Politica interna
Berlusconi – All’alba dell’udienza che deciderà il destino giudiziario di Silvio Berlusconi, l’ex premier sente di dover dare una giustificazione ai suoi continui attacchi alla magistratura. Se da un lato (quello pubblico) Berlusconi continua a parlare dei magistrati come del “braccio giudiziario” della sinistra, dall’altro deposita memorie difensive nelle quali si precipita a rassicurare che è tutta scena, che gli attacchi avrebbero solo motivazioni politiche dettate da finalità elettorali. Nell’udienza che avrà luogo oggi presso il Tribunale di Sorveglianza di Milano si dovrà decidere se affidare o meno Berlusconi ai servizi sociali. Uno scenario che gli lascerebbe ampi margini di movimento, anche per la sua attività politica di leader di Forza Italia.
Pd – L’ultima mossa del premier Matteo Renzi in vista delle Europee del 25 maggio è quella di candidare cinque donne, “che non sono bandierine, ma persone che per esperienza e storia personale possono dare un contributo all’Europa”. Una decisione che non ha mancato di suscitare qualche malumore nel Pd, ma che ha trovato anche dei consensi: per D’Alema si tratta di un “segnale forte”. Per il Nord Ovest il segretario ha scelto la lettiana Alessia Mosca, mentre per il Nord Est il nome è quello di Alessandra Moretti. Per il centro Renzi punta su Simona Bonafè, mentre per il Sud e per le Isole le capolista saranno, rispettivamente, Pina Picierno e Caterina Chinnici.
Renzi – Dopo la visita di Matteo Renzi a Vinitaly, tra la Regione Veneto e il premier è scoppiato l’amore. Renzi è ben consapevole dell’importanza del Veneto, e l’appuntamento di Vinitaly è stato solo l’ultimo atto di un lungo corteggiamento. Una toccata e fuga che ha portato il governatore Luca Zaia a dichiarare: “Il fatto che venga qui così spesso vuol dire che ha capito che il Veneto è il cuore pulsante del Paese”. E gli imprenditori, come dichiara un addetto ai lavori, sono con lui: “Molti di noi, pur essendo di centrodestra, si sono iscritti alle primarie del Pd per votarlo”.
Fecondazione – Dopo dieci anni di sentenze italiane che l’hanno smontata pezzo per pezzo, ieri è caduto l’ultimo divieto della legge 40: quello sulla fecondazione eterologa. La Corte Costituzionale ha giudicato illegittima la proibizione, accogliendo i ricorsi dei tribunali di Milano e Catania. Secondo la Corte il divieto non rispettava i principi costituzionali che garantiscono “uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, accesso alle cure e diritto a formarsi una famiglia”. La notizia giunge al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin durante gli “Stati generali della salute”, maxi convegno dedicato al futuro del settore. Il ministro sottolinea che “su questi temi bisogna essere molto equilibrati”, ma si spinge a ipotizzare un intervento profondo: “Rivedremo tutto il settore”.
Politica estera
Ucraina – Il governo di Kiev ha deciso di minacciare il ricorso alle maniere forti per liberare gli edifici pubblici occupati dai filorussi in due città dell’Est, Luhansk e Donetsk. Dentro ai palazzi non ci sarebbero ostaggi, ma gli occupanti sono ben armati. Il ministro dell’Interno ha dichiarato che “una soluzione si troverà in ogni caso entro le 48 ore”, e che “la minoranza che vuole lo scontro avrà una risposta decisa da parte delle autorità ucraine”. Da Mosca arriva il monito di Putin: “Spero che le autorità provvisorie non faranno niente di irreparabile”. Intanto la diplomazia internazionale è al lavoro per organizzare un incontro tra tutte le parti per la settimana prossima.
India – Domani Narendra Modi, l’uomo nuovo della politica nazionale indiana, sarà presente contemporaneamente in cento diverse città: per lo meno la sua immagine olografica. È la prima volta che si tenta un esperimento del genere a fini politici. Attorno a Modi si sta gonfiando un’enorme bolla d’interesse dal momento che promette di vincere la corruzione, l’inflazione, la burocrazia e la disoccupazione. Tutti i media lo rincorrono e qualcuno comincia a pensare che stia davvero nascendo un culto della personalità simile a quello che all’inizio degli anni Settanta investì Indira Gandhi.
Economia e Finanza
Fmi – Il Fondo Monetario Internazionale promuove gli istituti di credito nazionali. Dopo attento esame le banche sono risultate “ben preparate a fronteggiare una fase di bassa ripresa”. Per il Fondo hanno inoltre “fatto un buon lavoro nel rafforzare il capitale e nel fare gli accantonamenti”. Adesso, come sottolinea Josè Vinals, l’autore del rapporto sulla stabilità finanziaria globale, “bisogna solo aspettare l’esito degli stress test” voluti dalla Bce.
Banche – Tra le banche italiane sale la tensione e avanzano le proteste per l’aggravio dell’imposta sulle plusvalenze ottenute con la rivalutazione, per 7,5 miliardi complessivi, delle quote di Bankitalia per finanziare una parte del taglio del cuneo fiscale. E sono proteste finalizzate a convincere il governo a tornare sui suoi passi prima di mettere la norma nero su bianco. “Quando mi ha comunicato la decisione, ho detto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che si era dimenticato del fatto che le banche stanno già pagando un’addizionale straordinaria Ires dell’8,5% oltre ad anticipare il 130% dell’imposta. Se il governo vuole insistere sulla maggiorazione dell’imposta sulle plusvalenze, deve togliere quanto meno l’addizionale”, ripete il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli.