Politica interna
 
Mattarella: con un discorso di venti minuti, più breve di quelli dei suoi predecessori, il nuovo Presidente della Repubblica è entrato per la prima volta nelle case degli italiani a Capodanno. Mattarella ha parlato dal suo appartamento privato del Quirinale, scegliendo un’ambientazione più familiare rispetto ai precedenti Capi dello Stato, ma è stato soprattutto il merito del discorso che ha richiamato il tema della familiarità con le “principali difficoltà” e con “le speranze della vita di tutti i giorni” dei cittadini. Mattarella ha affrontato i temi del lavoro, delle aspettative dei giovani, delle famiglie in difficoltà, dei diritti delle donne; si è soffermato sul problema dell’evasione fiscale, che nel 2015 ha toccato la cifra di 122 miliardi, ed ha citato la difesa dell’ambiente come compito che “ricade in parte su ciascuno di noi, anche con la raccolta differenziata dei rifiuti”. Infine un cenno al tema dell’immigrazione, con la richiesta alle comunità straniere in Italia a collaborare per “isolare chi predica l’odio” ed a fare fronte comune contro il terrorismo.  
 
Renzi: appena qualche tempo fa il risultato referendario, obbligatorio per la conferma della modifica costituzionale non approvata da entrambi i rami del Parlamento, appariva scontato, con il premier che scommetteva sull’ottanta per cento di sì alle urne. Ma qualcosa è cambiato, se oggi Renzi afferma che i pareri favorevoli alla riforma saranno “almeno il 55-60 percento”. Sul giudizio degli elettori incidono infatti fattori esterni, il contesto politico ed economico, e la prova sono proprio i sondaggi sull’Italicum, che ha avuto negli indici di gradimento una curva calante pari a quella del presidente del Consiglio. Accentrando su di sé la consultazione Renzi cerca di creare un ponte per superare gli appuntamenti parlamentari ed elettorali del 2016, dalla legge sulle unioni civili alle elezioni Amministrative, ma l’idea dell’uno contro tutti sul referendum costituzionale è un azzardo, anche perché il segretario del Pd rischia di alienarsi quella fascia di astensionisti ed elettori di centrodestra a cui piace il rinnovamento della Costituzione.    
 
 
Politica estera
 
Tel Aviv: attacco terroristico ieri nella centralissima via Dizengoff dove un arabo israeliano, utilizzando un fucile automatico di produzione italiana, ha aperto il fuoco sui clienti di un pub dove si stava festeggiando un compleanno; a terra sono rimasti due morti e sette feriti, dei quali due in gravi condizioni. Si tratta del primo episodio di terrorismo del 2016, nessuno ancora si sbilancia sulle ipotesi della matrice, fra le quali c’è pure l’ombra dell’Isis; finora non ci sono state rivendicazioni. Di certo si sa che l’attentatore, ancora in fuga, è un arabo-israeliano di 29 anni originario del nord del Paese; è stato il padre ad identificarlo, dopo averlo riconosciuto in un video ripreso da una telecamera di sorveglianza e diffuso dalla polizia. In corso una gigantesca caccia all’uomo per catturare il killer, che probabilmente si nasconde ancora a Tel Aviv.  
 
Putin: con un documento pubblicato poche ore prima del Capodanno il premier russo ha aggiornato la Strategia di sicurezza nazionale, indicando quale primo problema del Paese l’espansione della Nato verso i confini della Federazione. Stati Uniti e suoi alleati avrebbero organizzato una “contro-azione” per bloccare la politica interna ed estera indipendente di Mosca, con l’obiettivo di controllare le questioni internazionali globali. Inoltre l’adesione o l’avvicinamento di alcuni Paesi europei alla Nato hanno ulteriormente evidenziato lo scontro tra Bruxelles e Mosca, secondo la quale l’allargamento dell’Alleanza atlantica avverrebbe in violazione del diritto internazionale; le cosiddette “rivoluzioni colorate” appoggiate da americani e occidentali nello spazio ex sovietico mirano a sovvertire l’ordine costituito.
 
 
Economia e Finanza
 
Bail-in: al via una piccola rivoluzione per banchieri, investitori e risparmiatori. Dal primo gennaio è entrata in vigore la normativa Ue sui salvataggi degli istituti di credito; di fatto azionisti, obbligazionisti e, in extremis, anche detentori di conti correnti sopra i 100mila euro, saranno coinvolti nella copertura delle perdite di una banca, in caso di insolvenza. La misura punta ad interrompere quel “legame pericoloso” creatosi fra banche in difficoltà e Stati, che negli anni sono stati chiamati a coprire perdite per centinaia di miliardi, provocando così la crisi del debito sovrano. Con il bail-in il salvataggio sarà gestito internamente, cioè ponendo le perdite a carico di tutti i soggetti privati che ruotano intorno alla banca finita in dissesto, dagli azionisti agli obbligazionisti fino ai depositanti. Secondo la società di consulenza Prometeia, che ha analizzato i conti dei primi 13 gruppi italiani sotto il controllo della Bce, nel complesso il settore appare solido, anche perché arriva all’appuntamento al termine di un lungo round di aumenti di capitale e di razionalizzazioni interne che hanno migliorato gli indici di forza patrimoniale.  
 
2016: sono almeno quattro i nodi che il Governo dovrà sciogliere nel corso dell’anno appena iniziato. Il primo è la piena attuazione della riforma della Pa targata Madia, sulla quale l’esecutivo è quasi arrivato al traguardo; ma la fase attuativa della riforma si incrocia con la questione dei rinnovi degli “statali” e con la nuova fase della revisione della spesa pubblica. Il confronto con i sindacati sui rinnovi contrattuali non potrà non toccare le nuove regole su organizzazione e mobilità dei dipendenti pubblici; una fetta consistente di questi decreti attuativi è destinata a diventare uno dei pilastri della nuova fase di spending review, i cui risparmi dovrebbero arrivare dalla riduzione di enti ed organismi inutili e dalla riorganizzazione delle sedi territoriali e degli uffici periferici dello Stato. Infine il nodo pensioni, lasciato in sospeso dalla legge di Stabilità; da affrontare i delicati temi della flessibilità in uscita e della stretta sugli assegni più alti, anche se Renzi ha già tenuto a precisare che non saranno toccate le pensioni sotto i 2500 – 3000 euro.