Politica interna
Italicum: Si dovrà attendere ancora per avere il responso della Consulta sull’Italicum. E’ stato infatti deciso, dopo un’accesa discussione tra i giudici, che per evitare un “uso politico” della sentenza la Consulta si esprimerà solo dopo il referendum. E’ previsto quindi uno slittamento al 2017. In questo modo ci sarà anche più tempo per analizzare i ricorsi giunti finora e quelli in arrivo. Il rinvio potrebbe aiutare Renzi, che sarà ora libero di condurre una campagna referendaria senza altri intoppi. Per il segretario Pd rimane da superare lo scoglio della mozione di incostituzionalità avanzata da Sel, su cui si esprimerà domani il parlamento.
Centrodestra: Dopo il weekend di incontri (Pontida e Milano) tra le due principali correnti del centrodestra, Salvini ha cenato con Berlusconi presso la sua villa. Il segretario della Lega continua a mantenere la distanza con Parisi ma avrebbe ricevuto da Berlusconi la certezza che ci sarà spazio per tutti. L’idea che circola ultimamente è che Berlusconi voglia proporre una formazione che preveda Salvini concentrato ad attrarre i voti degli elettori più arrabbiati mentre Parisi gestirebbe la parte più moderata. In mezzo la figura di Berlusconi dovrebbe fare da garante tra le due anime. Continua intanto il fronte comune dei governatori Toti, Zaia e Maroni, ieri tutti e tre ospiti di Porta a Porta dove Toti ha ventilato la possibilità di creare una lista comune che comprenda Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. La proposta è stata però accolta tiepidamente da Maroni che ha osservato che “per noi della Lega, che abbiamo fatto dell’identità uno degli asset principali, è un po’ complicato”.
Politica estera
Libia: Alcuni predoni libici hanno catturato due tecnici italiani (Bruno Cacace e Danilo Calonego) e uno italocanadese (Frank Boccia) nei pressi di Ghat all’alba della giornata di ieri. I due lavoratori sono dipendenti Con.I.Cos di Mondovì ed erano in viaggio per raggiungere i loro uffici. Assieme ai tecnici era presente un quarto uomo che faceva da autista ma che non è stato catturato dai predoni. Sebbene al momento si escluda il movente terrorista, si teme che i rapitori possano vendere gli ostaggi a qualche gruppo radicale. Il territorio è attualmente sotto l’influenza del governo di Tripoli, guidato da Fayez al-Serraj, con cui l’Italia si sta coordinando per le operazioni anti-Isis sul territorio. La situazione nella regione è però molto instabile, con diversi gruppi terroristi presenti (oltre ai membri del Califfato vi sono Boko Haram e Al-Qaeda).
Emergenza migranti: Si è svolto a New York l’incontro delle Nazioni Unite sull’immigrazione organizzato da Ban Ki-moon, in cui Renzi ha ribadito lo scarso impegno dell’Europa ad affrontare il problema. Secondo Renzi “abbiamo aspettato per mesi, ho sentito solo parole” aggiungendo che “l’Italia è in grado di muoversi da sola. E farà tutto quello che occorre”. Si ripropone quindi lo scontro con Angela Merkel (che in giornata ha fatto mea culpa dopo il voto di Berlino), accusata nei giorni scorsi di poca iniziativa dal premier italiano. La battaglia con la Germania si è estesa al tema del rigore economico, dopo le affermazioni del presidente della Bundesbank Weidmann riguardo lo scarso impegno dell’Italia sui conti pubblici. Renzi ha replicato che l’Italia ha finora rispettato le regole (spere per il terremoto comprese), passando al contrattacco e citando lo sforamento della Germania delle condizioni di surplus economico imposte dall’Ue. Il capo del governo italiano ha infine detto la sua sul migration compact, programma di investimenti nei Paesi africani, ribadendo la bontà del progetto ma sottolineando come finora non ci sia mossi affatto per metterlo in atto.
Economia e Finanza
Mercati: Esordio in rialzo per la Borsa, in una settimana definita “la settimana delle banche centrali”, con gli annunci in materia di tassi d’interesse della Fed (probabile un nuovo posticipo) e le comunicazioni della Bank of Japan sulle nuove linee di politica monetaria. Piazza Affari ha realizzato un +1,28%, dietro solo a Londra (+1,54%) e Parigi (+1,43%). Grazie al rialzo dei prezzi del petrolio e all’imminente incontro dell’Opec ad Algeri il 27 settembre è cambiata la tendenza (+2%) per i titoli connessi, dopo che nella scorsa settimana vi era stata una perdita di sei punti. Il rialzo è stato probabilmente influenzato dalle voci sulla probabile intesa con i Paesi non-Opec per rallentare la produzione. Poche le variazioni tra BTP e Bund, con un punteggio di 130 a fine giornata. Infine il mercato valutario ha visto un rafforzamento dell’euro (1,12) sul dollaro, causato dal probabile slittamento del rialzo dei tassi americani.
Lavoro: L’ultimo report dell’Inps decreta che le assunzioni a tempo indeterminato nei primi mesi del 2017 sono crollate del 33% (-387707 contratti rispetto al 2016) a cui si aggiunge il 36,2% in meno di trasformazioni di contratti precari in stabili. L’unico dato che cresce è quello dei voucher che raggiunge quota 84,3 milioni con un incremento del 36,2%. Il 32,3% dei nuovi contratti stabili ha usufruito delle agevolazioni contributive del 2016. Le reazioni politiche non si sono fatte attendere, con Brunetta che ha chiesto le dimissioni del ministro del Lavoro Poletti mentre le opposizioni hanno sancito il fallimento del Jobs Act. I malumori colpiscono anche la maggioranza e il Pd, a cui si aggiunge la condanna di Susanna Camusso (Cgil): “i voucher hanno prodotto una delle forme di precarietà più gravi tra quelle presenti”.