Politica interna
Renzi – Dopo il Senato, le Province e il Cnel anche la Motorizzazione entra nel mirino del premier Matteo Renzi. E l’elenco degli enti da sopprimere è destinato ad allungarsi. “Sforbicia-Italia” è il nome del progetto, annunciato in un’intervista alQuotidiano nazionale. Un modo per cancellare o riformare tutto ciò che non funziona nel sistema pubblico: “Interverremo su tutte le sacche di micropotere e sottopotere – spiega Renzi – santuari che finora nessuno ha mai pensato di toccare, e non risparmieremo nessuno”. Per la lista completa degli enti interessati dall’ondata riformatrice si dovrà ancora aspettare.
Boschi – Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, intervistata da Maria Latella su Sky Tg24, si dice sicura della tenuta dell’accordo con Forza Italia riguardo alla trasformazione del Senato in una Camera non elettiva. “Se poi dovesse sfilarsi, sono convinta che i numeri ci siano. Il Pd è compatto”, sottolinea il ministro Boschi. E ancora: “Non ci facciamo scoraggiare da chi mette i bastoni fra le ruote”. Il clima è però sempre più teso. Sabato scorso Silvio Berlusconi, che il 10 riceverà il verdetto sul suo futuro giudiziario, aveva parlato di “riforma del Senato inaccettabile”. Forza Italia reagisce alle parole del ministro Boschi. “Pd compatto? Era all’estero o non ha letto i giornali”, ironizza Toti e Maurizio Gasparri rincara: “Pensi al disastro del Pd super lacerato. Piuttosto che un Senato di nominati corte dei miracoli proporremo la sua totale abolizione”. E Nichi Vendola afferma che “il Pd è ricattatore sulle riforme. Perché dice ‘prendere o lasciare’”.
Berlusconi – Mentre la scadenza del 10 aprile si fa più vicina, Silvio Berlusconi è di umore sempre più nero. “Umiliato” come si sente per dover scontare una pena che “non merito, perché sono assolutamente innocente, e che mi rifiuto di accettare come se fosse una cosa normale”. Berlusconi si fa sentire alla kermesse di partito, e torna a denunciare i “quattro golpe della sinistra giudiziaria” contro di lui, invitando la sua gente all’unità dei moderati per la battaglia delle Europee del 25 maggio. Sulla fatidica data del 10 aprile Forza Italia si divide tra chi vorrebbe opporsi duramente alla decisione del tribunale di sorveglianza e chi vorrebbe andare avanti cercando di minimizzare i danni.
Lega – I leghisti invadono il cuore di Verona per sostenere la causa dei 24 venetisti arrestati dalla Procura di Brescia con le accuse di terrorismo ed eversione. Il segretario Matteo Salvini fa una promessa: “Gli arrestati” … “torneranno a essere uomini e donne libere: questo è il nostro impegno”. E aggiunge una data: “Il 25 aprile è la festa della Liberazione ma è anche la festa di San Marco. E noi saremo nelle piazze di ogni Comune e valle del Veneto”. La partecipazione al comizio leghista è alta. Salvini ha vinto la sua scommessa, facendo recuperare alla Lega quella dimensione di piazza scemata negli ultimi anni.
Politica estera
India – L’ultima polemica scatenata da Narendra Modi, l’uomo avviato a diventare il prossimo primo ministro indiano, riguarda l’esportazione della carne bovina. Un commercio in pieno boom nonostante il divieto (teorico) di macellare le vacche. Il leader nazionalista indù se la prende col governo, laico e statalista, che minerebbe i valori della Nazione. Lo scontro è tra un’India giovane e istruita, che vuole parlare di crescita e lotta alla povertà, che si confronta col nazionalismo indù. Una nuova India che pensa che le imminenti elezioni siano uno spartiacque, le più importanti di sempre.
Ungheria – L’Ungheria è ancora guidata da Viktor Orbán. Il premier nazionalista ha vinto le elezioni politiche, infliggendo una grave sconfitta all’opposizione di centrosinistra, che non è riuscita a contrastarlo. Non c’è stato il previsto exploit di Jobbik, il partito neofascista e antisemita, che vorrebbe condizionare da destra Orbán e che spesso gli offre un alibi per le sue misure più controverse.
Economia e Finanza
Spesa pubblica – Conferma dell’obiettivo di deficit per quest’anno (2,5-2,6 per cento in rapporto al Pil) ma possibile rallentamento del percorso di discesa del debito pubblico a causa dell’accelerazione dei pagamenti verso i fornitori della pubblica amministrazione. Sui conti pubblici è questo l’approccio che il governo si appresta a formalizzare nel Def, il documento di economia e finanza all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di domani. La settimana successiva sarà la volta del decreto legge con il quale potrà partire da maggio la riduzione del carico fiscale in busta paga per i lavoratori dipendenti. Quanto all’Irap pagata dalle imprese e dai lavoratori autonomi, il suo alleggerimento sarà definito in un provvedimento successivo.
Lagarde – Christine Lagarde replica alle affermazioni ironiche del presidente della Bce, Mario Draghi, che si era detto “riconoscente” per le “raccomandazioni” sui tassi del Fmi e sull’inflazione, augurandosi tale “generosità anche verso altre banche centrali”: “Diciamo quello che dobbiamo dire quando riteniamo che sia appropriato dirlo”, ha ribattuto la presidente del Fondo monetario internazionale.