Politica interna
Roma: Forza Italia valuta l’ipotesi di mollare Guido Bertolaso per puntare su Alfio Marchini, Francesco Storace vuole ritagliarsi il ruolo di grande tessitore, cercando una difficile sintesi, Giorgia Meloni sembra essere al momento in testa ai sondaggi, ma teme manovre alle sue spalle da parte di esponenti romani del Carroccio, che mostrano maggiori simpatie per l’ingegnere che nei suoi confronti. Le trattative nel centrodestra proseguono dunque senza sosta anche in questi giorni di festività, con l’obiettivo di ridurre il numero dei candidati per evitare un ballottaggio, al momento molto probabile, fra Pd e M5s. Paolo Romani ha ribadito ieri l’appoggio di FI a Bertolaso, Berlusconi è in attesa di nuovi sondaggi che certifichino l’ascesa, o meno, del suo candidato, poi una soluzione verrà trovata.
Parlamento: si chiama Antonio Angelucci il deputato più assenteista a Montecitorio, dove si è presentato solo 86 volte su 16.365 sedute convocate, risultando assente in pratica il 99,47% delle volte. L’onorevole comanda incontrastato la lista dei cinquanta deputati invisibili, dei quali un discreto gruppo fa capo a Forza Italia. Ma fra i primi dieci spiccano anche due onorevoli di Fratelli d’Italia, uno del Pd, una grillina, un montiano ed un deputato di Ap. Stakanovista è invece il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che dichiara di lavorare dalle otto del mattino alle otto della sera, ma difende i suoi deputati poco presenti. Anche al Senato la situazione sembra essere simile, con molti berlusconiani nel gruppo dei più assenteisti.
Politica estera
Belgio: il terzo attentatore filmato dalle telecamere dell’aeroporto di Zaventem sarebbe uno degli uomini arrestati giovedì sera durante un blitz delle unità antiterrorismo. Si tratterebbe di un cittadino belga, Faiçal Cheffou, la cui presunta professione sarebbe quella di “reporter indipendente”. Da ieri è accusato di partecipazione ad attività di un gruppo terroristico, omicidio a sfondo terroristico e tentato omicidio. La procura di Bruxelles ha fatto sapere di non aver trovato armi né esplosivi durante la perquisizione del suo appartamento, ma può contare sulla testimonianza del taxista che lo avrebbe portato fino all’aeroporto e che lo avrebbe riconosciuto tra una serie di fotografie mostrategli dagli investigatori. Il ruolo di Cheffou negli attentati del 22 marzo resta ancora da chiarire, ci si chiede perché non si sia fatto esplodere, o se dovesse compiere un altro attacco.
Caso Regeni: i documenti “ritrovati” del ricercatore italiano sono una traccia, importante, ma non nel senso preteso dalla polizia egiziana, che li ha spacciati come prova madre per accusare cinque rapinatori locali del rapimento e dell’uccisione di Regeni. Si dovrebbe invece capire, secondo la Procura di Roma, come quei documenti, scomparsi dal 25 gennaio, siano poi arrivati alla banda. La differenza di metodo nelle indagini fra Italia ed Egitto è sostanziale, gli inquirenti del Cairo avrebbero costruito ad arte uno scenario, dopo aver individuato ed ucciso quelli che riteneva profili di colpevoli spendibili anche agli occhi del nostro Paese, mentre la Procura di Roma parte dai pochi dati concreti per individuare tempi, modi e, solo dopo, responsabili del delitto. Nell’incontro fissato per il 5 aprile a Roma con la polizia egiziana il Procuratore Pignatone ed il pm Colaiocco chiederanno chiarimenti in questo senso.
Economia e Finanza
Dollaro: settimana cruciale per i mercati, con la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti che, se positivi, renderebbero più probabile un rialzo dei tassi americani già ad aprile, come peraltro ventilato nei giorni scorsi da diversi esponenti della banca centrale statunitense, che hanno manifestato un certo ottimismo sul ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo del 2%. Da questa situazione deriva il parziale recupero del dollaro di circa l’1% sull’euro; è evidente che si sta combattendo una nuova battaglia all’interno di quella che viene definita “guerra delle valute”, che secondo alcuni osservatori pareva essere stata bloccata da una sorta di tregua mentre per altri continuava secondo gli schemi degli ultimi tempi, con la Fed chiaro vincitore e Bce insieme a BoJ sconfitte. Ora la banca centrale americana, dopo aver contribuito a portare il cambio euro/dollaro oltre quota 1,13, sembra allentare la morsa, anche se non è chiaro se il suo atteggiamento sia destinato a proseguire.
Conti pubblici: una crescita del Pil ridotta all’1,3% per l’anno in corso e un rapporto deficit/Pil intorno al 2,3%, circa due decimali al di sotto delle stime invernali della Commissione europea, grazie ad un aggiustamento amministrativo di 3 miliardi. Sono queste le cifre attorno alle quali il Governo sta per chiudere il Def, Documento di economia e finanza, in vista dell’approvazione prevista per il 10 aprile. Questa settimana il nuovo quadro macroeconomico dovrebbe essere validato dall’Ufficio parlamentare di bilancio, mentre i tecnici dell’Economia stanno chiudendo i quadri programmatici del documento che sarà accompagnato dal Programma Nazionale di Riforme. Grande incertezza per quanto riguarda l’inflazione, l’Istat parla di un valore acquisito per il 2016 pari a -0,6%, mentre nelle previsioni di Bruxelles con un Pil in crescita dell’1,4% si dovrebbe chiudere su una variazione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo in positivo dello 0,3%. Da questa stima dipende il valore della variazione del Pil nominale, denominatore cruciale per l’andamento del rapporto debito/Pil; centrare il valore previsto in inverno dalla Commissione Ue significherebbe un miglioramento rispetto al 2015