Politica Interna
Roma: Nonostante le richieste delle opposizioni di riferire in Aula Giulio Cesare riguardo le consulenze in Ama, Paola Muraro ha scelto di contrattaccare sfruttando lo strumento prediletto del M5S: il web. Nel post sul blog di Beppe Grillo Muraro parla di un “golpe dei rifiuti” e attacca l’attuale presidente di Ama, Daniele Fortini. L’assessora non è disposta a fare passi indietro e sostiene che “lavorare in qualità di consulente è legittimo”. Il M5S continua quindi la difesa della donna scelta da Raggi e si prepara a sostituire Fortini. Le opposizioni proseguono nel frattempo la protesta, con il Pd che ha definito Muraro un “assessore milioncino” e i Fratelli d’Italia che hanno presentato una mozione di sfiducia.
Parisi: La lotta interna a Forza Italia continua senza sosta, con giornalieri schieramenti a favore o contro Parisi. Nel secondo gruppo rientra a pieno diritto Gasparri, che parla del progetto di Parisi come di un tentativo “fighetto” e che porterebbe a esiti negativi per tutta Forza Italia. Gasparri ha comunque specificato di non avere nulla contro Parisi che a suo tempo aveva proposto come direttore generale della Rai. E il fronte del no si rafforza, con Toti capofila seguita da Paolo Romani e da Altero Matteoli, che paragona questi giorni di scontri alla decisione negli anni ’70 di Almirante di svecchiare il Movimento Sociale Italiano ottenendo come risultato la scissione. Parisi intanto ha passato la giornata a Roma e ha incontrato i coordinatori regionali. Dalla sua parte si contano coloro che hanno abbracciato in pieno il piano di Berlusconi: Nunzia De Girolamo, Mara Carfagna, Gianfranco Miccichè e Stefania Prestigiacomo tra gli altri.
Politica Estera
Libia: La roccaforte libica dell’Isis è stata bombardata nella giornata di ieri. Dopo mesi di scontri l’alleanza tra Stati Uniti e il Governo guidato da Fayez Al Sarraj ha deciso di accelerare l’offensiva contro Sirte per debellare definitivamente l’Isis. Si stima che nella città libica siano rimasti 500 miliziani, dopo le perdite degli ultimi scontri. L’operazione è stata autorizzata da Obama dopo una consultazione con il ministro della Difesa Ash Carter e con il capo di Stato maggiore delle forze armate Joseph Dunford. L’operazione, denominata “Odyssean Lightning”, prevede nuovi bombardamenti nei prossimi giorni, focalizzati su obiettivi specifici individuati precedentemente tramite droni via terra e realizzata con caccia ed elicotteri Apache.
Stati Uniti-Russia: Sono solo “affermazioni demagogiche in un clima pre-elettorale” le accuse di Hillary Clinton alla Russia sul caso delle email rubate. Lo sostiene il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che nega il coinvolgimento nonostante la convinzione contraria da parte dell’intelligence Usa guidata da Obama. Da parte degli Usa si sta cercando di frenare reazioni sconvenienti, in attesa che l’inchiesta aperta dia i responsi su come si è svolta la situazione. Nel caso i russi venissero colti in flagrante si potrebbero valutare sanzioni economiche e procedimenti giudiziari. Nel frattempo Trump si è reso protagonista di una nuova gaffe, affermando in un’intervista ad Abc che “Putin non ha alcuna intenzione di invadere l’Ucraina” e dimenticando quindi la crisi in Crimea di due anni fa.
Economia e Finanza
Banche: La riapertura dei mercati ha sancito il paradosso degli stress test: le quattro banche italiane promosse hanno perso punti (Unicredit la peggiore con -9,44%) mentre l’unica ad aver guadagnato è stata la bocciata, Mps (+0,58%). L’andamento negativo delle banche colpisce Piazza Affari, che lascia l’1,7%. L’inizio per l’istituto di Siena prometteva scintille, con un +6% forte del piano di salvataggio approvato venerdì. Ma con il passare delle ore gli entusiasmi si sono raffreddati con la chiusura quasi in pareggio. Male invece Unicredit per cui si riaffaccia l’eventualità di un aumento di capitale stimato in una forchetta tra 4 e 8 miliardi. Senza dimenticare che anche la banca di Piazza Gae Aulenti ha un serio problema legato alle sofferenze. Si moltiplicano quindi le ipotesi sulle prossime mosse: solo aumento di capitale, focus sulla cessione delle sofferenze o un mix delle due operazioni.
Manovre economiche: L’obiettivo del Governo è di evitare l’aumento dell’Iva di due punti da inizio 2017. Per raggiungerlo si stima che serviranno 15,1 miliardi, in parte già coperti (6,4 miliardi) dalla flessibilità concessa dall’Ue che permetterà di far salire a 1,8% il rapporto deficit-Pil. I rimanenti soldi dovranno essere recuperati tramite una manovra. Nell’agenda di Governo si aggiungono inoltre la riforma pensionistica annunciata (2,5 miliardi), il taglio Ires e 4-5 miliardi per la congiuntura economica del 2016. I prossimi mesi saranno decisivi per trovare le risorse mancanti e per tentare di strappare a Bruxelles ulteriore flessibilità su deficit-Pil (si punta a un 0,2%). Intanto arrivano novità dagli interessi dei Btp decennali, destinati a scendere nel 2016 di 3,7 miliardi e nel 2017 di 6 miliardi. Buone notizie inoltre dal gettito Iva, aumentato del 10,3% nel primo semestre 2016 grazie soprattutto allo split payement, il meccanismo che consente alla Pa di trattenere l’Iva che prima veniva fatturata dai fornitori.