Politica interna
Matteo Renzi – Prima dell’udienza privata con Papa Francesco ha incontrato al Quirinale Giorgio Napolitano per fare il punto sulle riforme costituzionali e sul Documento di economia e finanza che il Governo si appresta ad approvare martedì. In merito alla riforma della legge elettorale, del Senato e del Titolo V della Costituzione, il Capo dello Stato avrebbe auspicato di procedere con il più ampio consenso possibile, vista la delicatezza della materia. Intanto però ieri si è consumata una dolorosa polemica interna al Pd, innescata da Maria Elena Boschi. Il Ministro, riferendosi soprattutto a Zagrebelsky e Rodotà, ha accusato i Professori che “con le continue prese di posizione in questi trent’anni hanno bloccato un processo di riforma oggi non più rinviabile per il nostro Paese”. Piccata la risposta di Stefano Fassina: “Il Governo rispetti opinioni diverse, no al pensiero unico”.
M5S – Il Movimento ha concluso la selezione dei candidati per le prossime elezioni Europee e sono stati annunciati i nomi dei 73 candidati, scelti da 33.300 utenti del blog di Beppe Grillo. Non sono mancate le polemiche per la provenienza di alcuni candidati, tra cui figurano portaborse o collaboratori di parlamentari cinque stelle, e per le poche preferenze comunque sufficienti per finire nelle liste: il meno votato ha collezionato solo 33 voti. Ieri Grillo, in un comizio alla discarica laziale di Malagrotta, ha ribadito la linea europea del Movimento, incardinata sul rifiuto del fiscal compact e sulla rinegoziazione del debito italiano, per poi attaccare il Premier Renzi: “È il figlioccio di Gelli”; se ci fosse il reato di “menzogna pubblica aggravata, Renzi andrebbe subito al 41 bis”.
Politica estera
Ambasciate – Il Consiglio dei Ministri ha deciso la chiusura di quattro sedi diplomatiche (le ambasciate in Honduras e Repubblicana Dominicana e i vice consolati onorari di Islanda e Mauritania). È stato inoltre disposto l’accorpamento delle rappresentanze permanenti di Ocse e Unesco a Parigi. Nei giorni scorsi il Ministro degli Esteri Mogherini aveva anticipato un piano di risparmi triennale per la Farnesina da circa 108 milioni di euro.
Afghanistan – Alla vigilia delle elezioni presidenziali che decideranno il successore di Karzai, la giornalista tedesca Premio Pulitzer, Anja Niedringhaus, ha perso la vita per mano di un comandante della polizia, che ha crivellato di colpi l’automobile su cui viaggiava a Khost, al confine con il Pakistan. Il militare è stato poi arrestato. Intanto nel Paese la tensione è altissima, coi talebani che hanno annunciato il boicottaggio delle consultazioni e Kabul che è diventata un bunker per evitare nuovi sanguinosi attentati.
Ungheria – Il Paese va alle urne il 6 aprile per l’elezione del nuovo Parlamento e la riconferma è data per scontata per il Premier Orban, leader del partito nazionalista Fidesz, dato a oltre il 50% nei sondaggi. Criticato per le sue leggi liberticide e per l’ostilità nei confronti dell’Europa, Orban ha però tenuto l’Ungheria al riparo dalle tensioni della crisi economica e gode di un ampio consenso popolare; l’opposizione socialdemocratica è ferma al 20% e le maggiori preoccupazioni sono legate al possibile boom del partito antisemita e xenofobo Jobbik, che potrebbe addirittura diventare la seconda formazione nel Paese.
Economia e Finanza
Bce – Un’indiscrezione diffusa dal quotidiano tedesco Faz ha scosso ieri i mercati internazionali (Piazza Affari +0,83%), con lo spread Btp/Bund che è sceso anche sotto i 160 punti per poi chiudere a 162. La Banca centrale europea sarebbe infatti pronta ad acquistare titoli pubblici e privati per circa 1000 miliardi nell’arco di un anno, circa 80 mld al mese, con l’obiettivo di determinare un aumento dell’inflazione tra lo 0,2 e lo 0,8%. In serata l’Istituto, il cui presidente Draghi aveva parlato di unanime convinzione del consiglio direttivo della necessità di un programma di stimolo, ha però frenato con una nota: “Sono in corso riflessioni su vari scenari”.
Def – Il Governo sta limando la bozza per arrivare all’approvazione martedì. Le stime di crescita del Pil per il 2014 saranno riviste al ribasso, dall1,1% allo 0,8-0,9%. Il rapporto deficit-Pil sarà indicato come stabile al 2,6%, mentre l’ipotesi di risparmio in termini di minori interessi sul debito dovrebbe essere tra i 2,5 e i 3 miliardi.