Politica interna
Governo – Hanno giurato al Quirinale i nuovi Ministri, che formeranno il governo con l’età media più bassa e la maggior rappresentanza femminile nella storia della Repubblica. Era assente il solo Padoan, neo ministro dell’Economia che si trovava a Sidney quando è arrivata l’ufficialità. A seguire si è svolta a Palazzo Chigi la tradizionale cerimonia della campanella, con il gelido saluto tra il neo Premier e Letta, su cui si rincorrono le voci su un clamoroso addio al Pd. Lunedì il Governo chiederà la fiducia in Parlamento e intanto al primo Consiglio dei Ministri tenutosi ieri Renzi ha dettato la linea: “O acceleriamo subito o sono guai”, dobbiamo subito “abbassare le tasse contenere la spesa pubblica. Anzi, se è possibile abbatterla”. Infine, il primo atto simbolico di politica estera con una telefonata ai Marò in India: “Faremo di tutto”.
Corrado Passera – L’ex Ministro dello Sviluppo ed ex a.d. di Intesa Sanpaolo ha annunciato che dopo le elezioni europee di maggio fonderà un nuovo partito. Dal 26 febbraio Passera sarà in tour in venti città per spiegare le proposte del costituendo movimento.
Politica estera
Ucraina – Dopo l’accordo con l’opposizione per le elezioni presidenziali anticipate il sistema di potere che ruotava attorno a Yanukovich si è dissolto improvvisamente, proprio a partire dal Presidente che è scappato da Kiev mentre veniva destituito dal Parlamento. Anche i Ministri si sono allontanati dalla capitale, mentre il Parlamento votava la sfiducia al Governo e una legge per liberare Yulia Timoshenko. L’ex leader della rivoluzione arancione ha poi parlato proprio in piazza Maidan, ancora gremita di manifestanti in festa. Ora si teme la reazione russa, mentre Yanukovich ha diffuso un messaggio dove da una località vicina al confine con la Russia parla di “golpe”.
Venezuela – Non si placano le proteste a Caracas e a sorpresa il Presidente Maduro ha chiesto a Obama di poter avere “colloqui diretti” dicendosi anche disponibile a nominare un ambasciatore negli Stati Uniti. Maduro aveva definito le rivolte di queste giorni “un colpo di stato istigato da Washington” e i colloqui avrebbero proprio l’obiettivo di “mettere la verità sul tavolo”.
Economia e Finanza
G20 – I ministri economici e i banchieri centrali riuniti a Sydney stanno discutendo della possibilità di fissare l’obiettivo di un 2% aggiuntivo di crescita del Prodotto interno lordo globale, da raggiungere in cinque anni. Per ora la proposta elaborata dal Fmi sta raccogliendo consensi, anche se l’imposizione di obiettivi a singoli Paesi potrebbe far naufragare il piano.
Debiti – L’ultimo atto del Ministro Saccomanni è la diffusione di una nota in cui si dà conto dell’avvio “delle procedure per l’utilizzo delle risorse stanziate per il 2014” finalizzate a ridurre lo stock di debito della Pa nei confronti delle imprese. Entro giugno lo Stato sbloccherà altri 20 mld, dopo i 24,5 erogati nel 2013.
Lavoro – Da uno studio del Centro studi Unimpresa emerge che dal 2008 al 2013 sono stati bruciati quasi un milione di posti di lavoro, con gli occupati scesi da 25,2 a 24,3 mln (-3,8%). Nell’area euro la flessione è stata invece in media del 3,4%.