Politica interna
Maggioranza: cambia la geografia del potere dopo le elezioni regionali di domenica scorsa, con la nascita del nuovo gruppo dei fittiani e l’ufficializzazione del passaggio di un partito, i Popolari per l’Italia, all’opposizione. Per la stabilità della maggioranza pochi problemi comunque, visto che dei tre senatori popolari guidati da Mauro due già da tempo votavano in dissenso con l’esecutivo, mentre la sottosegretaria all’Istruzione D’Onghia ha annunciato di non condividere la scelta dei suoi colleghi e quindi di voler restare al suo posto. All’interno del Pd intanto il presidente Orfini cerca di ricucire con la minoranza, assicurando che non ci saranno espulsioni o misure disciplinari. Alfano, pur confermando la richiesta di modifiche all’Italicum, assicura che non vi sarà alcun ricatto al governo, perché la riforma elettorale non è tema sul quale appendere il destino dell’Italia.
Lega: Matteo Salvini annuncia di avere già pronto l’elenco dei ministri per il suo governo e di essere pronto, se i cittadini lo chiedessero, ad andare a Palazzo Chigi; e conferma che dovranno essere gli elettori di centrodestra, attraverso le primarie, a scegliere il leader della coalizione. Prima delle elezioni molti nomi e molte sigle cambieranno, prevede Salvini, ma gli schieramenti non saranno semplici somme; anche la Lega si sta riorganizzando dopo i buoni risultati delle regionali, in particolare quello della Toscana, e si prepara a conquistare anche il Sud. Il leader leghista non rinuncia comunque alla possibilità della candidatura a sindaco di Milano, un punto di arrivo di una vita per un politico. Ma Umberto Bossi smorza l’entusiasmo del segretario leghista, che pur avendo avuto confortanti risultati elettorali “deve ancora farsi un po’ le ossa”.
Politica estera
Turchia: a due giorni dalle elezioni parlamentari il presidente Erdogan invoca l’ergastolo per il direttore del principale giornale di opposizione, Cumhuriyet, reo di aver diffuso un video da cui si può dedurre che i servizi segreti di Ankara riforniscono di armi i jihadisti in Siria. Le immagini trasmesse sul sito del quotidiano mostrano le perquisizioni al confine di camion carichi di container e scortati da un po’ troppi agenti della sicurezza per contenere solo i farmaci indicati sulle bolle; infatti gli ispettori hanno trovato proiettili di mortaio e casse di munizioni, ma Erdogan ha reagito chiedendo come le immagini fossero giunte nelle mani del direttore del giornale ed accusandolo di spionaggio. Il presidente turco appare dunque molto nervoso, per la prima volta in 13 anni di potere i sondaggi indicano un drastico calo di consensi per il suo partito.
Stati Uniti: finisce in soffitta il vecchio Patriot Act, varato da George W. Bush sull’onda emotiva degli attentati dell’11 settembre e poi rinnovato dall’amministrazione Obama per altri quattro anni. Sconfitta dalle rivelazioni di Snowden sui suoi metodi di intercettazione, ma soprattutto dal compromesso che la Casa Bianca e le lobby del presidente hanno faticosamente raggiunto con il Congresso, le grandi compagnie telefoniche e con i colossi di Internet, la Nsa non è più autorizzata a raccogliere i miliardi di dati telefonici su frequenza e durata delle comunicazioni, come aveva potuto finora grazie alla decisione di un tribunale segreto. Il nuovo Freedom Act rinnova senza modifiche sostanziali tutti gli altri poteri della Fbi per la lotta al terrorismo.
Economia e Finanza
Occupazione: sembra essere vicino ad una svolta il mercato italiano del lavoro, come emerge dai dati resi noti dall’Istat che certifica l’aumento degli occupati in aprile, rispetto a marzo, dello 0,7%, e dall’Ocse, secondo cui il tasso di disoccupazione dovrebbe restare stabile al 12,7% quest’anno e scendere al 12,1% nel 2016. Il premier ha immediatamente commentato i dati sull’occupazione invitando a proseguire sulla strada delle riforme e sottolineando come gli effetti positivi del Jobs Act inizino a farsi sentire. Nel suo outlook semestrale l’Ocse ha confermato che la nuova legge sul lavoro ha il potenziale per migliorare drasticamente il mercato, mentre il miglioramento dell’efficienza della Pubblica Amministrazione sarà la chiave per incrementare crescita e produttività. Anche il ministro Poletti ed il presidente di Confindustria Squinzi hanno espresso cauta soddisfazione sui dati che dovranno essere stabilizzati nel tempo.
Grecia: i creditori internazionali di Atene hanno presentato al governo Tsipras una proposta di accordo che consentirebbe alla Grecia di ottenere, in cambio di misure meno stringenti, nuovi aiuti finanziari. Il primo ministro ellenico dovrà ora decidere, stretto fra le promesse fatte al suo elettorato, le necessità del bilancio nazionale e gli impegni con i suoi compagni di partito, se accettare l’offerta, tentare di rinegoziarla per quanto possibile o respingerla. La proposta messa a punto da Fmi, Bce e Commissione europea prevede impegni di bilancio rivisti al ribasso rispetto agli obiettivi precedenti ed un pareggio nel sistema pensionistico, che sarebbe ottenuto riducendo l’ammontare delle pensioni più elevate, impegno finora rifiutato dal governo greco che vorrebbe alzare l’età pensionabile. Altro settore sul quale Tsipras vorrebbe intervenire è quello del fisco, con una revisione dell’imposta sul valore aggiunto