Politica interna
Clandestinità: dopo una giornata di duri attacchi dal centrodestra e dichiarata contrarietà dell’Ncd, con il ministro dell’Interno in testa, la depenalizzazione del reato di clandestinità è slittata ed è restata inserita, come da programma, nell’ordine del giorno del prossimo consiglio dei ministri, fissato per il 15 gennaio. Ufficialmente non è accaduto nulla, il decreto legislativo non era in calendario nel consiglio dei ministri di ieri e non ne è stato oggetto, ma parlamentari vicini a Renzi hanno fatto notare che se la logica vorrebbe confermata la scelta della depenalizzazione, sui temi della sicurezza l’elemento di percezione è importante. Una frenata dopo l’incontro Renzi – Orlando, dovuta soprattutto alle bordate politiche provenienti da esponenti del centro destra dopo i fatti di Colonia; Maroni, Salvini, Brunetta, Fitto si sono espressi chiaramente contro la norma, seguiti anche da Lupi, Schifani e per finire da Angelino Alfano, che ha chiesto di evitare di “trasmettere messaggi che sarebbero negativi per la percezione di sicurezza in un momento particolarissimo per l’Italia e l’Europa”. A nulla sono valse le parole del sottosegretario Gozi e del presidente dell’Anm Carbone, che hanno sottolineato come il reato non abbia funzionato e renda più complessa la lotta ai trafficanti.
Unioni civili: nel corso del vertice mattutino a Palazzo Chigi con la ministra Boschi ed i capigruppo Dem Rosato e Zanda, il premier ha ribadito che il governo non intende forzare decisioni da parte del Parlamento, per quanto la posizione personale di Renzi sia favorevole al testo di legge così com’è, cioè con la stepchild adoption. E’ già cominciato però il lavoro per trovare un accordo parlamentare che eviti lo scontro in Senato, dove la discussione è fissata a partire dal 26 gennaio, fra cattolici e laici. Le idee per aggirare il punto più critico della legge, l’adozione del figlio del partner, sono diverse, sta tramontando quella dell’affido forzato mentre prende piede l’adozione ristretta, che sani solo le situazioni esistenti. Ma i laici non sentono ragioni e rimangono sul piede di guerra, la relatrice della legge Monica Carinnà ha ripetuto che “la stepchild adoption o si fa così com’è o non si fa”. La necessità di una mediazione per il Pd è però innegabile, soprattutto in aula nel voto segreto, durante il quale Renzi teme possibili agguati.
Politica estera
Egitto: terrore in un resort di Hurghada, sulla costa del Mar Rosso, in seguito ad un attacco armato all’apparenza di matrice jihadista. Due o tre assalitori, che secondo alcune testimonianze avrebbero avuto bandiere nere come quelle dell’Isis, sono entrati nella hall della struttura provenendo dal mare, ed hanno aggredito a colpi di coltello i turisti presenti. Le forze di sicurezza sono intervenute e nel giro di mezz’ora hanno potuto annunciare che il pericolo era finito e gli assalitori neutralizzati, uno ucciso e l’altro catturato, gravemente ferito, mentre il terzo sarebbe fuggito. Solo tre turisti sono stati feriti ma non sono in pericolo di vita. Tutta la vicenda ha ancora contorni confusi, il ministro egiziano del turismo ha escluso la matrice terrorista parlando di tentativo di rapina ma le prime testimonianze avvalorano l’ipotesi jihadista, uno dei terroristi avrebbe indossato una cintura esplosiva e gli assalitori avrebbero inneggiato ad Allah.
Colonia: il capo della polizia della città tedesca, teatro del caos di Capodanno quando, nel corso dei festeggiamenti, 200 persone sono state vittime di furti, lesioni ed almeno in tre quarti dei casi di molestie sessuali, è stato congedato con la stringata formula del “ritiro anticipato”. Le denunce presentate sono più di duecento, mentre 31 sono stati i sospetti identificati dalla Polizia Federale; di questi 22 sono richiedenti asilo, ma nessuno di loro è per ora indagato per reati sessuali, sarebbero invece coinvolti in furti, soprattutto di cellulari. La polizia locale ha invece individuato 19 persone accusate di avere preso parte alle aggressioni a sfondo sessuale. Ma lo sdegno a Colonia non si placa e l’allontanamento del capo della polizia locale è stato deciso anche per “ristabilire la fiducia dell’opinione pubblica”, come ha detto il ministro dell’interno della Renania settentrionale.
Economia e Finanza
Mercati europei: le Borse occidentali sono rimaste fredde davanti alla forte crescita dell’occupazione negli Stati Uniti a dicembre, 292mila posti di lavoro in più rispetto ai 210mila attesi; fallito il timido tentativo di rimbalzo abbozzato in apertura delle contrattazioni. Ma di questi tempi i mercati azionari occidentali sono così fragili che il ribasso di uno dei due asset sotto stretta osservazione negli ultimi giorni, lo yuan e il petrolio, è sufficiente a scatenare le vendite. Ieri giornata tutto sommato tranquilla per la moneta cinese, tanto che la Borsa di Shanghai ha chiuso in rialzo di 2 punti percentuali, ma l’inversione di tendenza del prezzo del greggio, che dopo una mattinata in ripresa è tornato nel pomeriggio ai minimi da 11 anni, sotto i 34 dollari al barile, è stata sufficiente a far girare al ribasso tutte le piazze europee, che per buona parte della giornata avevano visto un ritorno di denaro. Per Milano il dato finale è negativo dell’ 1,58%.
Consumi e Fisco: nonostante l’economia italiana sia da tempo ripartita e sul fronte dei consumi interni continuino ad arrivare timidi segnali positivi, il livello della pressione fiscale non cambia né tantomeno cala. Nel terzo trimestre del 2014 era al 41,2% e su quel livello è rimasta nel corrispondente periodo del 2015, anzi c’è stato un aumento di un decimale di punto. Parte da queste osservazioni la lettura dei dati diffusi ieri dall’Istat e relativi al Conto economico trimestrale delle pubbliche amministrazioni, che pure reca buone notizie sul fronte dei principali saldi di finanza pubblica. Ma il calo della pressione fiscale era obiettivo strategico indicato dal Governo, sul quale era stata impostata la legge di Stabilità del 2016. Il ministro Padoan ha commentato i dati Istat parlando di “fase di crescita non passeggera ma più sostenuta e favorevole per il Paese”, destinata a rafforzarsi grazie anche al contributo delle riforme strutturali, a partire dal Jobs act.