Politica interna
Renzi: intervenendo a Santa Margherita all’Assemblea dei giovani di Confindustria, il presidente del Consiglio è tornato a ribadire l’importanza della madre di tutte le riforme, quella costituzionale, che avrà il suo peso anche per la ripartenza dell’Italia. “Al referendum di ottobre si gioca la partita tra un sistema di governabilità e un sistema di ingovernabilità, con le nuove regole chi vince potrà governare con stabilità per cinque anni, mentre chi perde va all’opposizione e si prepara all’alternanza” ha detto il premier, che si è mostrato invece apparentemente poco preoccupato per l’esito dei ballottaggi nelle grandi città italiane, a proposito dei quali ha sostenuto che “se si perde è la democrazia, non bisogna avere paura quando un paese vota”.
Berlusconi: “Sono sereno, affronto questo passaggio delicato affidandomi a Dio e alla straordinaria professionalità dei medici”, queste le parole che il leader di Forza Italia ha affidato ad una nota stampa diffusa ieri. Nella sua stanza-suite entrano solo i familiari e gli amici più stretti, non ci sono nemmeno i colonnelli del partito che in occasione di precedenti ricoveri avevano sempre sfilato al San Raffaele. I fax della clinica milanese sono inondati da messaggi di auguri per Berlusconi, che appare sinceramente commosso da tanto slancio e ringrazia tutti dalla sua pagina Facebook. Il Cavaliere ha comunque fatto sapere che “Forza Italia è completamente operativa nei suoi organismi nazionali e periferici ed è perfettamente in grado di operare in questi giorni di mia forzata assenza”.
Politica estera
Clinton: la candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti potrebbe scegliere un’altra donna per accompagnarla lungo la strada che porta alla Casa Bianca. E’ Elizabeth Warren, senatrice 66enne del Massachusetts, figlia di un bracciante agricolo e nemica dichiarata di Wall Street. Dopo mesi di apparente titubanza e di semineutralità fra Clinton e Bernie Sanders, si è schierata con la vincitrice ed ha ricevuto in cambio il riconoscimento di essere definita “incredibilmente qualificata per ogni ruolo di governo”. Ieri le due donne si sono incontrate a Washington ma non hanno rilasciato alcuna dichiarazione; Warren è il peggior incubo di Trump, che la ha spesso derisa chiamandola “indiana” e “Pocahontas”, mentre rappresenta la migliore speranza per quella metà o quasi del partito democratico che vede in lei il miglior premio di consolazione possibile alla eliminazione di Sanders.
Alì: Louisville, la città che vide nascere Cassius Marcellus Clay, diventato poi Muhammed Alì, “the greatest”, il più forte pugile della storia, lo ha salutato oggi con una cerimonia che ha visto la presenza di migliaia di persone, forse addirittura 100mila. Lo hanno atteso per ore lungo un percorso di 30 chilometri per vederlo ancora una volta per qualche secondo, chiuso nella bara, nascosto in una limousine nera scortata da un corteo infinito di macchinoni stipati di celebrità, dall’attore Will Smith al reverendo Jesse Jackson al regista Spike Lee all’ex governatore della California Schwarzenegger, e tanti altri. L’anonima città del Kentucky è diventata per un giorno il centro dell’America, se non del pianeta, e le due ore di cerimonia funebre sono sembrate poche per contenere la vita e piangere la morte del ribelle, antipatico, geniale, tre volte campione del mondo e devoto musulmano Muhammad Alì.
Economia e Finanza
Borse: i mercati pagano il prezzo dell’incertezza in vista del referendum inglese sulla Ue. In modo più o meno pretestuoso le Borse europee hanno registrato forti ribassi, Piazza Affari è stata la peggiore con un calo del 3,6% mentre Londra, paradossalmente, ha contenuto le perdite all’1,86%. Preoccupa la vertiginosa discesa dei rendimenti dei titoli di Stato, che potrebbe allungarsi fino al 23 giugno, giorno del referendum; il bund tedesco ha toccato un nuovo minimo storico e non è escluso che possa a breve unirsi all’ormai nutrita schiera di -obbligazioni che viaggiano a tassi negativi.
Produzione industriale: rappresenta sicuramente un segnale positivo per l’economia del Paese il ritorno alla crescita della produzione industriale in aprile, dopo la frenata del mese di marzo. L’Istat ha infatti rilevato un aumento sia su base mensile, dello 0,5%, che su base annua (+1,8%) tenendo conto degli effetti del calendario con un giorno lavorativo in meno nell’aprile 2016 rispetto a quello del 2015. Positiva anche la diffusione della crescita in quasi tutti i settori del manifatturiero, che fa segnare un progresso del 2,6%, un fatto da mettere in relazione all’incremento congiunturale delle esportazioni verso i Paesi extra-Ue registrato ad aprile. Diversa la situazione per le attività non manifatturiere, con un calo particolarmente accentuato nelle attività estrattive, in conseguenza del blocco delle operazioni Eni in Basilicata.