Politica

Napolitano – Per Silvio Berlusconi il voto di Palazzo Madama sulla sua decadenza è un “omicidio politico”, addirittura un “colpo di Stato”. Parole dure, che anticipano l’uscita di Forza Italia dalla maggioranza di governo. Parole seguire dalla replica, altrettanto dura, del presidente Napolitano, che parla di dichiarazioni “di estrema gravità”, perché prive “di ogni misura nei contenuti e nei toni”. Napolitano gela l’ipotesi di un provvedimento unilaterale di clemenza, spiegando che “non si sono create via via le condizioni” per un suo “eventuale intervento” sulla base di quanto prevedono “la Costituzione, le leggi e i precedenti”. Il presidente della Repubblica invita inoltre il Cavaliere a non “dar luogo a comportamenti di protesta che fuoriescano dai limiti del rispetto delle istituzioni e di una normale, doverosa legalità”. Tra i fedelissimi di Berlusconi le dichiarazioni di Napolitano vengono lette come un attacco alla libertà di manifestazione. Gasparri si dice “sbigottito”, mentre Brunetta qualifica Napolitano come un “uomo di parte”.

Pd – Dal palco dell’hotel Ergife di Roma Matteo Renzi, presente per la Convenzione nazionale del Pd, parla a braccia tra risate e ovazioni dei delegati. Il leader in pectore sentenzia: “Adesso tocca a noi!”. Nel mirino del sindaco di Firenze c’è il governo e ci sono i banchieri. Le frecce più velenose vengono scoccate all’indirizzo dell’esecutivo: “Il governo ha usato molto della nostra lealtà, pazienza e responsabilità, oggi deve usare le nostre idee, altrimenti le larghe intese diventano solo il passatempo per superare il semestre Ue”. Letta è assente perché, come spiega in un comunicato, “le istituzioni vengono prima di tutto”, ma aggiunge che l’8 dicembre sarà “in prima fila per scegliere il nuovo segretario”. E se il premier non vuole alimentare le rivalità con Renzi, il lettiano Marco Meloni contesta le critiche: “Renzi sbaglia quando afferma che il governo ha usato solo la nostra lealtà e non le nostre idee, così altera la verità”.

Governo – In attesa di calare oggi la carta che dovrebbe alleggerire la tassazione sulla prima casa, il governo inciampa su due emendamenti, uno che affida alle forze dell’ordine la gestione dei loro immobili e l’altro che alleggerisce le tasse sul fumo elettronico. Un’avvisaglia di quello che sarà d’ora in avanti il percorso della manovra, con Forza Italia di fatto già all’opposizione, le fibrillazioni interne al Pd e il Nuovo centro destra che non può derogare al ruolo di “sentinella delle tasse”. La maggioranza dunque scricchiola e rinvia ancora le decisioni sui temi più caldi della manovra. La lista dei nodi da sciogliere resta lunga: la rottamazione delle cartelle esattoriali; la vendita delle spiagge; le nuove regole sull’opa. Ma una novità ieri c’è stata: niente nuove cubature per gli stadi. L’emendamento, diverso dalla prima versione, non prevede, infatti, la possibilità di edificare uffici e abitazioni a chi costruisce una nuova struttura sportiva.

Politica estera

Iran – L’Iran e i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania, hanno raggiunto un accordo che da un lato sospende temporaneamente il programma di arricchimento atomico iraniano, sospettato di finalità militari, e dall’altro consente alla Repubblica islamica di ottenere alcuni alleggerimenti sulle sanzioni che hanno messo in ginocchio la sua economia. Un alleggerimento stimato in 6-7 miliardi di dollari. L’accordo suggella il successo della politica di Barack Obama, fautore della “mano tesa” nei confronti di Teheran dopo oltre 35 anni di gelo diplomatico tra i due Paesi.
Putin – Vladimir Putin arriva in Italia in visita ufficiale dopo sette anni di assenza, e lo fa portandosi appresso tutto il vertice del potere politico ed economico russo. Tra oggi e domani il leader russo firmerà 7 accordi istituzionali e supervisionerà 20 accordi commerciali. Il programma prevede per oggi l’incontro col Papa, che favorirà sicuramente l’avvicinamento fra la Chiesa di Roma e quella di Mosca. Sempre oggi, prima della visita al Quirinale, Putin incontrerà due vecchi amici: Silvio Berlusconi e Romano Prodi. Domani a Trieste il leader russo incontrerà Letta: in prima fila il Fondo strategico di Cdp, UniCredit, Eni ed Enel solo per citare alcuni gruppi italiani.

Economia e Finanza

Legge di Stabilità – Un fondo da 350-400 milioni a disposizione dei Comuni per le detrazioni sull’abitazione principale, a seconda dei carichi familiari. Era questo, a ieri sera, l’orientamento del governo sulla nuova tassazione degli immobili nella legge di Stabilità. Ma la formalizzazione dell’emendamento è slittata a questa mattina, mentre sono già passati l’anticipo di un anno, al 2015, dell’introduzione dei costi standard, sanità compresa, e la costituzione di un fondo per la partecipazione dei lavoratori a capitale e utili delle imprese. Lo sbarco della legge in aula è programmato nel pomeriggio di oggi con probabile voto di fiducia entro domani per licenziare il tasto prima della votazione sulla decadenza di Berlusconi.

Congiuntura – Secondo il sondaggio che verrà presentato integralmente al Forum delle risorse umane 2013, che si terrà alla Borsa di Milano mercoledì 27 novembre, gli italiani appaiono meno pessimisti di un anno fa sul futuro dell’economia nazionale. Tre italiani su quattro pensano che ci debba essere una svolta per avviare un nuovo inizio istituzionale, culturale e imprenditoriale. Il campione analizzato è consapevole che nei prossimi mesi a soffrire sarà ancora l’occupazione, ma è un passaggio quasi obbligato: la crisi da negativa può essere trasformata in opportunità e in ogni caso i cambiamenti serviranno a creare nuovi posti di lavoro.