Politica interna
Forza Italia – Ufficio di presidenza di Forza Italia ad alta tensione. Infatti Silvio Berlusconi ha attaccato Raffaele Fitto: “Tu con i tuoi distinguo ci fai perdere voti, sei un figlio della vecchia Dc, ma Forza Italia è un’altra cosa. Sei come Fini, se continui a fare dichiarazioni contro di me e il partito sarò costretto a deferirti ai probiviri, se vuoi fare il leader fondati un partitino tuo”. Però Fitto ha escluso l’ipotesi di scissione o di gruppi parlamentari autonomi.
Stato-mafia – La Corte d’assise di Palermo ha comunicato che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà ascoltato come teste al processo Stato-mafia il prossimo 28 ottobre. I capimafia Totò Riina e Leoluca Bagarella hanno chiesto di partecipare in video-collegamento all’udienza di Napolitano al Quirinale.
Politica estera
Isis – Il Parlamento di Ankara ha approvato a larga maggioranza la mozione che autorizza l’invio delle forze armate turche in Siria e in Iraq e allo stesso tempo permette lo stazionamento sul suolo turco delle truppe della coalizione internazionale. Nel frattempo i militanti dell’Isis stanno guadagnando posizioni sul confine.
Hong Kong – Al termine di una nuova giornata di tensioni, il capo del governo di Hong Kong Chun-ying Leung ha detto che non si dimetterà, ma ha annunciato che incontrerà i delegati dei manifestanti e cercherà una via di dialogo, promettendo che la polizia userà il massimo della moderazione possibile.
Economia e Finanza
Mercati – Giornata nera per le Borse, soprattutto per Piazza Affari, che è stata la peggiore in Europa con l’indice Ftse-Mib sceso del 3,92%, sotto la soglia dei 20 mila punti, e lo spread risalito a quota 142. Il comparto finanziario è rimasto deluso dall’assenza di riferimenti a nuove misure di stimolo da parte della Bce, infatti gli acquisti di Abs e covered bond annunciati da Mario Draghi sono in misura inferiore alle attese.
Europa – Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, incontrando a Downing Street il premier inglese David Cameron, si è schierato al fianco della Francia di François Hollande contro la politica rigorista della Germania di Angela Merkel: “L’Italia rispetterà il vincolo del 3% ma, proprio perché noi rispettiamo il 3%, rispettiamo anche le decisioni di un Paese libero come la Francia e credo che nessuno abbia il diritto di trattare gli altri Paesi con lo stile con cui si trattano gli studenti”.