Politica Interna
Renzi: ampia intervista rilasciata dal Presidente del Consiglio a Repubblica, toccati soprattutto i temi economici di maggiore attualità ma anche l’emergenza terrorismo, il referendum costituzionale, le nomine alla Rai e le Olimpiadi. Il premier appare soddisfatto dall’esito degli stress test cui sono appena state sottoposte le principali banche italiane, sottolinea che Intesa è risultata la migliore a livello europeo e sul salvataggio di Mps dice chiaramente che “il disastro non lo pagano i cittadini” perché “in Italia c’è un governo che si occupa di loro”. Sulla situazione economica italiana Renzi esclude manovre correttive per il 2016, nonostante l’esecutivo si trovi a dover fronteggiare il meccanismo delle clausole di salvaguardia di cui Monti e Letta hanno disseminato le vecchie finanziarie. Passando al terrorismo il presidente del consiglio ricorda che l’intelligence italiana svolge un lavoro straordinario e conferma che le strutture impegnate all’estero nella lotta contro Daesh sono solo quelle autorizzate dal Parlamento. Sul referendum istituzionale invita a parlare di contenuti, senza personalizzare contro di lui la consultazione, ed infine sulle polemiche in Rai conferma la fiducia in Campo Dall’Orto, escludendo qualsiasi sua interferenza nelle nomine. Ultime parole dell’intervista Renzi le dedica al padre, appena assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta, ed a se stesso, affermando “sull’onestà e sulla fedina penale non ho paura di confrontarmi con nessuno”.
Roma: da una parte c’è la bufera politica che investe la sindaca Raggi e il suo assessore all’Ambiente Paola Muraro, per le consulenze di quest’ultima all’Ama, l’azienda dei rifiuti della capitale. Dall’altra gli sviluppi dell’ultima inchiesta giudiziaria che coinvolge per l’ennesima volta Manlio Cerroni, l’uomo che da sempre gestisce lo smaltimento dei rifiuti a Roma. Le opposizioni vanno all’attacco, il Pd chiede se “Paola Muraro può continuare a fare l’assessore all’Ambiente”, il capogruppo democratico al Comune chiede un consiglio straordinario su Ama. Il Movimento cinque stelle risponde per voce della senatrice Taverna affermando che “gli attacchi del Pd sono come una medaglia al valore e dimostrano che sui rifiuti abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora” . Intanto la Procura prosegue le indagini, ipotizzando un raggiro nei confronti dell’Amministrazione pubblica.
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Politica Estera
Pinotti: il ministro della Difesa parla di contrasto al terrorismo e conferma che esiste un piano per sbarrare la strada ai foreign fighters, che secondo l’Fbi potrebbero riversarsi in Europa, spinti dalle sconfitte sul terreno. Roberta Pinotti esclude che le chiese, luogo di preghiera e di spiritualità, possano essere militarizzate per difenderle da eventuali attacchi, ma conferma che tali obiettivi saranno controllati con discrezione. Sul rischio foreign fighters il ministro sottolinea che il tema è stato discusso a Washington con gli alleati, parlando dei successi che la coalizione sta avendo sul terreno in Iraq e in Siria; “pianificheremo interventi a livello di coalizione perché i radicalizzati, diventati esperti combattenti e terroristi, non vengano a portare il terrore tra noi”. Oltre al controllo delle frontiere e l’Intelligence, verranno messi in campo altri metodi per affrontare questo rischio.
Clinton: la posta elettronica è un vero incubo per la candidata democratica alla Casa Bianca, dopo lo scandalo per l’uso dell’account privato quando era Segretario di Stato, archiviato dalla Fbi ma non dall’opinione pubblica, le email tornano a tormentarla. Oltre ai computer del Dnc e del comitato per la raccolta fondi del partito sarebbero stati violati anche i sistemi informatici usati dalla campagna elettorale della Clinton, e secondo il New York Times la cyber intrusione potrebbe essere opera di pirati informatici russi. Lo staff di Hillary ha confermato che l’infiltrazione ha interessato un sistema informatico collegato alla campagna, ma nell’ambito di un più vasto attacco alla rete dei pc del Comitato nazionale democratico. Gli hacker hanno violato il programma di analisi per cinque giorni, ma non hanno avuto accesso a dati sensibili. L’Fbi per ora non ha ancora identificato i destinatari dell’attacco, il direttore della Cia Brennan ha definito “questione molto seria” l’interferenza nel processo elettorale americano.
Economia e Finanza
Stress test: sono passati due anni dalla precedente indagine sulle principali banche europee condotta da Eba e Bce, da allora il sistema ha dimostrato di sapere migliorare la propria capacità di assorbimento di eventuali shock in una vera e propria corsa alla resilienza in cui l’Italia risulta per una volta come prima della classe tra i paesi più grandi, e seconda in assoluto solo alle spalle del Belgio. Dopo la diffusione dei risultati degli stress test si è cominciato a lavorare sui 20mila dati pubblicati dall’Eba, dai quali emerge che gli istituti italiani sono quelli che hanno visto salire di meno l’impatto dello scenario avverso sul proprio Common equity tier1, cioè hanno saputo costruire le difese migliori in caso di shock tra aumenti, riallocazione del capitale e diversificazione dei ricavi. In generale le prime analisi dei dati sembrano ispirare una certa fiducia tra i banchieri e questo vale soprattutto per chi, come Intesa, ha visto confermata la propria leadership continentale in fatto di patrimonializzazione.
Barbagallo: secondo il Capo della Vigilanza della Banca d’Italia “le banche italiane hanno dimostrato capacità di tenuta in condizioni particolarmente negative, grazie anche al rafforzamento patrimoniale degli ultimi anni e alla ridotta esposizione a rischi operativi e di mercato”. Carmelo Barbagallo ribadisce che “non esiste un problema del sistema bancario nel suo complesso ma solo di singoli intermediari, per i quali già esistono soluzioni”. Nel day after delle prove di sforzo condotte dalla Vigilanza europea si dice soddisfatto degli esiti ottenuti dalle nostre banche, e fa sua l’analisi del presidente dell’Eba Enria, che ha indicato nella qualità degli attivi e nella loro bassa redditività le debolezze degli istituti del nostro Paese, aggiungendo però che i crediti deteriorati sono conseguenza della straordinaria recessione attraversata ma ormai alle spalle dell’Italia.