Politica Interna
Primo piano di venerdì 22 luglio 2016 - 45antonio@gmail.com - Gmail
Politica interna Forza Italia: il rilancio del partito riparte come sempre dalla villa di Arcore, dove Berlusconi sta recuperando forze dopo l’operazione al cuore. Oggi sono convocati a pranzo i vertici azzurri, Brunetta e Romani, la Gelmini e la Bernini, Toti, Matteoli ed infine i consiglieri del cavaliere, Ghedini, Messina e Valentini. Ordine del giorno come garantire nuovo slancio al partito in questa fase delicata, con la prospettiva del referendum alle porte. In questo contesto si inserisce il progetto presentato la scorsa settimana da Stefano Parisi, l’uomo che a Milano come candidato sindaco è riuscito a ricompattare il centro destra, da Ncd alla Lega, facendo recuperare consensi sia alla coalizione che a Forza Italia. Parisi ha incontrato Berlusconi e gli ha spiegato come immagina il “partito che verrà”, parlando di due diligence per mettere ordine nei conti ed insistendo sulla necessità di svecchiare gli organigrammi, di puntare sul web, di cambiare nome e stile. Ma il manager pronto a rifare Forza Italia non sarà oggi al pranzo di Arcore, già si sono alzate le prime barricate, Parisi viene considerato troppo determinato e decisionista e oltre alle formali dichiarazioni di apprezzamento ed apertura, dai vertici azzurri arrivano polemiche “off the record” sulla strategia da lui scelta per appropriarsi del partito. M5S: i parlamentari del movimento entrano nell’associazione fondativa, cambiamento epocale deciso da Grillo a Genova, dove è registrata l’associazione Movimento 5 stelle, con sede nello studio legale di un nipote del leader. Ieri il direttorio M5s ha incontrato il comico genovese per pianificare il nuovo corso. Si è parlato delle modifiche al “non statuto” e del regolamento M5s, che verranno presto caricate in rete e sottoposte al vaglio del voto on line. Queste modifiche si rendono necessarie per evitare i ricorsi di attivisti espulsi che reclamano un reintegro. Grillo intende assumere sempre più un ruolo da “padre nobile” e condividere onori ed oneri con i parlamentari pentastellati, ed inoltre i cambiamenti lo metterebbero al riparo da eventuali grane legali. Capitolo a parte resta la proprietà del simbolo, in qualche modo i parlamentari ne diventeranno comproprietari, tra deputati e senatori serpeggia la suggestione di legare il possesso del simbolo al futuro candidato del Movimento alla presidenza del Consiglio. |
Politica Estera
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Trump: il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha concluso la Convention di Cleveland con un discorso nel quale ha elencato tutto quello che nel mondo e negli Usa non funziona per colpa di Obama, e continuerebbe con l’elezione della “criminale Hillary”. Trump ha rielaborato tutte le proposte fatte durante le primarie, cioè una politica estera più aggressiva, il muro contro l’immigrazione illegale dal Messico, la denuncia degli accordi commerciali che strangolano i lavoratori americani, la riduzione delle tasse e della burocrazia. Ma Trump sembra avere problemi all’interno del partito, dopo che il suo principale avversario Ted Cruz ha parlato alla Convention rifiutandosi di appoggiarlo, fatto che non accadeva dal 1976, quando Ford e Reagan si litigarono la nomination. La giornata del discorso di Trump alla Convention si è aperta con un’intervista al New York Times, durante la quale Donald ha affrontato il tema Nato, ponendo in discussione l’articolo che obbliga i Paesi membri ad intervenire in soccorso di chi viene aggredito, una sorta di invito a Putin o ad altri potenziali avversari a mettere alla prova il sistema che per oltre mezzo secolo ha garantito la pace e la sicurezza in Occidente.
Turchia: nessuna pietà per i vinti, ma un cimitero dei traditori “dove tutti i passanti possano maledire chi vi è sepolto”, ha detto il sindaco di Istanbul. Non è questa l’unica misura draconiana decisa ieri fra Consiglio per la sicurezza nazionale e Parlamento, sarà costituito un tribunale speciale per i processi ai golpisti, ci sarà un carcere di massima sicurezza destinato ad ospitare i condannati; inoltre è stato approvato lo stato di emergenza per i prossimi tre mesi. Ma soprattutto è stata sospesa la Convenzione Europea per i diritti umani, almeno per tutto il periodo in cui resterà in vigore lo stato di emergenza; inevitabile pensare ad una restrizione della libertà di movimento per i cittadini, divieto di manifestare, censura a media e tv, limitazione della libertà di associazione, anche se il vicepremier Simsek assicura che “non ci saranno passi indietro in materia di diritti umani”. Ma intanto si infiamma il dibattito sull’eventuale ritorno della pena di morte, il presidente Erdogan ha spiegato che “una tale richiesta non può essere negata” ed il suo portavoce ha aggiunto che sarebbe una “punizione giusta” per i golpisti. |
Economia e Finanza
Primo piano di venerdì 22 luglio 2016 - 45antonio@gmail.com - Gmail
Banche-Bce: il presidente Mario Draghi conferma il diritto degli Stati ad azioni di sostegno alle banche, anche se “in circostanze eccezionali”; ma l’intervento deve essere concordato con la Commissione europea. Draghi ha dedicato buona parte della sua attesa conferenza stampa alla questione dei crediti deteriorati delle banche, soprattutto quelle italiane, osservando che “è un grosso problema, che altrove ha richiesto molto tempo per essere risolto”. Al tempo stesso il presidente della Bce ha però detto di non ritenere che quello dei Npl costituisca un rischio per lo scenario economico, come invece ha fatto nei giorni scorsi il Fondo monetario internazionale. Le regole europee “contengono tutta la flessibilità per affrontare la situazione” anche attraverso un intervento pubblico. La soluzione del problema passa attraverso tre elementi, sostiene il banchiere centrale, e cioè un approccio di vigilanza coerente, un mercato secondario dei crediti deteriorati ben funzionante, l’intervento del governo per migliorare la legislazione fallimentare e del recupero delle garanzie.
Pensioni: una dote da 1,5 miliardi, questo sarebbe necessario per il piano pensioni del Governo, che prevede interventi mirati a chi è già in pensione e a chi sta per andarci. Dalle nuove flessibilità in uscita per i lavoratori, alla 14esima rafforzata per le pensioni basse, o una estensione della no tax area come alternativa, una decisione ufficiale ancora non è stata presa, i conti si faranno a settembre quando si sarà esaurito il confronto con i sindacati e soprattutto sarà più chiaro il quadro macroeconomico definito nella Nota di aggiornamento del Def, che precederà il varo della manovra autunnale, in cui è destinato a confluire il “pacchetto previdenza”. I tecnici del Governo stanno affinando le varie opzioni con una sorta di tetto massimo da rispettare, appunto quello di 1,5 miliardi di maggiore spesa previdenziale. Di questi solo 600 andrebbero destinati al varo dell’Ape, l’anticipo pensionistico finanziato con un prestito bancario assicurato rimborsabile in vent’anni e gestito dall’Inps. Il resto delle risorse andrebbe ad altre misure in fase di studio. |