Ecco le notizie in primo piano sui giornali in edicola stamattina: le polemiche sul figlio di Nichi Vendola, nato negli Stati Uniti attraverso una maternità surrogata, e la nuova legge sulle adozioni annunciata dal PD, il discorso sui migranti all’Angelus di ieri di Papa Francesco, che ha chiesto ai paesi dell’Unione Europea maggiori aiuti alla Grecia e una ridistribuzione più equa dei profughi, le elezioni americane, con la vittoria di Clinton nelle primarie democratiche in South Carolina e Trump che cita Mussolini, l’annuncio del viceministro Morando dell’intenzione del governo di ridurre le tasse nel 2017, e la vittoria sull’Inter della Juventus, che aumenta il vantaggio in testa alla classifica in attesa di Fiorentina-Napoli di stasera.
Politica interna
Adozioni – Il Pd sta lavorando a una norma che consentirebbe la legittima adozione di bambini dichiarati giuridicamente in stato di abbandono. E se non sarà adozione piena, per i non sposati di tutti gli orientamenti sessuali ci potrebbe essere l’”adozione mite”, che prevede il mantenimento di un legame affettivo tra minore e famiglia d’origine. Dopo lo stralcio della stepchild adoption dalla legge sulle unioni civili, il ministro Angelino Alfano è lapidario: sulle adozioni “il capitolo è chiuso”, dichiara. Sulla stessa linea il ministro con delega alla Famiglia Enrico Costa (Ncd), che parlando di “improbabili rivincite” avverte: “Nessuno si illuda di piantare bandierine sfruttando le criticità della legge sulle adozioni”. E mentre in Parlamento ci si divide sul tema adozioni continuano le polemiche su Nichi Vendola che, rivoltosi a una clinica californiana, è diventato padre grazie a una madre surrogata. Il leader di Sel è stato duramente attaccato sia del Web che dalla destra. Matteo Salvini ha dichiarato: “Questo non è futuro, questo è disgustoso egoismo”.
Lega Nord – Ieri poco prima di pranzo si sono chiuse le urne “popolari”, organizzate dai sostenitori di “Noi con Salvini”. Una due giorni durante la quale migliaia di persone hanno scelto il candidato sindaco del centrodestra. Il leader della Lega Matteo Salvini, dopo aver sottolineato di non sostenere Guido Bertolaso, si è detto felice e orgoglioso che “più di diecimila romani siano passati ai nostri gazebo per disegnare un’idea di città nuova”. E aggiunge: “Se la politica esce dai palazzi e ascolta la gente il centro destra può trarne solo una lezione positiva”. Oggi le 33 urne saranno scrutinate e poi sarà lo stesso Salvini a dare il risultato definitivo, anche se i rumors tra gli organizzatori sostengono che il più votato sarebbe Alfio Marchini, seguito da Francesco Storace e Irene Pivetti.
Politica estera
Usa – La candidata democratica Hillary Clinton pensa già alla competizione nazionale contro Donald Trump. I numeri della vittoria in South Carolina sono più netti del previsto: la Clinton ha ottenuto il 73,5% delle preferenze, contro il 26% di Sanders. Il dato fondamentale di quest’ultimo passaggio elettorale è che il senatore del Vermont non è riuscito a fare breccia nel voto degli afroamericani. Dal podio allestito all’Università del South Carolina, la candidata dei democratici ha tenuto un discorso di grande spessore politico, e ha attaccato Trump capovolgendo il suo slogan “Fare tornare grande l’America”: “L’America non ha mai smesso di essere grande, il problema è di avere un’America intera, unita” … “invece di costruire muri, abbiamo bisogno di abbattere le barriere. Dobbiamo mostrare che siamo davvero tutti insieme in questo Paese che è stato costruito da persone che hanno lavorato spalla a spalla”.
Immigrazione – Papa Francesco invita la comunità internazionale a non “lasciare da soli i Paesi impegnati in prima linea nella gestione dei profughi”, sottolineando che “i pesi dell’accoglienza debbono essere distribuiti equamente”. L’occhio del Pontefice si sofferma sulla Grecia dove, secondo le stime del ministro delle politiche migratorie di Atene, sono tra 50 e 70mila i migranti che rischiano di rimanere bloccati, nel prossimo mese di marzo, dopo la stretta agli ingressi decisa dai Paesi balcanici. In controtendenza la Svizzera, dove gli elettori hanno respinto la proposta per l’espulsione automatica dei criminali stranieri, anche per reati non gravi.
Economia e finanza
Fisco – Il governo italiano vorrebbe ridurre le tasse europee per stimolare la crescita. Per questo Renzi interpellerà l’Europa per un intervento coordinato di taglio fiscale, da impostare nel 2016 e rendere operativo dal prossimo anno. Se ne parlerà il 12 marzo a Parigi davanti ai leader del Pse. Nel frattempo sul fronte nazionale Palazzo Chigi e ministero dell’Economia lavorano al piano italiano: il taglio dell’Irpef è fissato per il 2018, ma “non escluderei che sia possibile, se le cose dovessero andare un po’ per il verso giusto, anticiparlo al 2017”, ha confermato ieri il viceministro all’Economia Enrico Morando.
Bce – L’attenzione si sta concentrando sul 10 marzo, giorno in cui si riunirà il board della Bce. Cresce il pressing per il varo di misure di potenziamento del piano di quantitative easing. Gli esperti di Goldman Sachs si aspettano che la Bce annunci una serie di misure di allentamento monetario per far fronte alla debolezza nelle dinamiche dell’inflazione di breve periodo. Questo scenario è favorito anche dall’inflazione europea, che continua a viaggiare intorno allo zero.