Politica interna
Berlusconi: il leader di Forza Italia sarà sottoposto martedì mattina ad una operazione al cuore per la sostituzione della valvola aortica. E’ il suo medico personale, Alberto Zangrillo, ad annunciare ufficialmente la notizia nel corso di una conferenza stampa. Berlusconi verrà operato al San Raffaele, dove era stato ricoverato martedì scorso dopo essere stato colto da malore a Roma nella notte fra sabato e domenica. “Ha rischiato di morire, è arrivato in ospedale in condizioni molto severe, preoccupanti e ne era consapevole” ha detto il dottor Zangrillo. Il Cavaliere è preoccupato, ed è consapevole che quella che subirà martedì mattina sarà una grossa operazione, che durerà all’incirca quattro ore, ed alla quale seguirà un periodo di riabilitazione di almeno un mese, durante il quale seguirà una terapia “grazie alla quale potrà tornare a una vita normale”. Ma, da medico, ha aggiunto Zangrillo, “lo sconsiglio di tornare a fare il leader di Forza Italia”, anche se ”lui tra un mese può fare quello che vuole”.
Renzi: intervista del Corriere della Sera al premier, che minimizza sui fischi che lo hanno accolto all’assemblea di Confcommercio. Renzi ribadisce ancora una volta che le elezioni amministrative hanno solo valenza locale, ma che il Pd ha, indipendentemente dall’esito del voto, la necessità di risolvere il suo problema interno. Il premier dice poi di non temere lo schieramento trasversale che si sta rinsaldando contro di lui, anche in vista del referendum costituzionale. A questo proposito conferma che alle feste dell’Unità ci saranno i banchetti per il sì al referendum, nonostante Bersani si sia pronunciato contro l’iniziativa. Sulla contestata alleanza con Verdini ricorda che già dopo le elezioni del 2013 ci furono con il politico toscano accordi di governo, quindi non esiste problema se il suo voto si affianca ancora a quello della maggioranza.
Politica estera
Obama-Clinton: il presidente Obama scende in campo e si schiera apertamente al fianco di Hillary Clinton. Rivolgendosi agli americani in un video preparato con largo anticipo, Obama dice “so quanto può essere difficile il mio lavoro. Conosco Hillary e so che non c’è mai stato nessuno così qualificato come lei per farlo. Voglio che lo sappiate: io sto con lei”. Poco prima il presidente aveva ricevuto Bill Sanders nello Studio Ovale “con grande rispetto”, ma neanche un’ora e mezza dopo la Casa Bianca ha diffuso il filmato dell’endorsement, atteso per i prossimi giorni, almeno dopo l’ultimo turno delle primarie a Washington, il 15 giugno. Con questa mossa Obama diventa il leader operativo, lo stratega di ultima istanza del partito democratico.
Clinton: pochi minuti prima di pronunciare il suo discorso di vittoria come candidata democratica alla presidenza Hillary era preoccupata di non riuscire a trattenere la commozione, come ha confessato in un’intervista telefonica. “Sono rimasta sbalordita dall’entusiasmo e dall’energia del pubblico” ha detto l’ex first lady. Clinton ha chiamato Sanders per congratularsi della sua straordinaria campagna elettorale, altamente positiva per il partito e per il Paese, ed ha auspicato che le forze si possano unire contro la minaccia che Donald Trump pone al futuro americano. “Mi auguro che Sanders collabori, credo che lui ed i suoi sostenitori siano consapevoli della posta in gioco, del fatto che dobbiamo unire le forze per sconfiggere Trump” ha detto la candidata alla presidenza, accusando il suo rivale repubblicano di avere insultato ed umiliato donne, disabili, musulmani, immigrati e neri. “Dimostrerò che, oltre a preparazione ed esperienza, ho idee a vantaggio degli americani e della nostra patria” ha concluso la Clinton.
Economia e Finanza
Renzi: il premier è arrivato ieri a sorpresa all’assemblea generale di Confcommercio. Nel corso del suo intervento ha parlato di tasse e di crescita, ed ha toccato l’argomento bonus 80 euro, elencandolo fra le cose fatte dal suo Governo. E’ stato a questo punto che da un gruppo di commercianti provenienti da Padova sono partiti i fischi e la contestazione, basata sul fatto che a lavoratori autonomi e pensionati quei soldi non sono mai arrivati. Renzi ha replicato difendendo la sua iniziativa che è “una misura per chi non arriva a prendere 1.500 euro”, ma dalla sala intanto si chiedeva il taglio degli stipendi ai politici; il premier ha detto di essere d’accordo, ed ha ricordato che il suo stipendio è di 5.00 euro netti al mese, poi ha aggiunto “la politica deve essere con la P maiuscola”. Il clima si è rasserenato quando Renzi ha assicurato la platea che non alzerà l’aliquota Iva ed ha confermato di voler continuare nella riduzione delle tasse. Alla fine gli stessi contestatori di Padova hanno richiesto al Presidente del Consiglio il selfie di rito e gli hanno regalato una maglietta con la scritta “più coraggio, meno tasse”.
Draghi: a due settimane dal referendum inglese, dall’esito molto incerto, il presidente della Banca centrale europea ha avvertito ieri che l’assenza di chiarezza sul futuro dell’euro e la timidezza con la quale i governi si impegnano nella modernizzazione delle economia nazionali rischiano di frenare il ritorno della crescita, e soprattutto di impoverire nel lungo termine il tessuto economico in Europa, nonostante una politica monetaria molto accomodante. Il rischio è quello di registrare una durevole riduzione della produttività, del reddito e dell’occupazione in Europa, insomma di assistere a un impoverimento netto della società; “bisogna agire senza indebito ritardo” ha detto Draghi con tono solenne, che ha ricordato la promessa dello stesso governatore del 2012 di “fare tutto il necessario” per salvare la zona euro, allora in piena crisi finanziaria. Ancora una volta il presidente della Bce ha esortato a mettere mano all’assetto istituzionale dell’unione monetaria, definendo “incompleto” l’impianto attuale.