Politica interna
Il raduno della Lega a Pontida e le unioni civili – L’immigrazione resta al centro del programma leghista, che però comincia ad allargarsi, in linea con l’obiettivo di conquistare Palazzo Chigi, magari insieme a Fi, come proposto dallo stesso Silvio Berlusconi dalle pagine del Giornale. Per questo ieri, al tradizionale raduno di Pontida, il leader del Carroccio Matteo Salvini ha dichiarato di voler usare la ruspa prima su Renzi che sui rom. Per lo stesso motivo, ha salutato i leghisti venuti per la prima volta dal Sud chiamandoli “fratelli”. Il principale bersaglio di Salvini è quell’“unione sovietica criminale” chiamata Europa: i modelli internazionali sono semmai David Cameron, Viktor Orbán e Vladimir Putin. Né manca una stoccata al Papa: “Mi fa piacere che a Torino abbia trovato il tempo per incontrare i rom. Sono sicuro che avrà incontrato anche i torinesi esodati”. Salvini è tornato anche sul Family Day di sabato, ribadendo che il matrimonio è quello tra un uomo e una donna, gli unici che insieme possono adottare i bambini. Ma il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, pur riconoscendo che un milione di persone in piazza merita attenzione, ha assicurato che la maggioranza approverà una legge sulle unioni civili.
Il Papa a Torino – Migranti e lavoro sono state le parole più ricorrenti nel discorso del Pontefice, ieri a Torino per pregare davanti alla Sindone. Migranti come furono i suoi stessi genitori e che “fa piangere vedere trattati come merce” come sta succedendo in questi giorni. Nella città della Fiat, Bergoglio afferma che non si può aspettare la ripresa: servono invece coraggio e un patto sociale e generazionale. Oggi il Papa entrerà in un Tempio valdese per la prima volta dopo secoli di persecuzioni.
Politica estera
Bilaterale Francia-Italia sui migranti – Si allenta senza sciogliersi del tutto la tensione tra Francia e Italia sull’emergenza immigrazione dopo il caso, non ancora risolto, di Ventimiglia. Ieri François Hollande e Matteo Renzi si sono incontrati in occasione della visita del presidente francese a Expo. Renzi ha chiesto di evitare le isterie, soprattutto però ha ribadito il suo no agli egoismi. Da parte sua, Hollande è tornato a parlare di rispetto delle regole nel controllo dei migranti che vorrebbero entrare in Francia e di formule alternative alla redistribuzione dei rifugiati tra gli Stati membri. Ma ha anche parlato del dovere, che spetta a tutta l’Europa, di aiutare l’Italia. Se un aiuto non dovesse arrivare, ha precisato ancora una volta Renzi, l’Italia continuerà a organizzarsi da sola. L’attesa adesso è per l’incontro dell’Eurogruppo, in calendario giovedì prossimo.
L’avanzata dell’Isis – Sono almeno quattro i fronti da cui arrivano notizie sull’avanzata dell’Isis. Sarebbe ancora vivo e si troverebbe in Libia il boia “John”, britannico di seconda generazione, responsabile della decapitazione di molti occidentali. A Palmira, la città siriana presa a maggio, sarebbero stati collocati ordigni e mine, non si sa se per preparare la difesa a un’eventuale azione governativa o solo per procedere alla distruzione del sito patrimonio dell’Unesco. Intanto, nella capitale irachena Mosul i jihadisti avrebbero rapito oltre 1.200 bambini per addestrarli. Infine, sarebbe stata accolta la richiesta di alcuni gruppi jihadisti di essere accolti nello Stato islamico, segnando così la nascita della provincia del Caucaso, comprendente Cecenia, Inguscezia e Daghestan.
Economia e Finanza
Emergenza Grecia – Proprio mentre dalle pagine di Repubblica il ministro greco Yanis Varoufakis accusa funzionari e tecnici di boicottare le proposte elleniche, varie fonti attribuiscono ad Atene l’intenzione di accettare almeno in parte alcune misure di austerità pretese da Berlino, dagli aumenti delle tasse (ma non dell’Iva) ai tagli alle pensioni anticipate. Oggi è in programma un nuovo vertice dei leader dell’Eurozona, dopo il fallimento dell’Eurogruppo della settimana scorsa. Si tratterà probabilmente di un ultimo tentativo di evitare il default greco: il 30 giugno, infatti, scadrà la rata da 1,6 miliardi anticipata dal Fondo monetario internazionale, deciso a non concedere altre deroghe. Il vero nodo è l’avanzo primario chiesto dai creditori come garanzia per continuare a finanziare la Grecia. Avanzo che si pensava sarebbe stato meno traumatico nel Paese già in crisi, in cui, dall’altra parte, non tutti gli interventi in favore della crescita sono stati realizzati.
Il piano per bonificare l’Italia – In un’intervista alla Stampa, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti spiega i dettagli del “Green Act” sul clima. A cominciare dalle cifre: 10 miliardi di risorse aggiuntive fino al 2030 soltanto per il dissesto idrogeologico e le bonifiche delle aree inquinate. A luglio arriverà la firma a nuovi accordi di programma, che verrà sostenuta dai fondi europei e dalla legge sugli ecoreati approvata da poco. Al centro del provvedimento, “che dobbiamo costruire insieme”, il ministro vede anche i temi delle fonti rinnovabili e dei rifiuti.