront della Corte di Strasburgo) e per questo starebbe pensando a una direzione con 5-6 uomini. La scelta di Parisi (considerato l’uomo giusto in quanto non associabile direttamente a una corrente o partito) non precluderà così la strada ad altri esponenti di peso, accontentando così i malumori manifestati da importanti esponenti tra cui Toti e Brunetta. Tra i nuovi obiettivi ci sarà inoltre quello di parlare alla folta platea che si è allontanata dalla figura del politico classico. Si riparte quindi dai punti fermi: il no al referendum, accompagnato comunque dalla proposta di costituente di Parisi.
Pd: Le divisioni interne sul referendum si consumano anche durante le Feste dell’Unità. Tanto che, sebbene sia stato concesso all’Anpi la possibilità di aprire stand alle feste, gli sarà vietato fare campagna per il No. Lo conferma il vicepresidente Pd Guerini, sostenendo che “sul referendum la nostra posizione è chiara” e sarebbe un controsenso aprire le porte al No nella festa di un partito che vuole il Sì. Tra le varie Feste sarà interessante quella di Catania, con un intero giorno (10 settembre) dedicato alle riforme durante il quale saranno presenti Maria Elena Boschi e Laura Boldrini ma che in altri giorni darà spazio anche ai leader del No (D’Alema, Bersani e Cuperlo). Milano invece offrirà uno scontro diretto tra Boschi e D’Alema, mentre Roma andrà in scena il confronto tra Speranza (Sì) e Orlando (No).
Politica Estera
Libia: Con i jihadisti asserragliati nella parte nord di Sirte le milizie libiche hanno intensificato i controlli via mare. La decisione strategica ha l’obiettivo di tagliare i ponti ai terroristi, impedendo qualsiasi via di fuga. Gli affiliati dell’Isis potrebbero infatti scappare tramite barconi o piccole barche veloci, come probabilmente è già successo da quanto riportano le fonti libiche. I jihadisti fuggiti potrebbero essersi infatti mischiati ai migranti giunti sulle coste italiane. Il controllo del mare fino a poco tempo fa era reso impossibile dalla presenza di carri armati sulla spiaggia, che costringevano la marina libica a tenersi a una distanza di almeno 15 chilometri dalla terra. Ma grazie all’aiuto degli Usa, il presidio Isis sulla spiaggia è stato spazzato permettendo alle navi della Libia di avvicinarsi e cominciare il pattugliamento. Il bagnasciuga è ora controllato costantemente da droni americani.
Stati Uniti: A Milwaukee, Winsconsin, è andato in scena un tragico episodio dal copione già letto negli ultimi mesi. Un ragazzo afroamericano di 23 anni, munito di pistola e con diversi precedenti, è stato ucciso da un poliziotto mentre brandiva l’arma verso l’ufficiale. In poco tempo si è riunito un gruppo di persone per protestare, in una situazione degenerate in violenza in poco tempo con lanci di sassi e mattoni. Le forze dell’ordine hanno schierato le unità antisommossa e lanciato fumogeni e bombe stordenti per calmare la folla. L’agente protagonista dell’uccisione portava con sé una videocamera grazie alla quale sarà possibile verificare la versione riportata. Donald Trump intanto torna a far parlare di sé, dopo aver attaccato i giornalisti dichiarando “non corro contro Hillary, corro contro la stampa”. Sullo sfondo continua la lotta interna al partito repubblicano, con il Republican National Committee che minaccia di ritirare i fondi a Trump se non si adatterà alle condizioni del partito.
Economia e Finanza
Flessibilità: L’obiettivo fissato da Renzi è di 10 miliardi, ma per ottenere questa cifra il premier italiano e Padoan dovranno confrontarsi con la Ue per un’ulteriore deroga per il 2017, che permetterebbe all’Italia di chiudere il prossimo anno con il deficit a 2,4% (come già accordato per il 2016). I soldi ottenuti si sommerebbero a quelli di spending review, voluntary disclosure 2 e risparmi sullo spread per arrivare alla cifra di 20-25 miliardi, che permetterebbero di applicare le novità annunciate sulle pensioni e di tagliare l’Ires (riforma a cui la Ue è favorevole) ma posticiperebbero il taglio Irpef. Prima di partire all’attacco Renzi dovrà convincere Angela Merkel, che incontrerà il 22 agosto a Ventotene e il 31 a Maranello. Poi potrà partire la trattativa con la Ue, con termine ultimo il 20 ottobre (data di notifica della legge di Stabilità alla Commissione) e con l’importante condizione da soddisfare di un debito pubblico in discesa.
Legge di Bilancio: La riforma della legge di bilancio continua e da quest’anno confluirà in un atto unico che comprenderà anche la legge di Stabilità. Vengono quindi unificate le scadenze che consisteranno nel 27 settembre per la presentazione in Parlamento della nota di aggiornamento del Def e nel 20 ottobre per la legge di bilancio in Parlamento, con approvazione a fine anno. La nuova legge di bilancio coprirà le funzioni delle precedenti leggi, divise in due parti. La prima dovrà coprire un triennio in cui si specificherà ogni anno quali saranno le misure quantitative necessarie per realizzare gli obiettivi prefissati. Nella seconda parte si riporteranno le voci del bilancio di previsione. Le restanti modifiche entreranno a regime nel 2018.