Giornata di recupero delle borse europee, grazie alle dichiarazioni al termine della riunione del consiglio direttivo del Presidente della Banca Centrale Europea Draghi, che ha detto che nella prossima riunione di marzo la BCE potrebbe prendere nuove misure per contrastare la crisi economica, mentre a questa notizia alcuni affiancano le indiscrezioni sulla possibile sospensione degli accordi di Schengen e su controlli più severi alle frontiere esterne per controllare gli arrivi dei migranti. Il Fatto si occupa invece del sostegno al governo del gruppo dei senatori di Verdini, Libero delle novità sul canone RAI, Avvenire dei decreti sulla pubblica amministrazione, e l’Unità delle dimissioni del sindaco di Quarto, espulso dal Movimento 5 Stelle.
Politica interna
 
Governo – Durante la trasmissione Porta a porta Matteo Renzi torna sui contrasti con la Ue, e spiega la nomina di Carlo Calenda, un politico e non un diplomatico, per la rappresentanza europea. Si tratterebbe di una risposta forte dopo le “battutine sull’Italia” da parte dei “burocrati” Ue: “Se volete uno più rissoso di me e bravissimo, vi mando Calenda che ha gestito benissimo tanti dossier”. Il presidente del Consiglio parla anche del caso Juncker e del suo capo di gabinetto, Martin Selmayr, accusato di aver passato informazioni ai media contro il governo italiano: “Se il capo di gabinetto di Juncker ha qualcosa da dire non chiama tre giornalisti di nascosto”. Renzi passa poi a parlare delle banche italiane, sulle quali si sono scaricate “una serie di tensioni difficili da leggere”. Un tema, quello delle banche, che dovrebbe essere chiarito in sede europea, in quanto gli stress test adottano criteri di valutazione che “aiutano quasi sempre i modelli di business di altri Paesi e non dell’Italia”.
 
Senato – Tre vicepresidenti di commissione al Senato vanno agli uomini di Denis Verdini, in quota maggioranza. E nel Pd scoppia la polemica. Matteo Renzi cerca di placare gli animi e spiega che Verdini non è entrato in maggioranza e il dibattito sulle poltrone “non mi appassiona, forse appassiona gli addetti ai lavori: per quelli di Ala non c’è alcuna presidenza, ce n’è semmai una di Forza Italia”. Ma la sinistra del Pd alza il tiro, anche perché il colpo di scena segue di poche ora il via libera alla riforma costituzionale con i voti determinanti dei verdiniani. Il deputato Pd Roberto Speranza chiede al premier “se esiste una nuova maggioranza politica che sostiene il governo e che comprende anche Verdini”. L’ex segretario Bersani si spinge oltre: “Se si dovesse arrivare ad un listone Pd con dentro anche Verdini, sarebbe un bel problema” … “non accetterei mai un tale snaturamento del Pd”.
 
Omicidio stradale – La legge sull’omicidio stradale, arrivata a un passo dall’approvazione dopo 4 passaggi parlamentari ha subito l’ennesimo stop alla Camera e ora deve tornare al Senato.  Col voto segreto chiesto dalle opposizioni è passato un emendamento di Forza Italia al quale il governo si dichiarava contrario. Ai voti di FI si sono aggiunti quelli della Lega Nord, di Sel, dei Cinque Stelle e anche di una quarantina di deputati democratici. La modifica proposta dall’avvocato azzurro Paolo Sisto che ha inteso meglio specificare nel testo il divieto di arresto obbligatorio in flagranza per il guidatore ubriaco (o drogato) che causa lesioni ma si ferma a soccorrere la vittima. Il governo è quindi andato sotto su una legge sponsorizzata dal premier, che ha commentato: “Quello che non mi piace è che alcuni gruppi di opposizione hanno applaudito sbeffeggiando il governo ma in Aula c’erano i familiari delle vittime”.
 
 
Politica estera
 
Regno Unito-Russia – Il rapporti tra Regno Unito e Russia sono molto tesi dopo che sir Robert Owen, presidente della commissione d’inchiesta sull’avvelenamento col polonio di Alexander Litvinenko, ha accusato Vladimir Putin di aver “probabilmente” approvato l’omicidio dell’ex spia russa poi passata dalla parte degli inglesi. “Certe operazioni non si fanno senza l’approvazione dall’alto” sottolinea Owen. Da Mosca il ministro degli Esteri parla di “politicizzazione dell’inchiesta” e evidenzia come la gestione di un “caso criminale porti ombre nelle relazioni bilaterali”. Putin per ora tace. Fra Londra e Mosca torna così la guerra fredda, ma non si profila la rottura diplomatica.
 
Ue – La libera circolazione dei cittadini tra i Paesi aderenti al Trattato di Schengen è a rischio. Lo ha fatto capire il ministro degli Interni tedesco Thomas de Maiziere dichiarando di voler prolungare a tempo indeterminato i controlli sui profughi alle frontiere. La Commissione europea ha fatto trapelare che i Paesi dell’Ue potrebbero effettivamente ottenere una sospensione fino a due anni del Trattato di Schengen in base alle norme in vigore. Queste consentirebbero, in caso di emergenze prolungate, di andare oltre le brevi deroghe finora accordate.
 
 
Economia e finanza
 
Bce – La Bce si prepara a un nuovo stimolo monetario alla riunione dei primi di marzo. Mario Draghi ha dichiarato che “sarà necessario rivedere e probabilmente riconsiderare la posizione della politica monetaria”, aggiungendo che “non ci sono limiti” nell’applicazione degli strumenti. Il consiglio direttivo della Banca centrale “ha il potere, la volontà e la determinazione ad agire”. Le misure prese a dicembre dalla Bce, che avevano finito per deludere le aspettative dei mercati, erano viziate dai veti di una minoranza che aveva impedito di fare di più, ma stavolta il consiglio è unanime sulla linea di comunicazione riguardo alle prossime mosse.
 
Bad bank – Riprendono oggi i negoziati a Bruxelles con Tesoro e Bankitalia per discutere le questioni tecniche legate alla creazione della bad bank. Poi si tratterà di arrivare alla decisione politica, che potrebbe giungere a breve. La sensazione è che l’accordo sia vicino.