Politica Interna
Pd: In un’intervista a Sky Tg 24, il premier Renzi anticipa i temi della direzione Pd prevista per oggi. Il segretario del Pd concentrerà il suo discorso su Europa e problemi dell’Italia, evitando di entrare in un dibattito su modifiche all’Italicum (“non vedo maggioranze per modificare la legge elettorale” riporta Repubblica) o sulla questione della doppia carica di premier e segretario, che Renzi definisce un argomento “lunare”. Si configura comunque una direzione caratterizzata dallo scontro Renzi - minoranze Pd, i cui rappresentanti partiranno con un profilo basso ma saranno pronti ad attaccare. Lo sottolinea Roberto Speranza che ha avvisato che se non ci sarà un confronto su amministrative, alleanza con Verdini e Italicum sarà una giornata negativa. Sono comunque segnali contrastanti quelli lanciati da Renzi che, secondo le indiscrezioni, non sembra voler escludere a priori dei ritocchi alla legge elettorale, che però arriveranno solo dopo il referendum e la pronunciazione della Consulta. Possibile inoltre che il premier rafforzerà la segreteria con alcune new entry di uomini a lui fedeli.
M5S: Vicino alla risoluzione lo scontro tra Virginia Raggi e il direttorio dei cinque stelle per Roma. Nel tardo pomeriggio di oggi è previsto infatti un incontro tra le parti per concludere le trattative sulla giunta che dovrà riunirsi il 7 luglio. Raggi aveva previsto nove assessorati più uno temporaneo, ma finora i nomi certi sono sette. Tra i nodi aperti in primo piano è la questione Frongia, che pare sarà spostato da capo di gabinetto a vicesindaco. Frongia però non si accontenta e vorrebbe avere la guida del progetto di riordino delle municipalizzate. La seconda questione calda è quella di Marra, la cui nomina sembra definitivamente naufragata anche se potrebbe tornare in un altro ruolo. Resta da chiarire chi sarà il capo di gabinetto. Di Maio suggerisce Marcello Minenna, dirigente Consob che però ha ribadito il suo no. Una questione che dovrà essere risolta prima del 7 luglio, insieme ai due assessorati vacanti dei Trasporti e della Smart City.
Politica Estera
Terrorismo/Bangladesh: Emergono nuovi dettagli sui componenti del commando che ha ucciso 20 persone nella notte di venerdì. Il profilo dei terroristi (la cui foto è stata pubblicata dai siti vicini all’Isis) appare diametralmente opposto rispetto a quanto visto finora. Solitamente legati a storie di povertà e fanatismo, in questo caso si tratta di ragazzi benestanti e acculturati, con tre di loro provenienti dall’istituto Scholastica (il più prestigioso di Dacca). E’ questo il caso di Rohan Ibn Imtiaz (22 anni), figlio di Imtiaz Khan Bablu, tra i massimi esponenti del partito di governo nazionale Lega Awami. A giudicare dalle testimonianze dei compagni di scuola il ragazzo non aveva mai manifestato né fanatismo né particolare instabilità emotiva. Circa sei mesi fa Rohan Imtiaz è scomparso, con il padre che lanciò un appello per ritrovare il figlio il 30 dicembre. Un profilo simile è quello di un altro membro del commando, Hayat Mahmud, 22enne anche lui e compagno di Rohan, figlio di un maggiore dell’esercito e integrato nell’establishment bengalese. Dai profili emersi sembra quindi che in Bangladesh il progetto culturale di eliminazione del pensiero fanatico tramite l’istruzione sia fallito.
Terrorismo/Iraq: Pochi giorni dopo il sanguinoso attentato a Dacca, l’Isis colpisce ancora. L’obiettivo è questa volta Baghdad dove l’esplosione di un autobomba nel distretto di Karrada ha ammazzato 119 persone, tutti sciiti. E’ passata da poco la mezzanotte e, mentre le forze dell’ordine sono impegnate a normalizzare la situazione a Karrada, qualche ora dopo arriva un secondo attacco, in un distretto più a nord: altre 7 vittime. In mattinata il premier Haider al-Abadi si è recato a Karrada ma è stato accolto da una folla inferocita che lo ha criticato. Tra le vittime si contano finora 25 bambini. I quartieri di Baghdad sono molto affollati in questo periodo per via del Ramadan. L’Isis ha reagito con forza dopo la caduta di Falluja, considerata la roccaforte del Califfato in Iraq.
Economia e Finanza
Europa: Christine Lagarde (direttore Fmi) è intervenuta a un incontro a Aix-en-Provence per commentare le conseguenze della Brexit. Il discorso ha puntato molto sull’ampliarsi delle disuguaglianze degli ultimi anni, a cui le istituzioni dovranno reagire. Lagarde ha parlato quindi di globalizzazione benevola per ridistribuire la ricchezza, imporre limiti ai privilegi e tutelare i più deboli. Lagarde ha aggiunto una battuta sulla Brexit, chiedendosi a chi daranno la colpa alcuni commissari Ue sulla lentezza delle riforme ora che Londra non è più presente. Infine Lagarde ha fatto un ragionamento sulla comunicazione, interrogandosi sul perché gli interventi economici dei vari istituti non vengano recepiti dai cittadini Ue. Presente all’incontro anche Pierre Moscovici (commissario Ue per gli affari economici), che ha proposto di accelerare l’integrazione dell’Eurozona con la creazione di un commissario unico delle Finanze.
Banche: Dopo l’apertura dei giorni scorsi da parte della Ue, il governo forzerà le trattative per capire quanto è lo spazio di manovra. Ci si dovrà concentrare soprattutto su Monte dei Paschi di Siena, tra le banche italiane più attese per l’esito degli stress test dell’Eba in arrivo il 29 luglio. Renzi ha ammesso che a sua detta sarebbe preferibile un’operazione di mercato, ma secondo il governo il problema vero consiste nei crediti deteriorati e non nella capitalizzazione. Quello dei crediti deteriorati è un mercato promettente ma in attesa di partire. Le due parti della trattativa sono ancora lontane infatti, con le banche che non hanno intenzione di svendere i propri crediti e con i compratori preoccupati dai rischi e dalle tempistiche (soprattutto giudiziarie) che affliggono la riscossione dei crediti deteriorati. Renzi ha aggiunto che le banche sono in difficoltà a causa degli errori dei governi passati e che sotto la sua guida c’è stata finalmente un allontanamento delle banche dalla politica.