Politica Interna
Centrodestra: Le attenzioni su Parisi si concentrano giorno dopo giorno, in attesa di diradare le molte nubi che in questo periodo hanno coperto il cielo del centrodestra. Il candidato sindaco di Milano ha ufficialmente ricevuto l’investitura da parte di Berlusconi, che lo vorrebbe come traghettatore verso una fase di profondo rinnovamento di Forza Italia. Parisi avrebbe infatti le carte giuste per ricompattare le varie anime del centrodestra che negli ultimi anni si sono disperse. Il partito non sembra però aver recepito unanimemente la proposta dello storico leader e la discussione è solo agli inizi, in vista di una probabile assemblea in autunno. Si intensifica intanto lo scontro tra Alfano (Ncd) e Salvini (Lega). Il ministro avrebbe aperto nuovamente a un dialogo con Berlusconi, a patto di escludere l’estrema destra rappresentata da Salvini. Il segretario della Lega ha risposto prontamente, bollando Alfano e il suo partito come soggetti inutili e non desiderati da nessuno.
Rai: Si è trattato del “D-Day” secondo l’ad Campo Dall’Orto. E’ il giorno della trasparenza della Rai, con la pubblicazione online degli stipendi dell’azienda sopra i 200mila euro, presentato dall’ad e dal presidente Monica Maggioni come una risposta alle recenti polemiche. I compensi di Dall’Orto (652mila) e Maggioni (300mila) superano la cifra massima imposta dalla norma del 2014 del governo Renzi, che imponeva un tetto di 240mila per i dipendenti pubblici, ma che non riguardava quelle aziende che avevano interessi finanziari (la Rai emise nel 2015 un’obbligazione da 350 milioni). La polemica sconfina così nel campo della politica con Matteo Orfini (Pd) che chiede l’azione di Campo Dall’Orto, soprattutto nei confronti delle persone che percepiscono ancora stipendio senza aver più compiti da eseguire. Possibile inoltre che già nella prossima legge di stabilità si riporti la Rai tra le aziende con l’obbligo del limite dei 240mila euro.
Politica Estera
Germania: Le indagini della polizia hanno portato all’arresto di un ragazzo di sedici anni, consapevole del piano di Sonboly per realizzare la strage. Il progetto sarebbe stato pianificato da un anno. Il sedicenne avrebbe inoltre collaborato alla creazione del falso evento su Facebook per riunire i ragazzi al McDonald’s dove è avvenuta la tragedia. Si intensificano inoltre i legami tra Sonboly e Anders Breivik, killer di Utoya. Nella stanza del ragazzo sarebbe stato ritrovato il manifesto di Breivik e salta subito all’occhio che nel giorno dell’attacco ricorreva il quinto anniversario della strage di Utoya. Il giovane killer stava inoltre studiando libri che descrivevano varie stragi, tra cui quella avvenuta a Winnenden nel 2009. Si allontanano quindi le ipotesi di legami con il terrorismo in favore di gesto mosso dalla instabilità mentale di Sonboly. In giornata è giunta la notizia di un altro grave episodio a Reutlingen, con un rifugiato siriano che ha ammazzato con un machete una donna incinta.
Stati Uniti: Parte la convention democratica a Philadelphia. L’obiettivo dichiarato è di rispondere a Trump, uscito rinforzato nei sondaggi dopo la convention di Cleveland. L’incontro sarà l’occasione per l’investitura ufficiale di Hillary Clinton a candidata presidente per il partito dell’asinello, grazie al voto che arriverà dai 4700 delegati. Il motto è “United Together”, un proposito per promuovere una politica di inclusione in contrasto con quella della divisione avanzata da Trump. Nella serata di oggi saranno presenti due pezzi grossi: la first Lady Michelle Obama e l’avversario delle primarie Bernie Sanders. Quest’ultimo sembrerebbe riappacificato con Hillary, dopo aver strappato importanti promesse per il piano di governo: aumento del salario minimo, università gratis per i meno abbienti, sovrattasse per i ricchi e sulle rendite finanziarie. Inoltre Sanders ha ottenuto una vittoria interna con il licenziamento della presidente del Partito Democratico, Debbie Wesserman Schultz. L’ex presidente è stata colta da Wikileaks in un’azione interna al partito votata a favorire la vittoria di Clinton in modo illecito. Sul fronte degli endorsement oggi è arrivato quello di Michael Bloomberg, ex sindaco di New York e più volte indicato come possibile terzo candidato per le primarie.
Economia e Finanza
G20: Nel giorno di conclusione del G20, il ministro Padoan ha ammesso che l’Italia dovrà rivedere le proprie stime sul Pil in seguito alla Brexit. Nonostante questo il governo continuerà sulla sua strada e terrà la “barra dritta su consolidamento e crescita allo stesso tempo”, come ha detto Padoan secondo Repubblica. La stima sul Pil italiano verrà quindi probabilmente ritoccata da +1,4% a circa +1%, mentre si rinforzerà il controllo sulla spending review. Probabile che il taglio Irpef slitterà al 2018 mentre dovrebbero essere confermati taglio Ires e superammortamento su acquisti di macchinari. Sul tema banche Padoan ha infuso ottimismo, escludendo il rischio di bail-in e parlando solo di casi problematici isolati e non di una crisi di sistema. Sul tema è intervenuto anche Visco (Bankitalia) che ha riflettuto sulle cifre degli Npl italiani, considerate da lui esagerate e che porterebbero, nella peggiore delle ipotesi, a una perdita di 7-8 miliardi per alcuni istituti.
Mps: Il caso Mps travalica i confini della gestione del credito e apre una discussione interna al governo tra Padoan e Renzi. I due rappresentanti abbracciano infatti soluzioni diverse, con il ministro dell’Economia che vorrebbe attuare il salvataggio pubblico con una rete di sicurezza. Di parere diverso il premier, che gradirebbe una soluzione completamente di mercato, soprattutto per poter affrontarne le conseguenze politiche. L’aiuto di stato costringerebbe infatti al taglio del valore nominale dei titoli degli obbligazionisti e inoltre coinvolgerebbe i soldi dei contribuenti, avendo ricadute negative sul fronte dell’apprezzamento politico. Le soluzioni sono molteplici ma ognuna comporta sgradevoli conseguenze su cui il governo dovrà fare le proprie considerazioni.