In apertura le elezioni in Iran, a cui ha vinto il cosiddetto “fronte moderato”. Le altre notizie di esteri rilevanti sono la nuova tregua in Siria – con cui apre Avvenire – e le elezioni in Irlanda, notizia di apertura del Manifesto. I giornali sportivi si occupano della partita di Serie A di stasera fra Juventus e Inter e della vittoria del Milan per 1-0 sul Torino.
Politica interna
Pd – Renzi, intervenendo alla scuola di formazione politica del Pd, si è detto “straorgoglioso” per la legge sulle unioni civili, approvata, dice il premier usando una metafora calcistica, vincendo le resistenze di chi puntava a una melina che avrebbe portato a un pareggio senza reti, cosa di cui vergognarsi. Ma nel Pd non si spegne l’eco delle polemiche per i 18 voti apportati al governo dal gruppo di Verdini al Senato: la minoranza del partito denuncia lo spostamento verso il centrodestra e chiede di anticipare il congresso ma i renziani tengono duro sulla data del dicembre 2017, scadenza naturale dell’attuale segreteria. Nonostante il basso profilo imposto da Denis Verdini al suo gruppo, i giornali accreditano un futuro percorso politico già tracciato che prevede, dopo il referendum sulle riforme costituzionali, un passaggio di “crisi pilotata” che consentirà ad Ala l’ingresso ufficiale nella coalizione di maggioranza con relativi posti nel rimpasto di governo.
Primarie romane – La Lega ha allestito 41 banchetti nella capitale per sondare in questo week end l’elettorato di centrodestra sulla scelta del candidato sindaco. Qualche episodio di tensione con spintoni, insulti e lanci di uova. Bertolaso ostenta un certo distacco dall’iniziativa ribadendo che continuerà con impegno indipendentemente dagli esiti della consultazione. Da segnalare la presenza di Irene Pivetti che si è detta pronta a candidarsi per la corsa a sindaco di Roma, mentre la stampa fa notare il ruolo sempre più marginale che va assumendo la Meloni nella partita per la capitale.
Politica estera
Iran – Anche se i risultati definitivi si avranno solo domani, si profila una netta vittoria della lista dei moderati e riformisti capeggiata dal presidente Rouhani e da Rafsanjani alle elezioni per il rinnovo del Parlamento e dell’Assemblea degli esperti, l’organo chiamato a eleggere la guida suprema. L’elettorato ha posto così fine al decennale predominio dei conservatori sul Parlamento e l’appoggio popolare conforta Rouhani che promette di aprire un nuovo capitolo nello sviluppo economico del Paese aprendo alle opportunità internazionali.
Siria – Dopo cinque anni di guerra civile sembra reggere la prima vera tregua, mediata da Mosca e Washington e accettata dal governo di Bashar al Assad e da molte fazioni dei suoi nemici. Nonostante alcune prevedibili e limitate violazioni e un certo scetticismo strisciante tra gli osservatori, la cessazione temporanea delle ostilità sembra tenere, e consentirà così di far entrare aiuti umanitari nelle città assediate e portare aiuto ai sette milioni di siriani sfollati.
Economia e Finanza
G20 – Il documento finale del summit di Shanghai tra ministri delle finanze e banchieri centrali riconosce che la ripresa globale, pur continuando, resta troppo debole e variabile, accompagnata da crescenti preoccupazioni di una revisione al ribasso delle prospettive economiche globali. La politica monetaria da sola non può bastare, benchè Visco abbia osservato che la Bce ha ancora dei margini di intervento, e quindi occorre affiancare a politiche monetarie espansive anche misure di bilancio e strutturali da parte dei singoli Stati.
Giubileo dell’industria – Storica prima udienza in Vaticano di Confindustria. Settemila imprenditori guidati da Squinzi e dallo stato maggiore dell’associazione hanno festeggiato con Papa Francesco il Giubileo dell’Industria. Dal pontefice un invito a rifiutare favoritismi e disonestà e un appello per i troppi giovani con un lavoro precario.