Politica interna

 

Roma: le frasi di Guido Bertolaso su Alfio Marchini e l’apertura ad una possibile convergenza del centro destra sull’ingegnere non sono piaciute ai vertici di Forza Italia. Il partito appare in questo momento diviso in tre sul dossier Campidoglio, con Berlusconi che continua ad appoggiare l’ex capo della Protezione civile, la base romana che preme per un accordo con Marchini ed alcuni dirigenti che sperano in una ricomposizione dell’alleanza sul nome di Giorgia Meloni. Per Berlusconi si rivelerà decisivo l’esito dei sondaggi, se entro la metà di aprile il gradimento dei romani non si concentrerà su Bertolaso allora sarà necessario il cambio di candidato, che sarebbe molto probabilmente Alfio Marchini che potrebbe calamitare voti provenienti da quella parte del Pd ansiosa di fare uno sgambetto a Renzi.

Milano: la rimonta del candidato del centro destra preoccupa Giuseppe Sala, che vede il suo avversario tallonarlo in tutti i sondaggi. I punti di distanza fra i due sono pochissimi, non solo al primo turno, quando la scheda elettorale conterrà almeno altri tre nomi, ma anche al ballottaggio. Entrambi i candidati sono ovviamente in cerca di voti, soprattutto di quelli che possono arrivare degli estremi dei due schieramenti e dal grande centro, terreno di caccia per tutti perché in grado di mobilitare grandi numeri. Parisi può contare in questo campo sull’appoggio della Compagnia delle Opere, braccio operativo di Comunione e Liberazione, e dei suoi referenti politici più noti, da Lupi a Formigoni; ma Sala non è rimasto a guardare ed ha aperto un dialogo alla luce del sole con Massimo Ferlini, fino a pochi anni fa presidente della Cdo. L’iniziativa non è però piaciuta alla sinistra che appoggia l’ex manager di Expo e neanche a Giuliano Pisapia.

 

Politica estera

 Caso Regeni: desta molti dubbi l’ultima versione dell’omicidio del ricercatore italiano, avvenuto al Cairo ormai oltre due mesi fa, fornita dal governo egiziano. I genitori del giovane friulano si dicono “feriti e amareggiati” dall’ennesimo tentativo di depistaggio, ma confermano la loro fiducia nel nostro governo e nel suo operato per giungere alla verità. Il presidente del Consiglio Renzi assicura che l’Italia “non si accontenterà mai di niente di meno della verità”, il ministro degli esteri Gentiloni ha telefonato alla famiglia Regeni, dopo l’ultima macchinosa ricostruzione offerta dalle autorità egiziane, che hanno parlato di sequestro avvenuto da parte di una banda di rapinatori, tutti uccisi nel corso di uno scontro a fuoco con la polizia del Cairo. Nell’appartamento della sorella di uno dei rapinatori sarebbero stati ritrovati il passaporto di Giulio, il suo tesserino di riconoscimento dell’università americana, la sua Visa e due cellulari, oltre ad altro materiale fra cui alcuni grammi di droghe leggere. L’intera versione pare avere tutta l’aria del depistaggio, per far passare Regeni come vittima della criminalità comune e non del regime egiziano.

Orlando: nel giorno in cui il consiglio dei ministri ha varato la banca dati del Dna, per incrociare le informazioni su criminali e crimini, il ministro della Giustizia italiano striglia i Paesi europei che oppongono resistenza all’adozione di norme comuni, senza le quali il terrorismo non verrà mai sconfitto; secondo il Guardasigilli è necessaria una maggiore attenzione sui flussi finanziari che lo alimentano. Orlando punta poi il dito sul pericolo di radicalizzazione nelle carceri, all’interno delle quali sono 7.500 i detenuti che professano la fede musulmana e dove maggiori sono i rischi di proselitismo; aggiunge però che investendo sulla scuola e sulle periferie a rischio l’Italia può evitare che la seconda generazione di immigrati, la più giovane, cada nella stessa deriva.

 

Economia e Finanza

 Poste: il ministero dell’Economia valuta l’opportunità di cedere un’ulteriore quota di Poste Italiane entro la fine dell’anno. L’ipotesi non è stata smentita dal dicastero, che starebbe pensando di inserire la società nell’elenco delle possibili nuove privatizzazioni previste dal Def di metà aprile. Gli incassi su questo fronte sono ritenuti essenziali per ridurre il debito pubblico troppo alto, sul quale giovedì la Bce ha reiterato il suo costante richiamo. L’operazione su Poste starebbe prendendo quota a seguito della decisione di sospendere l’ingresso a Piazza Affari di Ferrovie dello Stato per il 2016, garantendo comunque un introito per le casse dello Stato. Il percorso non è però semplice essendo stata Poste quotata pochi mesi fa in Borsa, dove il titolo soffre perché molti investitori lo assimilano ad una banca. Il ministero sta comunque valutando l’ipotesi di mettere sul mercato entro l’anno un altro 30%, portando la partecipazione dall’attuale 65% al 35%.

 Spending review: con una circolare firmata ieri dal ministro dell’Economia, in attuazione delle norme della legge di Stabilità e del Milleproroghe, il Tesoro ha avviato una nuova fase di tagli alla spesa pubblica. Niente auto nuove, consulenze ridotte al lumicino, budget limitatissimo per arredi e Pc da sostituire, questi i primi provvedimenti i cui destinatari sono tutti gli enti pubblici, come Inps Inail Consob Camere di Commercio ed Autorità indipendenti, mentre sono rimaste fuori le amministrazioni centrali e gli enti territoriali. Nella circolare di 77 pagine si invitano i ministeri a fare in modo, attraverso una attenta vigilanza, che gli enti e gli istituti di propria competenza si attengano scrupolosamente alle regole.