Politica interna
Riforme – Le riforme sono il terreno su cui si misurano le strategie dei partiti in campo. Dal Pd continua il pressing sulla sinistra interna e diversi esponenti vicini a Renzi insistono nel prospettare una scelta drastica: o le riforme o il voto anticipato, mostrando di non temere le minacce di scissione. Nel campo del centrodestra, Berlusconi è convinto che il premier non abbia i numeri in Parlamento e, in cambio di Senato elettivo e modifiche all’Italicum, gli offre una sponda in un ipotetico Renzi-bis. Il Pd, per bocca del vicesegretario Guerini, sembra tendere una mano in questa direzione.
Immigrazione – L’emergenza immigrazione è sempre occasione di scontri e polemiche a livello politico. Stavolta l’affondo è partito da Monsignor Galantino, segretario generale della Cei, il quale, intervistato da radio Vaticana, ha stigmatizzato le posizioni di quei politici che, sul tema dei profughi, usano slogan insulsi comportandosi come piazzisti da quattro soldi in cerca di voti. Il riferimento alla Lega era evidente e la reazione non si è fatta attendere: Salvini ha preso le distanze da chi, secondo lui, straparla a nome della Chiesa e ha rinfocolato la polemica su chi guadagna sul business immigrazione. Zaia lo spalleggia e invita i vescovi ad aprire i seminari vuoti per ospitare gli immigrati. Al netto delle polemiche restano alcuni dati che i giornali mettono in evidenza: ieri la Commissione Ue ha sbloccato nuovi finanziamenti per sostenere gli Stati alle prese con l’emergenza (558 milioni in sei anni per l’Italia) e alcuni studi evidenziano come gli stranieri in Italia rappresentano una risorsa per il nostro Paese pagando tasse per 45 miliardi.
Politica estera
Marò – Nella prima udienza ad Amburgo, davanti al Tribunale internazionale per la legge del mare, muro contro muro tra i due contendenti. l’Italia accusa l’India di trattare Girone come un ostaggio e chiede misure cautelari urgenti che restituiscano subito la libertà ai due fucilieri. New Delhi giudica “offensive” le posizioni del nostro Paese. Dietro le quinte la Farnesina continua a lavorare per una mediazione. Gli esperti in materia prevedono che la questione possa trascinarsi per almeno due anni.
Turchia – Ondata di attentati che lasciano sul campo nove morti. Due terroriste di matrice marxista hanno aperto il fuoco contro il consolato degli Stati Uniti a Istambul. Secondo le autorità sono invece riconducibili al Pkk le esplosioni che hanno ucciso cinque poliziotti.
Economia e Finanza
Occupazione – I dati diffusi ieri dall’Inps sembrano confermare l’andamento già espresso dai dati del ministero del Tesoro due settimane fa: a metà 2015 i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato superano il 40% del totale, si registrano 250 mila assunzioni in più rispetto a un anno fa. Numeri in contrasto con quelli diffusi invece dall’Istat che indicano una situazione più stazionaria del mercato del lavoro. Renzi appunta la medaglia al petto del governo: questi dati confermano che si è imboccata la strada giusta nella lotta al precariato e che il Jobs act è uno strumento adeguato.
Grecia – Atene e i creditori procedono spediti verso il terzo salvataggio da 86 miliardi. L’unico ostacolo che può frapporsi è la rigidità dei tedeschi: ieri la Merkel ha frenato sottolineando che è preferibile ricercare la qualità piuttosto che la velocità. E una doccia fredda è arrivata dal Fmi, secondo cui, a causa della recessione peggiore del previsto, 86 miliardi non sono più sufficienti per un nuovo piano di salvataggio ma il conto andrebbe aggiornato a 90 miliardi di euro.