Politica interna

 

Renzi: Matteo Renzi torna sui conflitti interni al Pd. Il tono è di chi vuole stemperare gli animi. Renzi ha ammesso di non pensare alla possibilità di una scissione della minoranza e ha sottolineato come il Pd sia l’unico partito che non butta fuori chi non è allineato. Secondo il premier lo scopo dei dissidenti è di attaccare il referendum per poi risolvere la contesa al congresso. Renzi divide però i problemi del momento, affermando che referendum, amministrative e congresso sono tre cose distinte. Sulle amministrative infatti ha ammesso che non sono un voto sul governo. Intanto il premier continua a supportare i candidati sindaci Pd: ieri era a Torino per Fassino e mentre si prepara a un incontro pubblico con Giachetti.    

 

Elezioni Roma: Le elezioni del sindaco di Roma sono le più incerte del turno di domenica, con cinque candidati diversi e sondaggi poco chiari. La città presenta molte difficoltà: 13 miliardi di debito, servizi pubblici in crisi, mala amministrazione. L’unico punto su cui convergono i programmi elettorali di tutti candidati è il problema delle partecipate, che necessitano una razionalizzazione. La differenza sarà fatta probabilmente dalla credibilità dei candidati e dalla chiarezza delle proposte politiche.

 

Politica estera

 

Isis: L’esercito iracheno è arrivato alle porte di Falluja, roccaforte dell’Isis in Iraq. La città è stata al centro della lotta tra iracheni e statunitensi nel 2003. L’offensiva è stata anticipata da pesanti bombardamenti americani. Si stima che all’interno di Falluja siano rimasti 50mila civili, che potrebbero essere usati come “scudi umani”. Preoccupa la tensione all’interno dell’esercito iracheno, composto da una maggioranza sciita ma anche da membri sunniti. Il 22 maggio il primo ministro iracheno al Anbari aveva dichiarato l’offensiva. Ieri il comandante al Saadi ha annunciato di essere entrato con il suo esercito a Falluja da tre direzioni. Nel frattempo, l’Isis ha lanciato il contrattacco uccidendo in giornata 40 civili a Bagdad con attentati.

 

Immigrazione: Per far fronte all’emergenza migranti potrebbe essere adottato un’hotspot in mare, per presidiare il Mediterraneo e intercettare in anticipo i barconi. Il Viminale ha già in mente una nave che potrebbe ricoprire il ruolo, la San giusto della Marina militare. I migranti arrivati in questo periodo superano del 4% quelli dello stesso periodo del 2015, con Libia e Egitto tra i paesi di partenza principali. Al varo una soluzione per distribuire sul territorio la nuova ondata, mentre arriva il primo no all’ospitalità dalla Regione Lombardia. La vicenda influenza anche la politica con uno scontro Salvini-Renzi. Il primo definisce il 2 giugno “la festa di una repubblica invasa e disoccupata” mentre Renzi dice che si sta facendo il possibile e che criticare e urlare non aiuta.

 

Economia e Finanza

 

Solidarietà e voucher: In dirittura d’arrivo le modifiche al Jobs Act che riguarderanno due temi principali. Innanzitutto la tracciabilità dei voucher, obbligando il datore di lavoro a segnalare l’inizio della prestazione via sms o mail 60 minuti prima, pena una multa da 400 a 2400 euro. Secondariamente la riattivazione dei contratti di solidarietà espansiva, permettendo a un’azienda di tagliare ore ai dipendenti lasciando inalterati stipendi e contributi. In questo modo ci saranno possibilità per le aziende di assumere nuovo personale (giovane e qualificato) sfruttando incentivi sostanziali. L’operazione dovrebbe essere a costo zero, sia per le aziende, sia per lo stato.

 

Banche: Il Fondo Atlante potrebbe prendere il controllo di Veneto Banca, acquisendo quindi la seconda banca in pochi mesi. La causa è il probabile fallimento di ricapitalizzazione in borsa da parte di Veneto Banca. L’idea era di prezzare le proprie azioni in un intervallo da 0,10 a 0,50 euro ma probabilmente anche al prezzo minimo il piano non permetterà di raggiungere la cifra necessaria. Fondo Atlante intanto lavora su Popolare di Vicenza per nominare il nuovo board dirigenziale (Gianni Milon probabile presidente e Francesco Iorio ad). Carige nel frattempo ha varato le linee guida del prossimo triennio e aggiornato il piano di investimenti per il 2016, venendo incontro alle richieste Ue

