Politica interna
Italicum – Dopo aver superato in scioltezza i primi voti segreti, il governo blinda la riforma elettorale. Matteo Renzi ha deciso di azzerare gli altri 80 scrutini segreti sugli emendamenti e ha imposto la fiducia al Parlamento su altrettanti articoli del testo. L’annuncio in Aula lo fa il ministro Maria Elena Boschi e subito scoppia il caos: le opposizioni attaccano e il Pd si spacca. I leader della minoranza dem annunciano subito che non voteranno la fiducia: sono Bersani, Epifani, Letta e Bindi, con l’ex capogruppo Speranza e Civati. Sul fronte delle opposizioni, Sel 5 Stelle e Forza Italia insorgono. Intanto, il premier rivendica la sua scelta: basta rinvii, dice Renzi, se la riforma non passa il governo va a casa.
Forza Italia – Il partito di Silvio Berlusconi sull’Italicum mantiene la linea dura del no e non è affatto escluso che scelga la via dell’Aventino insieme alle altre opposizioni quando la settimana prossima si arriverà al voto finale segreto. Intanto, il leader azzurro non sembra occuparsi molto di ciò che avviene nei palazzi romani, intento com’è a risolvere questioni legate alle sue aziende, al Milan e allo scontro interno a Forza Italia. Per ora il soccorso verdiniano a Renzi non c’è stato (e se c’è stato, non se n’è sentito l’effetto), ma col voto finale segreto non sono escluse sorprese. Nel frattempo, una sorpresa arriva da Raffaele Fitto: ieri dal suo blog, il ribelle pugliese ha lanciato un ultimo appello per evitare spaccature nel partito e ha invitato tutte le formazioni di centrodestra a sedersi a un tavolo finché non si troverà una soluzione. Da Forza Italia è arrivata la disponibilità al dialogo, ora resta da vedere come andrà a finire.
Politica estera
Usa – Dopo i funerali dell’ultima vittima di sospetta brutalità della polizia, a Baltimora esplodono gli scontri in strada e la città viene messa a ferro e fuoco. Viene dichiarato lo stato di emergenza e il coprifuoco e arriva la guardia nazionale con i mezzi corazzati per riportare la calma nella storica città del Maryland. Le violenze sono scoppiate dopo giorni di proteste per la morte di Freddie Gary avvenuta mentre il 25enne di colore si trovava in stato di arresto. Il presidente Obama ha duramente condannato gli scontri di Baltimora ma ha anche sottolineato che il problema alla base esige particolare attenzione e che gli agenti vanno istruiti con regole diverse.
Francia – Il governo di François Hollande vara la riforma delle scuole medie che porterà a un inesorabile taglio delle ore di insegnamento della lingua tedesca. La riforma scolastica ha così creato un caso diplomatico con la Germania di Angela Merkel, che spinge per la diffusione dell’idioma tedesco oltrefrontiera. Secondo Le Figaro, la cancelliera dovrebbe presto parlarne direttamente con il presidente francese.
Economia e Finanza
Grecia – Alexis Tsipras scopre le carte della sua strategia di negoziazione con la ex Troika: se Atene e i creditori non troveranno un’intesa entro il 9 maggio, il governo ellenico indirà un referendum per chiedere direttamente ai greci se accettare o meno il nuovo pacchetto di riforme chiesto da Bce, Ue e Fmi. Il nuovo team di negoziazione guidato da Euclid Tsakalotos ha lavorato tutta la notte per mettere a punto un disegno di legge contenente le riforme che convincerebbero l’Europa a riaprire il portafogli. Nell’incontro di oggi con il Brussels group, la Grecia metterà in tavola qualche altra concessione, mentre ieri il premier Tsipras ha annunciato che è allo studio l’introduzione dell’obbligo di pagare con carta di credito gli acquisti superiori ai 50 euro. Ma la trattativa deve arrivare presto a una conclusione perché sotto il Partenone il tempo è poco e i soldi ancora meno.
Fisco – La lista Falciani, trafugata dall’ex dipendente di Hsbc, sarà utilizzabile nel processo fiscale e la semplice presenza del nome del contribuente nel file potrà bastare per la condanna del presunto evasore. L’ha stabilito ieri la Cassazione con due ordinanze destinate a fissare un precedente epocale e ha invogliare i possessori di capitali esteri alla voluntary disclosure. Finora l’impiego della lista Falciani era stata altalenante sia in Italia, sia in Francia (Paese che ha trasmesso l’elenco al nostro fisco). Ora la Suprema corte ha stabilito che non c’è lesione ai diritti del contribuente e nessuna irregolarità nella procedura.