Politica interna

Family day – Oggi scende in piazza il popolo del Family day al motto di “vietato rottamare la famiglia”, per dire un “no” secco alla legge sulle unioni civili. Gli organizzatori sono ottimisti e contano di raccogliere al Circo Massimo almeno un milione di persone. Di sicuro ci sarà un folto gruppo di rappresentanti dell’Ncd e hanno annunciato la propria presenza anche i ministri Lorenzin e Galletti, mentre i catto-dem hanno deciso di rinunciare per evitare strumentalizzazioni a sottolineare che il tema, come si sapeva, è alquanto divisivo e causa fratture anche all’interno della maggioranza, tant’è vero che Renzi ha deciso di tenere un profilo basso raccomandando ai suoi una linea di rispetto per la piazza in attesa del voto sulla legge slittato all’8 febbraio. Per questo si deciso anche di rinviare alla prossima settimana l’assemblea del Pd. Dalla Chiesa non è arrivato un sostegno esplicito alla manifestazione di oggi ma i vescovi hanno ribadito la propria contrarietà a una legge che equipari matrimoni e unioni civili.

 Rimpasto – Nonostante abbia lasciato strascichi polemici, con la sinistra che accusa l’esecutivo di spostamento al centro, il rimpasto di governo, che ha “premiato” soprattutto il partito di Alfano, dal punto di vista strategico potrebbe servire a Renzi per spianare la strada in Parlamento alla legge sulle unioni civili.

 

Politica estera

 Bilaterale Italia-Germania – Un’ora e mezza di colloquio tra Renzi e la Merkel definito “veramente amichevole” ha contribuito a stemperare le tensioni accumulate nelle scorse settimane. Certo i nodi rimangono ma quantomeno le parti iniziano a trattare: Renzi si è mostrato disponibile ad aprire sulla richiesta di maggiori aiuti alla Turchia sul problema dei profughi ma in cambio ha ottenuto che venga presa in considerazione la proposta italiana di una maggiore flessibilità sui conti. Al nostro premier è stato poi assicurato che il direttorio franco-tedesco, accusato di essere la guida occulta delle decisioni europee, si allargherà all’Italia: infatti per il futurola Merkel si ripromette di contattare telefonicamente Renzi, prima dei consigli europei, per discutere dei dossier aperti. Questa la lettura che i maggiori quotidiani hanno dato all’incontro anche se in verità non mancano resoconti più duri che parlano di “gelo”, “sguardi di pietra” della Cancelliera  e nessuna sponda offerta all’Italia in materia di conti pubblici.

  

Economia e Finanza

Mercati – Frena la locomotiva dell’economia Usa: il Pil cresce solo dello 0,7% nel quarto trimestre 2015, la crescita modesta potrebbe indurre la Fed a rinviare ulteriori strette sui tassi. E a proposito di tassi, dall’altra parte dell’Oceano la Bank of Japan porta in territorio negativo (-0,1%) gli interessi sui depositi con l’obiettivo di rilanciare l’economia giapponese. La combinazione delle due notizie ha contribuito a innescare il rally delle Borse, tutte in forte rialzo. Sorprende la crescita della Spagna che nel 2015 ha messo a segno un +3,2%.

Banche – Le voci di una fusione vicina mettono il turbo in Borsa ai titoli Bpm e Banco Popolare in vista della possibile creazione di un polo bancario che si collocherebbe al terzo posto in Italia per dimensioni. Il matrimonio tra le due popolari potrebbe inaugurare la stagione del risiko bancario che in prospettiva dovrebbe contribuire a rafforzare l’intero sistema aggregando realtà di medie dimensioni in soggetti più grandi in grado di competere a livello europeo.

Per quanto riguarda la bad bank, ieri il ministero dell’Economia ha partecipato ad una conference call con gli investitori che doveva servire a spiegare i dettagli del progetto di garanzie statali sulle sofferenze bancarie concordato con la Commissione Europea, che nei piani del governo serve a riaprire il mercato della cartolarizzazioni smobilizzando circa 70 miliardi di sofferenze bancarie su un totale di 201 miliardi.