Primo Piano
Mandela – Nelson Mandela è morto a 95 anni. L’annuncio è stato dato dal presidente sudafricano Jacob Zuma. Le condizioni di salute di Mandela tenevano con il fiato sospeso il Sudafrica da molti mesi e di fatto l’ex presidente sopravviveva in stato vegetativo permanente dalla scorsa estate.
Politica interna
Napolitano – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha chiarito che la sentenza della Consulta, che ha dichiarato incostituzionali il premio di maggioranza e le liste bloccate del Porcellum, non delegittima l’attuale Parlamento, perché i giudici costituzionali hanno dato mandato alle Camere attualmente in carica di porre rimedio. Inoltre Napolitano ha sottolineato che la via maestra da seguire è quella indicata dal referendum del 1993 e che quindi “bisogna dare espressione alla volontà tesa a ribadire il già sancito superamento del proporzionale”.
Pd – Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, impegnato nella volata finale per le primarie di domenica prossima, ha detto che dopo la sentenza della Corte costituzionale “c’è la possibilità di fare una legge che risponda soprattutto al requisito che chi vince, vince davvero”. Poi Renzi ha continuato l’attacco all’esecutivo: “In questi mesi il governo sulle questioni vere degli italiani, dalle tasse al lavoro, non ha combinato granché e l’abbiamo visto sull’Imu”.
Politica estera
Centrafrica – Il presidente François Hollande, dopo che l’Onu ha autorizzato il dispiegamento di soldati al fianco delle truppe africane, ha annunciato che la Francia guiderà un’azione militare in Centrafrica, dopo l’escalation di scontri settari che ha provocato un centinaio di morti.
Economia e Finanza
Draghi – Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi non ha annunciato nessuna nuova misura di stimolo, dopo il taglio a sorpresa dei tassi d’interesse del mese scorso, ma ha dichiarato che la Bce “è pronta e in grado di agire” e ha a disposizione una “potente artiglieria” di strumenti a sua disposizione. Inoltre Draghi ha invitato i governi europei ad adottare politiche di crescita e a minimizzare gli effetti distorsivi della tassazione.
Famiglie – Cinque anni consecutivi di recessione hanno colpito duramente il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Infatti dal 2008 la caduta del reddito disponibile è stato quasi di cinque punti percentuali e in cinque anni il calo del reddito disponibile è stato di 18 miliardi, causato sia dalla riduzione dei redditi primari sia da un aumento del prelievo fiscale. Intanto il 30% della popolazione italiana risulta a rischio povertà.