Politica interna

 

Renzi: Matteo Renzi torna sui conflitti interni al Pd. Il tono è di chi vuole stemperare gli animi. Renzi ha ammesso di non pensare alla possibilità di una scissione della minoranza e ha sottolineato come il Pd sia l’unico partito che non butta fuori chi non è allineato. Secondo il premier lo scopo dei dissidenti è di attaccare il referendum per poi risolvere la contesa al congresso. Renzi divide però i problemi del momento, affermando che referendum, amministrative e congresso sono tre cose distinte. Sulle amministrative infatti ha ammesso che non sono un voto sul governo. Intanto il premier continua a supportare i candidati sindaci Pd: ieri era a Torino per Fassino e mentre si prepara a un incontro pubblico con Giachetti.    

 

Elezioni Roma: Le elezioni del sindaco di Roma sono le più incerte del turno di domenica, con cinque candidati diversi e sondaggi poco chiari. La città presenta molte difficoltà: 13 miliardi di debito, servizi pubblici in crisi, mala amministrazione. L’unico punto su cui convergono i programmi elettorali di tutti candidati è il problema delle partecipate, che necessitano una razionalizzazione. La differenza sarà fatta probabilmente dalla credibilità dei candidati e dalla chiarezza delle proposte politiche.

 

Politica estera

 

Isis: L’esercito iracheno è arrivato alle porte di Falluja, roccaforte dell’Isis in Iraq. La città è stata al centro della lotta tra iracheni e statunitensi nel 2003. L’offensiva è stata anticipata da pesanti bombardamenti americani. Si stima che all’interno di Falluja siano rimasti 50mila civili, che potrebbero essere usati come “scudi umani”. Preoccupa la tensione all’interno dell’esercito iracheno, composto da una maggioranza sciita ma anche da membri sunniti. Il 22 maggio il primo ministro iracheno al Anbari aveva dichiarato l’offensiva. Ieri il comandante al Saadi ha annunciato di essere entrato con il suo esercito a Falluja da tre direzioni. Nel frattempo, l’Isis ha lanciato il contrattacco uccidendo in giornata 40 civili a Bagdad con attentati.

 

Immigrazione: Per far fronte all’emergenza migranti potrebbe essere adottato un’hotspot in mare, per presidiare il Mediterraneo e intercettare in anticipo i barconi. Il Viminale ha già in mente una nave che potrebbe ricoprire il ruolo, la San giusto della Marina militare. I migranti arrivati in questo periodo superano del 4% quelli dello stesso periodo del 2015, con Libia e Egitto tra i paesi di partenza principali. Al varo una soluzione per distribuire sul territorio la nuova ondata, mentre arriva il primo no all’ospitalità dalla Regione Lombardia. La vicenda influenza anche la politica con uno scontro Salvini-Renzi. Il primo definisce il 2 giugno “la festa di una repubblica invasa e disoccupata” mentre Renzi dice che si sta facendo il possibile e che criticare e urlare non aiuta.

 

Economia e Finanza

 

Solidarietà e voucher: In dirittura d’arrivo le modifiche al Jobs Act che riguarderanno due temi principali. Innanzitutto la tracciabilità dei voucher, obbligando il datore di lavoro a segnalare l’inizio della prestazione via sms o mail 60 minuti prima, pena una multa da 400 a 2400 euro. Secondariamente la riattivazione dei contratti di solidarietà espansiva, permettendo a un’azienda di tagliare ore ai dipendenti lasciando inalterati stipendi e contributi. In questo modo ci saranno possibilità per le aziende di assumere nuovo personale (giovane e qualificato) sfruttando incentivi sostanziali. L’operazione dovrebbe essere a costo zero, sia per le aziende, sia per lo stato.

 

Banche: Il Fondo Atlante potrebbe prendere il controllo di Veneto Banca, acquisendo quindi la seconda banca in pochi mesi. La causa è il probabile fallimento di ricapitalizzazione in borsa da parte di Veneto Banca. L’idea era di prezzare le proprie azioni in un intervallo da 0,10 a 0,50 euro ma probabilmente anche al prezzo minimo il piano non permetterà di raggiungere la cifra necessaria. Fondo Atlante intanto lavora su Popolare di Vicenza per nominare il nuovo board dirigenziale (Gianni Milon probabile presidente e Francesco Iorio ad). Carige nel frattempo ha varato le linee guida del prossimo triennio e aggiornato il piano di investimenti per il 2016, venendo incontro alle richieste Ue