Tutti i principali giornali italiani hanno scelto di aprire con la conclusione del Sinodo dei vescovi della Chiesa cattolica sulla famiglia, che è terminato sabato 24 con la votazione di una relazione finale. Molti giornali segnalano inoltre in un box in prima pagina il ritorno dell’ora solare. Le altre notizie compaiono decisamente in secondo piano: le elezioni in Argentina e Polonia, i nuovi tagli ai ministeri da parte del governo, il pareggio dell’Inter in casa del Palermo in Serie A.
Politica interna
Giustizia – Dopo le critiche al Governo dell’Anm per le scelte in materia di intercettazioni e di lotta alla corruzione, ieri è stata la giornata della pacificazione. Il Ministro Andrea Orlando è intervenuto al congresso dell’Associazione nazionale magistrati, smorzando i toni delle polemiche e soprattutto negando che l’Esecutivo sia impegnato nella delegittimazione della magistratura. Orlando, che ha raccolto a più riprese applausi della platea, ha però rivendicato le scelte del Governo, a partire dalla nuova responsabilità civile delle toghe. In controtendenza invece Angelino Alfano, il quale ha servito un assist per ulteriori polemiche che però i magistrati non hanno raccolto: “Ci vuole una certa faccia per attaccare questo governo. Servirebbe profonda autocritica per quello che è successo a Palermo”, ha attaccato il Ministro dell’Interno con riferimento al caso del giudice antimafia Silvana Saguto.
Centrodestra – Silvio Berlusconi ha annunciato la propria partecipazione alla manifestazione bolognese indetta dalla Lega Nord per l’8 novembre, provocando un terremoto in Forza Italia. Alcuni dei maggiori dirigenti, da Toti alla Gelmini al capogruppo al Senato Paolo Romani, hanno rappresentato all’ex premier i rischi di accostare il partito alla piazza leghista, antieuropeista e su posizioni estreme per quanto riguarda immigrazione e sicurezza. Berlusconi starebbe quindi valutando a un passo indietro, ma non è escluso che alcuni esponenti azzurri, con Daniela Santanchè in testa, dedicano di partecipare comunque alla manifestazione aprendo così l’ennesimo fronte interno in Forza Italia.
Politica estera
Vaticano – Si è concluso ieri il Sinodo sulla famiglia e alla fine è passata l’apertura sulla comunione ai divorziati voluta da Papa Francesco. Il testo è però stato approvato grazie a un solo voto in più del quorum dei due terzi e prevede che i singoli casi siano valutati di volta in volta dal sacerdote. Nella relazione finale significativi sono anche i passaggi in cui si invita a cogliere gli “elementi positivi” di altre situazioni delicate, come le coppie di fatto, mentre il Sinodo ha ribadito il ‘no’ a qualsiasi “progetto di equiparazione al matrimonio” di due persone omosessuali.
Medio Oriente – Il Segretario di Stato Usa, John Kerry, è in campo per fermare l’Intifada dei coltelli che da oramai venti giorni sta seminando morti tra Israele e Palestina. Uno dei motivi di maggiore tensione risiede nei timori dei musulmani per le presunte restrizioni all’accesso alla Spianata delle Moschee, il terzo luogo più sacro per i sunniti. E così Kerry, che ieri ha incontrando anche il re giordano ad Amman, sta discutendo un piano per l’installazione di un circuito di telecamere che riprendano la Spianata ventiquattro ore su ventiquattro, in modo da dimostrare la regolarità degli accessi al sito.
Economia e Finanza
Cina – Si terrà da domani fino al 29 ottobre il Plenum del Partito comunista che varerà il 13esimo Piano quinquennale relativo al periodo 2016-2020. Secondo le indiscrezioni filtrate, il Piano, il primo di Xi Jinping, dovrebbe ratificare il “new normal” cinese, prevedendo una crescita annua intorno al 6-6,5% del Pil, sostenuta non più dall’export a basso costo ma dalla domanda interna di beni e servizi. Dovrebbe anche essere annunciato l’obiettivo di un raddoppio del reddito pro capite entro il 2020 rispetto ai valori del 2010.
Manovra – Lo svelamento dei saldi finali ha fatto emergere tagli alle spese per sette miliardi, tre dei quali arrivano dai ministeri e altri tre da sacrifici imposti alle Regioni. In particolare sono attesi risparmi per un aumento più modesto del previsto della dotazione del Sistema sanitario nazionale (-2 miliardi). La spending review sull’acquisto di beni e servizi è invece complessivamente marginale, con un risparmio atteso per il 2016 di 216 milioni di euro.