Politica interna
Expo 2015 – In una lunga intervista al Corriere della Sera il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla dell’Esposizione universale di Milano, che oggi apre i battenti tra timori per possibili scontri provocati dagli antagonisti e allarmi sicurezza. Secondo Mattarella, l’Expo rappresenterà per l’Italia un punto di svolta da cui ripartire per tornare a far crescere il Paese. Inoltre, il capo dello Stato afferma che il diritto al cibo, tema centrale della manifestazione, va riconosciuto nella Carta dell’Onu. Dei disordini che hanno interessato il capoluogo lombardo alla vigilia dell’apertura di Expo parla Graziano Delrio, intervistato da La Stampa. Il ministro delle Infrastrutture dice di non comprendere le proteste poiché si tratta di una festa per il pianeta, a favore di milioni di persone, e non di un vertice tra potenti.
Italicum – Il governo incassa altre due fiducie sulla nuova legge elettorale, dopo quella di mercoledì: 350 i sì al secondo voto, 342 al terzo, quando le opposizioni hanno abbandonato l’Aula. Fissato per lunedì sera lo scrutinio finale, con Forza Italia orientata a non chiedere il voto segreto e la minoranza Pd ferma a quota 38. E mentre nel Partito democratico si tenta un’operazione “ricucitura” per evitare ulteriori defezioni, infuriano le polemiche delle opposizioni: un asse tra Movimento 5 Stelle, Sel, FI e alcuni dissidenti Pd vuole chiedere un referendum abrogativo sull’Italicum. Dall’altra parte il premier Renzi esulta con i suoi: abbiamo stravinto, dice, li abbiamo distrutti.
Forza Italia – Non è che intendere smantellare anche noi? La preoccupazione serpeggia tra gli azzurri, sempre più confusi e orfani del loro leader. Da parte sua, Silvio Berlusconi, che in questi ultimi giorni sembra lontano anni luce dalle beghe di Palazzo e totalmente concentrato sugli affari aziendali, manda segnali contrastanti. Da una parte fa capire che la politica non è più tra le sue priorità, dall’altra parla di strategie per battere Renzi e della rottura definitiva con Fitto. Nei pochi sprazzi di riflessione politica, l’ex Cavaliere accenna al progetto dei “Repubblicani”, partito leggero all’americana da contrapporre ai Democratici. Risposte più concrete si avranno dopo le Regionali del 31 maggio, appuntamento fondamentale per capire quale sarà il destino di Forza Italia.
Politica estera
Germania – È bufera su Berlino per uno scandalo rivelato dal Sueddeutsche Zeitungche sembra la trama di un film: spie tedesche hanno aiutato spie americane a spiare il governo francese, la Commissione Ue e alcune aziende europee di punta nel settore aerospaziale e della Difesa. Dopo gli attentati alle Torri gemelle e durante gli ultimi quattro governi, la Germania ha permesso all’Nsa di tenere sotto controllo, tramite la base bavarese di Bad Aibling, telefonini ed email degli alleati. Sarebbero stati i servizi tedeschi a girare ai colleghi americani numeri di telefono e indirizzi IP. Il portavoce di Angela Merkel ha smentito ma il presidente della Commissione europea Juncker ha dichiarato di volere un chiarimento sulla vicenda da parte di Berlino.
Usa – Dopo la morte a Baltimora del 25enne afroamericano Freddie Gray, deceduto mentre era in stato di arresto, le proteste dilagano in tutti gli Stati Uniti, con oltre 140 arresti solo a New York. Intanto, la polizia della città del Maryland ha consegnato il rapporto sulla morte del ragazzo al procuratore Marilyn Mosby, che ora dovrà decidere se procedere o archiviare la pratica. Dalle carte, segrete ma su cui il Washington Post ha raccolto alcune indiscrezioni, emergerebbero nuovi particolari sulla vicenda che potrebbero cambiare le carte in tavola. Nel rapporto ci sarebbe la testimonianza di un altro detenuto, che era nel van della polizia con Gray ma senza poterlo vedere, secondo cui il ragazzo si sarebbe procurato da solo le lesioni sbattendo la testa sulle pareti del mezzo.
Economia e Finanza
Pensioni – Dalla Corte costituzionale arriva una sentenza-bomba per i conti dell’Inps. La Consulta ha bocciato il blocco della perequazione pensionistica, ovvero la rivalutazione legata all’aumento dell’inflazione, introdotto nel 2011 con la norma Fornero del decreto “Salva Italia”. L’impatto sui conti pubblici sarebbe di 1,8 miliardi per il 2012 e 3 miliardi per il 2013: un buco da 5 miliardi che il governo dovrà tappare, risarcendo i 6 milioni di italiani coinvolti. Da Palazzo Chigi fanno sapere di non essere molto preoccupati: una soluzione si troverà, anche se non sarà facile.
Disoccupazione – Il mercato del lavoro non riparte, nonostante il Jobs act: secondo i dati dell’Istat, a marzo la disoccupazione è tornata a salire toccando quota 13%, con il numero di occupati che scende di 59mila unità su base mensile. Il nuovo contratto a tutele crescenti e la decontribuzione per il momento non determinano la creazione di nuovi posti di lavoro. Secondo il governo, bisognerà attendere il consolidamento della ripresa economica, che smuoverà il mercato. Cauta la reazione di Giuliano Poletti, che pochi giorni fa aveva diffuso dati in contrasto con quelli dell’Istat: «Queste cifre vanno lette in un quadro complessivo, dove segnali positivi si incrociano con elementi di criticità tipici di una situazione economica non ancora stabilizzata», ha detto il ministro del Lavoro.