G8 di Genova – Il giorno dopo la condanna di Strasburgo per le violenze alla scuola Diaz, il presidente del Pd Matteo Orfini attacca l’allora capo della polizia Gianni De Gennaro: è vergognoso che sia a capo di Finmeccanica, dice Orfini, e lo invita a lasciare la carica. La presa di posizione, non concordata con il governo, divide i democratici, ma la reazione di Palazzo Chigi è “istituzionale”: da parte di Matteo Renzi non c’è né sostegno né una presa di distanza. E nessuno nel Pd difende l’ex capo della polizia. Intanto, oggi alla Camera inizia il voto sul ddl che introduce il reato di tortura.
Italicum – Maria Elena Boschi gela i mediatori che da tempo lavorano per strappare qualche modifica alla legge elettorale e butta via il tentativo di dialogo di Area Riformista. L’Italicum va bene così com’è uscito dal Senato, non ha bisogno di modifiche e va approvato in fretta. La prossima settimana ci sarà la riunione del gruppo Pd: in quell’occasione si prenderà una decisione che tutti saranno chiamati a rispettare. Pippo Civati ha già detto che voterà contro, mentre Pierluigi Bersani non ha perso la speranza e si augura che questi giorni portino consiglio.
Politica estera
Francia – Rottura sempre più vicina in casa Le Pen. Marine ha fatto tanta fatica per dare una parvenza moderata al Front National che ora, per mantenerla, deve compiere un esorcismo in famiglia, mettendo il bavaglio al padre (e fondatore del partito). Jean Marie, non contento di aver ribadito che le camere a gas «sono un dettaglio della Storia», ha fatto una nuova intervista in cui difende il regime collaborazionista di Vichy. La reazione di Marine è stata molto dura: la presidente del Fn ha diramato un comunicato contro il padre dove dice che si opporrà alla sua candidatura alla guida della regione Provence-Alpes-Côte d’Azur nelle elezioni di dicembre.
Russia – Dopo due ore di faccia a faccia con Vladimir Putin, il premier greco Alexis Tsipras si è mostrato ottimista su un nuovo inizio nelle relazioni tra Atene e Mosca. In cambio della vaghissima promessa di un allentamento dell’embargo russo su alcuni prodotti agricoli greci, di una disponibilità di massima a elargire aiuti finanziari, ma soprattutto in cambio della proposta di un coinvolgimento della Grecia nel nuovo gasdotto “Turkish stream”, Tsipras ha nuovamente criticato le sanzioni europee contro Mosca e ha annunciato l’avvio di un piano di azione di investimenti comuni tra i due Paesi.
Economia e Finanza
Il Def – Si delinea il piano del Documento di economia e finanza che sarà varato domani dal Consiglio dei ministri sotto forma di linee guida. Un’operazione in sette mosse al centro della quale ci sono innanzitutto Regioni ed enti locali. Verrà estesa la cura a base di costi e fabbisogni standard , con pubblicazione delle performace delle singole amministrazioni. Stretta anche sulle partecipate, con un intervento su larga scala che partirà da trasporto locale e raccolta dei rifiuti. Il governo punta anche sulla razionalizzazione degli immobili pubblici e sull’attuazione della riforma della Pa. Il Def incassa l’approvazione di Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, che, intervistato da Avvenire, dice: «Secondo le previsioni, il Pil potrebbe espandersi a un ritmo anche superiore al mezzo punto percentuale nella media di quest’anno e accelerare significativamente nel 2016».
Rapporto Gdf – Il rapporto annuale diffuso ieri dal comando generale della Guarda di finanza conferma che, in materia di legalità, siamo fuori rotta. Dai controlli effettuati lo scorso anno, emerge che un appalto su tre non è stato assegnato correttamente: su un valore di appalti pubblici sottoposti a controllo pari a 4,6 miliardi di euro, le Fiamme Gialle hanno riscontrato irregolarità per 1,8 miliardi. Ma non è tutto. Tra frodi ai finanziamenti pubblici, illecitamente percepiti o semplicemente richiesti, e sprechi nella pubblica amministrazione, lo Stato nel 2014 ha subito un danno di 4,1 miliardi di euro.